Mentre noi ce lo dobbiamo sciroppare in tutte le salse, all'estero c'è chi si diverte a scommetterci sopra. L'argomento? Ovvio: indovinare quale sarà il prossimo personaggio pubblico ad essere offeso entro il 2009 dal nostro premier. Proposta dal sito dell'agenzia irlandese paddypower.com (irraggiungibile dall'Italia, se non tramite proxy). Valutando le quote della schermata, io mi giocherei la regina inglese.
Benvenuti a bordo. Suoni, visioni e liberi pensieri dall'universo musicale e da altri mondi paralleli . . . . . .
mercoledì 30 settembre 2009
martedì 29 settembre 2009
Compagna cosmonauta
Valentina Vladimirovna Tereškova oggi ha 72 anni ed è stata la prima donna a viaggiare nello spazio e perciò motivo d'orgoglio dell'allora URSS nel lontano 1963. Questo episodio viene ricordato nel film Cosmonauta, opera prima della regista Susanna Nicchiarelli (scuola Nanni Moretti) premiata a Venezia nella sezione Controcampo. Ambientato a Roma proprio in quei primi anni sessanta in piena guerra fredda, ha per protagonista una ragazzina cresciuta, sulle orme del padre, con la fede comunista e con il mito dell'Unione Sovietica. Mentre guardavo il film mi tornavano alla mente situazioni simili legate alla mia adolescenza: in nessun'altra parte d'Italia come in Romagna, il PCI raggiungeva percentuali così schiaccianti alle elezioni (anche oltre 70%). Malgrado le correzioni di linea post '68 e l'intelligenza politica di Berlinguer, negli anni settanta con questa realtà dogmatica mi ci sono scornato, da giovane studente irruento qual ero che la FGCI tentò di cooptare senza successo attraverso pallosissime riunioni. Ero molto giovane, come la protagonista del film, ma decisi di stare dalla parte del movimento del '77 che vide il suo epicentro a Bologna e che ruotava attorno a Radio Alice.
Ma veniamo al titolo del post che rimanda ad un episodio curioso di quegli anni, raccontatoci da un'amica che era con noi al cinema. Suo padre, ex-partigiano e persona adorabile che ho conosciuto, negli anni '60 comprò una barca e decise di darle proprio il nome Valentina, in onore alla cosmonauta sovietica. Sapendo che la donna sarebbe dovuta venire in Italia per una serie di incontri organizzati dal partito, le scrisse una lettera per invitarla in occasione del varo. La compagna Valentina rispose dispiacendosi di non poter essere presente a causa di altri impegni, ma si dichiarò onorata di aver dato il nome ad una imbarcazione italiana.
La barca è ancora là nella darsena; ha resistito gloriosa nel tempo oltre che al suo padrone (che purtroppo ci ha lasciato una decina di anni fa) anche alla perestrojka. Fedeli alla linea.
Ma veniamo al titolo del post che rimanda ad un episodio curioso di quegli anni, raccontatoci da un'amica che era con noi al cinema. Suo padre, ex-partigiano e persona adorabile che ho conosciuto, negli anni '60 comprò una barca e decise di darle proprio il nome Valentina, in onore alla cosmonauta sovietica. Sapendo che la donna sarebbe dovuta venire in Italia per una serie di incontri organizzati dal partito, le scrisse una lettera per invitarla in occasione del varo. La compagna Valentina rispose dispiacendosi di non poter essere presente a causa di altri impegni, ma si dichiarò onorata di aver dato il nome ad una imbarcazione italiana.
La barca è ancora là nella darsena; ha resistito gloriosa nel tempo oltre che al suo padrone (che purtroppo ci ha lasciato una decina di anni fa) anche alla perestrojka. Fedeli alla linea.
lunedì 28 settembre 2009
Ma perché non si fa più della musica così bella?
