Secondo capitolo sull'argomento cover.
Johnny Cash, leggenda non solo del country ma della musica popolare americana, poco prima della sua scomparsa fece uscire un disco (The man comes around) con diverse covers dimostrando a 70 anni di essere ancora un interprete straordinario. Personal Jesus (famoso brano dei Depeche Mode) reinterpretata con John Frusciante dei Red Hot Chili Peppers alla chitarra acustica, acquista un'intensità e uno spessore da far impallidire l'originale. Un altra gemma è Desperado, una delle canzoni più famose degli Eagles, cantata con malinconia country da una voce arrochita da bourbon e sigarette. In questo secondo caso direi che l'originale continua a fare ancora la sua bella figura: pari e patta.
Johnny Cash è morto a Nashville nel settembre 2003.
Johnny Cash è morto a Nashville nel settembre 2003.
E vogliamo parlare di "Hurt"? Forse la più bella canzone sulla malattia fisica.
RispondiEliminaSplendida e commovente!
RispondiEliminaUhm, da fan dei Depeche Mode non posso dire che la cover di Cash sia superiore all'originale. Se ti può interessare, anche gli stessi DM hanno fatto una versione acustica di Personal Jesus.
RispondiEliminaNon conosco la cover di Desperado, ma in effetti l'originale è magnifica e sfido chiunque a rifarla meglio.
Due cover del grande Johnny Cash che mi hanno colpito davvero sono Hurt dei Nine Inch Nails e Redemption Song di Bob Marley fatta con Joe Strummer.
Anche a me paicciono molto i Depeche Mode. Però... de gustibus. Comunque grazie della dritta, andrò a sentire la loro versione acustica. Se vuoi sentirla, la cover di Desperado è nel player alla fine del post.
RispondiEliminaGrazie Mat, puntuale e informatissimo come sempre. L'ho ascoltata: molto bella.
RispondiEliminaCiao alla prox
Hurt,senza dubbio.
RispondiEliminaoops dimenticavo ,aggiunto aal blogroll. Buona serata :)
RispondiEliminaThanks Reanto
RispondiEliminaPrego.Ora funge,il link.
RispondiEliminaUna voce con una grande anima farebbe grande anche un pezzo dei Tokyo Hotel, veramente bella, Johnny Cash l'ho frequentato poco, troppo poco, ho la triste impressione che certi musicisti mi vengano a visitare quando sono vicini alla fine o forse questo fatto , della fine che si avvicina, se c'è un'anima, mi attira come il miele un'ape.
RispondiEliminaC'è una cover il cui originale sta nelle stelle, su cui si sono rotti le ossa in molti e di gran livello, credevo fosse impossibile rifarle senza farne una schifezza come tutte le versioni che ho ascoltato, finchè ho ascoltato Light My Fire cantata da Julie Driscoll con Brian Auger.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.
La vado a cercare subito questa cover, perchè riguardo Light my fire la penso esattamente come te e sarei contento di essere smentito. Perfino i Massive Attack hanno fatto una schifezza (brano di chiusura di Protection). Poi ti dirò.
RispondiEliminaPer Mario: Trovata subito su youtube. Veramente di classe e completamente reinterpretata, come è giusto che sia per una cover. Cercherò di recupare anche il disco Streetnoise che mi ispira molto. Ci sono diverse chicche.
RispondiEliminaFondamentale è il fatto di non aver riprodotto il motivetto che solo i Doors potevano rendere in quel modo, sostanzialmente l'hanno girata come un calzino e ne hanno fatto un capolavoro.
RispondiEliminaLei è, secondo me, la voce più interessante del mondo musicale inglese di quegli anni.
Buona caccia
Io voto per Hurt e One (U2), pelle d'oca. Blog simpatico, ti linko (posso?). Ciao!
RispondiEliminaCiao Lucien. Come hai visto ti ho scopiazzato... grazie.
RispondiEliminaNella diatriba Cover - Originale in questo caso faccio fatica, le trovo entranbe molto belle.
Poi trovo straordinario tutto Cash (soprattutto quando parla) ma anche molto originali i Depeche che hanno inciso il brano parecchi anni prima con sonorità d'epoca...
Trovo bello poterle ascoltare entrambe.
ciao Luka
Grazie Lucien di questa informazione. Straordinario un disco di cover di Johnny Cash -
RispondiEliminaSono finalmente riuscito a sentirmi la cover di Desperado: bella davvero, grazie per avermela fatta conoscere. Continuo comunque a preferire l'originale, anche per la magnifica prova vocale di Don Henley.
RispondiEliminaSono contento che ti sia piaciuta l'acoustic version di Personal Jesus... davvero redditizio questo nostro scambio d'informazioni sui nostri beniamini musicali!
Ciao, a presto