Per gli appassionati di musica la rete è ormai da anni il luogo eletto, non solo per scaricare, ma per informarsi e ricevere stimoli quotidiani da tutto il pianeta. Nella schiera delle mie amicizie e conoscenze (generazioni decisamente pre-pc) parecchie persone per svariati motivi: incompetenza informatica, disinteresse o scelta consapevole, ne sono rimaste fuori. Anche amici che da giovani erano posseduti dal sacro fuoco della musica, con l'avanzare degli anni hanno spento i loro interessi restando legati più al ricordo della musica che alla sua fruizione.
Grazie a questo settembre meraviglioso, di sera ci si può ancora ritrovare all'aperto nel nostro baretto, dove qualche giorno fa ha suonato una cover band di rock-blues anni '70 più che dignitosa (rispetto alla spazzatura che si può sentire in giro). I frequentatori più nostalgici erano molto esaltati e ad un certo punto, durante una pausa, un conoscente mi ha domandato: - Ma perché oggi non si fa più della musica così bella? - Non è vero che non si fa - gli ho risposto - è che non te la fanno sentire: tu abitualmente ascolti la radio e tranne rare eccezioni passano solo vecchi classici o merda. Conoscendo le mie passioni, non mi ha chiesto più niente, era infatti sottinteso che per me fosse la rete l'unico modo soddisfacente per mantenere i contatti con il mondo musicale; tutto il resto, a parte qualche rivista e piccole nicchie radiofoniche, è il nulla. Solo nell'ultimo anno, grazie ai blog e ai siti musicali, ho conosciuto ed apprezzato decine di artisti, alcuni dei quali sono entrati in cima alla lista delle mie preferenze. Un paio di nomi su tutti: The Decemberists (scoperti in colpevole ritardo) e The National (grazie ad Andrea).
Per concludere, ecco altri due gruppi entrambi in attività da dieci anni, in uscita ai primi di ottobre con i nuovi album, caldamente consigliati.
Da San Diego: Black Heart Procession - Six
Da Chicago: Califone - All my friends are funeral singers
Grazie a questo settembre meraviglioso, di sera ci si può ancora ritrovare all'aperto nel nostro baretto, dove qualche giorno fa ha suonato una cover band di rock-blues anni '70 più che dignitosa (rispetto alla spazzatura che si può sentire in giro). I frequentatori più nostalgici erano molto esaltati e ad un certo punto, durante una pausa, un conoscente mi ha domandato: - Ma perché oggi non si fa più della musica così bella? - Non è vero che non si fa - gli ho risposto - è che non te la fanno sentire: tu abitualmente ascolti la radio e tranne rare eccezioni passano solo vecchi classici o merda. Conoscendo le mie passioni, non mi ha chiesto più niente, era infatti sottinteso che per me fosse la rete l'unico modo soddisfacente per mantenere i contatti con il mondo musicale; tutto il resto, a parte qualche rivista e piccole nicchie radiofoniche, è il nulla. Solo nell'ultimo anno, grazie ai blog e ai siti musicali, ho conosciuto ed apprezzato decine di artisti, alcuni dei quali sono entrati in cima alla lista delle mie preferenze. Un paio di nomi su tutti: The Decemberists (scoperti in colpevole ritardo) e The National (grazie ad Andrea).
Per concludere, ecco altri due gruppi entrambi in attività da dieci anni, in uscita ai primi di ottobre con i nuovi album, caldamente consigliati.
Da San Diego: Black Heart Procession - Six
Da Chicago: Califone - All my friends are funeral singers
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venerdì 25 settembre 2009
Povera Creep!
Qualche settimana fa avevo postato una splendida cover di Creep ad opera dei Pretenders. Oggi pomeriggio, appena tornato dal lavoro, accendo il pc, vado su inkiostro 2.0 e al titolo L'ORRORE, leggo che anche Vasco Rossi si è cimentato nella riproposizione (in italiano) del successo dei Radiohead, da oggi nelle radio. Non posso resistere alla curiosità, infatti su youtube c'è già il brano. Per motivi anagrafici giustamente il testo è stato modificato (Thom Yorke all'epoca era poco più che un ragazzino) però è di una banalità sconcertante, compresi i classici na na na, che come gli zombie, a volte ritornano. Si intitola: Ad ogni costo. Un ascolto mi basta e avanza .
Mentre poi cercavo in rete, ho scoperto che anche Dolcenera tre anni fa ha attinto al repertorio dei Radiohead: per la precisione A wolf at the door, rifatta con il titolo assurdo di Il luminal d'immenso (l'ombra di lui). Questa mi era sfuggita! Pur non nutrendo il sottoscritto una particolare stima per la cantautrice pugliese, pare che il gruppo, oltre a concedere l'autorizzazione per la cover, abbia avuto parole di apprezzamento. Diciamo che a differenza dell'altra, almeno si ascolta.
Mentre poi cercavo in rete, ho scoperto che anche Dolcenera tre anni fa ha attinto al repertorio dei Radiohead: per la precisione A wolf at the door, rifatta con il titolo assurdo di Il luminal d'immenso (l'ombra di lui). Questa mi era sfuggita! Pur non nutrendo il sottoscritto una particolare stima per la cantautrice pugliese, pare che il gruppo, oltre a concedere l'autorizzazione per la cover, abbia avuto parole di apprezzamento. Diciamo che a differenza dell'altra, almeno si ascolta.
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Infame letame rottame
Sono le parole più eleganti che mi sono venute in riferimento a chi ci governa per fare rima con il termine culturame, pronunciato da colui che dimostra sempre sobrietà e misura nei propri interventi.
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mercoledì 23 settembre 2009
Argomenti da evitare a cena
Durante l'estate, frequentando da dieci anni lo stesso bagno al mare, abbiamo allacciato delle gradevoli amicizie o se vogliamo conoscenze stagionali. A volte alla sera ci si ritrova a cenare in spiaggia e tra una birra e un vinello si chiacchiera allegramente e si tira tardi. Tutto liscio per parecchio tempo, fino a quando una sera non si sono insinuati nelle conversazioni, spesso disimpegnate, tre virus letali: gli immigrati, le tasse e i gay. Persone insospettabili rivelano un nuovo volto che non immaginavi e di fronte a questi argomenti, amicizie disinteressate nate spontaneamente, rischiano di raggelarsi di colpo in maniera imbarazzante.
D'altra parte, non posso ascoltare una persona affermare senza nessuna argomentazione alla base: - Tra dieci anni ci sgozzeranno tutti nei nostri letti (riferendosi agli immigrati) senza incazzarmi come una belva, rischiando di rovinarmi la serata. Altra questione che per me è come il drappo rosso per il toro, è la difesa nei confronti degli evasori fiscali. Non mi puoi giustificare con nonchalanche quei pezzi di merda e parassiti che dichiarano 5.000 euro all'anno, girano in X5 e hanno la seconda casa a Milano Marittima, adducendo la motivazione delle tasse troppo alte. Le strade su cui girano e il dottore da cui vanno li ho pagati io anche per loro, visto che le tasse non le evado!
Morale: se è vero che alcuni soggetti non li guarderò più senza che mi ritornino in mente certe loro affermazioni, è anche giusto, quando ci si ritrova in una situazione del genere prenderla alla leggera e glissare per poi smarcarsi nelle occasioni successive. Chi me lo fa fare?
Nei momenti di relax ci sono infiniti argomenti di cui parlare e in ogni caso l'arte di tenere elegantemente a distanza certe persone l'ho imparata da tempo e fortunatamente le spiagge sono tante.
D'altra parte, non posso ascoltare una persona affermare senza nessuna argomentazione alla base: - Tra dieci anni ci sgozzeranno tutti nei nostri letti (riferendosi agli immigrati) senza incazzarmi come una belva, rischiando di rovinarmi la serata. Altra questione che per me è come il drappo rosso per il toro, è la difesa nei confronti degli evasori fiscali. Non mi puoi giustificare con nonchalanche quei pezzi di merda e parassiti che dichiarano 5.000 euro all'anno, girano in X5 e hanno la seconda casa a Milano Marittima, adducendo la motivazione delle tasse troppo alte. Le strade su cui girano e il dottore da cui vanno li ho pagati io anche per loro, visto che le tasse non le evado!
Morale: se è vero che alcuni soggetti non li guarderò più senza che mi ritornino in mente certe loro affermazioni, è anche giusto, quando ci si ritrova in una situazione del genere prenderla alla leggera e glissare per poi smarcarsi nelle occasioni successive. Chi me lo fa fare?
Nei momenti di relax ci sono infiniti argomenti di cui parlare e in ogni caso l'arte di tenere elegantemente a distanza certe persone l'ho imparata da tempo e fortunatamente le spiagge sono tante.
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lunedì 21 settembre 2009
Thom Yorke e chi segue a ruota
Da oggi è on line e in vendita l'E.P. di Thom Yorke con due brani:
1. Feeling Pulled Apart By Horses
2. The Hollow Earth
1. Feeling Pulled Apart By Horses
2. The Hollow Earth
Il primo è un dubstep con un basso martellante e oscuro. Come al solito c'è anche lo zampino di Jonny Greenwood.
I Radiohead a spallate stanno abbattendo la classica formula album e c'è chi li sta seguendo: le nuove canzoni degli Smashing Pumpkins (44 per l'esattezza) si potranno scaricare gratis, una per una. Is this the end? Di certo non della musica. L'incubo è per le major e sta cominciando a materializzarsi sempre più concretamente. Il conto da pagare a causa della loro miopia.
I Radiohead a spallate stanno abbattendo la classica formula album e c'è chi li sta seguendo: le nuove canzoni degli Smashing Pumpkins (44 per l'esattezza) si potranno scaricare gratis, una per una. Is this the end? Di certo non della musica. L'incubo è per le major e sta cominciando a materializzarsi sempre più concretamente. Il conto da pagare a causa della loro miopia.
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dischi 2009
Formazione musicale
Quanto durano quegli anni della nostra vita che ci accompagnano dall'adolescenza all'età adulta? La questione è ovviamente molto soggettiva. Sta di fatto che i dischi per me significativi che hanno caratterizzato questo periodo sono veramente troppi, così per sintetizzare questa sorta di formazione musicale, ho deciso di utilizzare come spartiacque i 18 anni: prima e dopo.
UNDER 18
- Jesus Christ Superstar - Colonna sonoraLegato al ricordo della prima "cotta" adolescenziale.
- Made in Japan - Deep Purple
Inevitabile infatuazione di ogni ragazzino appena affacciatosi al rock. - Ho visto anche degli zingari felici - Claudio LolliIl primo concerto in assoluto.
- Rimmel - Francesco de GregoriSpartito, chitarra e pedalare.
- Wish you were here - Pink FloydNuovi orizzonti da esplorare.
- Non all'amore nè al denaro nè al cielo - F. De AndréColonna sonora e dolce ricordo del mio primo viaggio all'estero e di una ragazza basca.
- Harvest - Neil YoungProgressi con la chitarra. Mi ci sono consumato le dita.
- Foxtrot - GenesisLa scoperta della complessità.
- Heroes - David BowieL'inno di una generazione.
- Rock'n'Roll Animal - Lou Reed
Il risveglio dell'animale in me.
UNDER 20
Solo due anni in più, ma tanti cambiamenti. L'università e l'appartamento a Bologna, il passaggio alla chitarra elettrica, il gruppo, il taglio della barba e dei capelli che sancisce la fine di un'era. Selezionare dieci album è stata veramente dura, perché con l'esplosione della new wave in tutte le sue varianti e con i primi guadagni, la mia discoteca personale aumentò a dismisura.
- Unknown Pleausure - Joy Division
No words needed. - Remain in light - Talking HeadsIl nostro vangelo musicale.
- The Wall - Pink FloydUn capolavoro per la fine di un'epoca.
- In the flat field - BauhausIl periodo più scuro. Micidiali dal vivo a Bologna nel 1981.
- Seventeen seconds - The CureLa genialità nell'essenzialità.
- The Raven - The StranglersLa copertina tridimensionale comprata a Londra.
- Killing Joke - Killing JokeFurore giovanile.
- Easter - Patty SmithLa magia del primo concerto degno di tal nome. Bologna 10/09/79
- My life in bush of ghosts - Brian Eno & David ByrneLa contaminazione e la visione del futuro.
- Sandinista - The ClashL'evoluzione del rock in un disco irripetibile.
venerdì 18 settembre 2009
Le foto di Kate Simon
Alla Morrison Hotel Gallery la galleria completa.
The Clash, London 1976
William Burroughs, Lawrence, Kansas 1987
Neil Young & Patti Smith, NY 1979
Bob Marley & Kate Simon, Europe 1977
The Clash, London 1976
William Burroughs, Lawrence, Kansas 1987
Neil Young & Patti Smith, NY 1979
Bob Marley & Kate Simon, Europe 1977
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giovedì 17 settembre 2009
Compilation di fine estate
In passato ho già scritto della mia passione per le covers, specie quando sono originali e ben fatte. Oggi ho deciso di raccoglierne venti per regalarmi e regalare ad eventuali interessati una compilation per combattere la depressione di fine estate che con le prime piogge di settembre è ormai arrivata ai titoli di coda, con mio gran dispiacere. (Vedi post 10 motivi per amare l'estate). Link dopo i titoli.
Africa Unite - Once in a lifetime (Talking Heads)
Annie Lennox - Don't let it bring you down (Neil Young)
Antony & The Johnsons - Knocking On Heaven's Door (Bob Dylan)
Bat for lashes - Use somebody (Kings of Leon)
Beck - Diamond Dogs (David Bowie)
Johnny Cash & John Frusciante - Personal Jesus (Depeche Mode)
Johnny Cash - Desperado (Eagles)
Julie Driscoll & the Brian Auger - Light My Fire - (Doors)
Kitty Daisy & Lewis - Going Up The Country (Canned Heat)
Muse - Feeling Good (Nina Simone)
Natalie Merchant - After The Gold Rush (Neil Young)
Peaches - Search And Destroy (Iggy Pop)
Pearl Jam - Love Reign O'er me (The Who Quadrophenia)
Quintorigo - Highway Star (Deep Purple)
Radiohead - The Headmaster Ritual (The Smiths)
Rachid Taha - Rock El Casbah (The Clash)
Sunshiners - Take the long way home (Supertramp)
The Pretenders - Creep live unplugged (Radiohead)
The Slits - I heard it to the grapevine (Marvin Gaye)
Yeah Yeah Yeahs - Sheena Is A Punk Rocker (The Ramones)
20 cover di fine estate (il link ormai è morto)
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martedì 15 settembre 2009
L'ultima spiaggia?
Funerea giornata di autocelebrazioni governative, insetti servili, porte che si aprono e porte che si chiudono.
Nella foto lo spot del nuovo programma (ancora senza titolo) che questa sera sostituirà Ballarò.
Nella foto lo spot del nuovo programma (ancora senza titolo) che questa sera sostituirà Ballarò.
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lunedì 14 settembre 2009
I'm waiting for the man
I'm waiting for the man
Twenty-six dollars in my hand...
La cifra che sarei disposto a buttare nel cesso.
Twenty-six dollars in my hand...
Così inizia la canzone dei Velvet Underground. Anch'io sto aspettando qualcuno, ma purtroppo non ho idea di chi potrebbe essere, il nostro orizzonte è come il deserto dei tartari. Almeno un pusher migliore, in grado di spacciare idee decenti e non pacchi e fregnacce del tipo "il miglior statista degli ultimi 150 anni". La merda quotidiana con cui ci sommerge mi ha sfiancato. Ce ne libereremo mai? SBerlusconizziamoci, ormai è proprio una questione di ossigeno. Lo spero per il mio e per i vostri figli, per il Paese che amo ancora a dispetto dei tanti concittadini che continuano a ingerire, come automi svuotati e intossicati, le pillole di nulla che gli vengono spacciate. Un amico ha espresso lo stesso desiderio vedendo una stella cadente; io più prosaicamente sarei disposto a pagare per avere un altro Presidente del Consiglio (anche con una pettinatura come quella della foto).
I'm waiting for the man
Two thousand dollars in my hand...I'm waiting for the man
La cifra che sarei disposto a buttare nel cesso.
sabato 12 settembre 2009
Molti dischi all'orizzonte
Candye Kane - Superhero
Gradevole scoperta dalle pagine di Alias. Ex pin-up e attrice di film erotici, è stata inserita dalla prestigiosa House of Blues nella raccolta Essential Women of the Blues. Voce potente e jump blues di qualità. Dal sito myspace si possono ascoltare alcuni brani. Oppure qui.
Massive Attack - Splitting the Atom (e.p.)
Pray for rain con la collaborazione di T. Adebimpe dei TV On The Radio. Lento crescendo di elettronica e percussioni tribali.
David Sylvian - Manafon
Mi dispiace per quanto l'ho apprezzato in passato, ma ho faticato ad arrivare alla fine. Il suo concetto di free-form applicato a suoni, rumori e cantato, non mi emoziona; lo trovo freddo, neanche alienante, quanto piuttosto alieno.
Altra carne sul fuoco
Pearl Jam - Backspacer
Muse - The Resistance
Freeland - Cope
Gradevole scoperta dalle pagine di Alias. Ex pin-up e attrice di film erotici, è stata inserita dalla prestigiosa House of Blues nella raccolta Essential Women of the Blues. Voce potente e jump blues di qualità. Dal sito myspace si possono ascoltare alcuni brani. Oppure qui.
Massive Attack - Splitting the Atom (e.p.)
Pray for rain con la collaborazione di T. Adebimpe dei TV On The Radio. Lento crescendo di elettronica e percussioni tribali.
David Sylvian - Manafon
Mi dispiace per quanto l'ho apprezzato in passato, ma ho faticato ad arrivare alla fine. Il suo concetto di free-form applicato a suoni, rumori e cantato, non mi emoziona; lo trovo freddo, neanche alienante, quanto piuttosto alieno.
Altra carne sul fuoco
Pearl Jam - Backspacer
Muse - The Resistance
Freeland - Cope
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venerdì 11 settembre 2009
Fottuta burocrazia
Tutto tronfio, il ministro pugnetta (fantastica vignetta) ha più volte dichiarato che l'assenteismo nella pubblica amministrazione è stato dimezzato. In realtà da un'inchiesta dell'Espresso pare sia tutto un bluff basato su dati non attendibili. Ovviamente l'interessato smentisce e ribatte con la sua proverbiale simpatia. In coppia con l'altro nano aveva anche promesso lo snellimento e la digitalizzazione della burocrazia. - Le file diventeranno un ricordo!- hanno annunciato tutti convinti. Vedremo anche questa. Nell'attesa, da Asterix e le 12 fatiche, la casa che rende folli: sublime ed insuperabile rappresentazione della stupidità della burocrazia. Nell'ottava e più complicata prova che consiste nell'ottenere il lasciapassare A38, i due eroi stanno per fallire, persi tra moduli, procedure e uffici, fino a quando Asterix ha un colpo di genio. Vorrei avere anch'io la capacità di fare impazzire in quel modo il personale di certi uffici.
giovedì 10 settembre 2009
Videocracy: riflessioni a posteriori
Videocracy o del fascismo estetico, come ha scritto Andrea Inglese in un bellissimo articolo su Nazione Indiana.
Ho lette in rete reazioni tiepide di alcuni bloggers, i quali dopo la visione del film di Erik Gandini hanno scritto in sostanza che queste cose si sapevano già e che dal punto di vista politico-informativo non c'è nulla di rilevante e corrosivo. Opinione veritiera oltre che rispettabilissima, ma vorrei sottolineare che è dal punto di vista estetico-visivo e documentaristico che secondo me siamo di fronte ad un'opera d'impatto. Un conto è avere coscienza di questa melma e restarne consapevolmente alieni nella pianificazione della propria esistenza; un altro è assistere (masochisticamente) per 80 minuti al racconto impietoso dello scempio culturale e antropologico prodotto in tre decenni ai danni del nostro Paese. Lo avverti proprio sulla tua pelle come fosse un reality horror. Un racconto quasi nauseante, ma potente e realizzato in maniera impeccabile.
Ho lette in rete reazioni tiepide di alcuni bloggers, i quali dopo la visione del film di Erik Gandini hanno scritto in sostanza che queste cose si sapevano già e che dal punto di vista politico-informativo non c'è nulla di rilevante e corrosivo. Opinione veritiera oltre che rispettabilissima, ma vorrei sottolineare che è dal punto di vista estetico-visivo e documentaristico che secondo me siamo di fronte ad un'opera d'impatto. Un conto è avere coscienza di questa melma e restarne consapevolmente alieni nella pianificazione della propria esistenza; un altro è assistere (masochisticamente) per 80 minuti al racconto impietoso dello scempio culturale e antropologico prodotto in tre decenni ai danni del nostro Paese. Lo avverti proprio sulla tua pelle come fosse un reality horror. Un racconto quasi nauseante, ma potente e realizzato in maniera impeccabile.
martedì 8 settembre 2009
10 anni dopo Napster
Ieri stavo scaricando con UTorrent e non credevo ai miei occhi: superato il muro dei 500 kb per secondo! Ho catturato la schermata!
Un po' alla volta sto abbandonando il buon vecchio mulo, che però per le rarità, le cose impossibili o mai pubblicate è ancora insuperabile. Certo che pensando a Napster sembra di tornare alla preistoria ed invece sono passati esattamente dieci anni (che in effetti in informatica equivalgono ad un'era geologica). Il giorno in cui installai l'ADSL mi sentivo come Pinocchio nel paese dei balocchi. Come nella favola, dopo l'entusiasmo iniziale, temevo il rischio delle orecchie d'asino, rappresentate simbolicamente dalle cuffiette dell'mp3. Non so dire oggi come la penso al riguardo, se non che la musica travolge ogni ostacolo, compresa la storica ottusità delle case discografiche. Forse sono rimasto uno di quei pochi pirla che compra qualche decina di CD all'anno, però affamato di musica come sono, non potrei mai rinunciare alla magia del peer to peer,
L'evoluzione dal 1999 al 2009.
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Un po' alla volta sto abbandonando il buon vecchio mulo, che però per le rarità, le cose impossibili o mai pubblicate è ancora insuperabile. Certo che pensando a Napster sembra di tornare alla preistoria ed invece sono passati esattamente dieci anni (che in effetti in informatica equivalgono ad un'era geologica). Il giorno in cui installai l'ADSL mi sentivo come Pinocchio nel paese dei balocchi. Come nella favola, dopo l'entusiasmo iniziale, temevo il rischio delle orecchie d'asino, rappresentate simbolicamente dalle cuffiette dell'mp3. Non so dire oggi come la penso al riguardo, se non che la musica travolge ogni ostacolo, compresa la storica ottusità delle case discografiche. Forse sono rimasto uno di quei pochi pirla che compra qualche decina di CD all'anno, però affamato di musica come sono, non potrei mai rinunciare alla magia del peer to peer,
L'evoluzione dal 1999 al 2009.
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lunedì 7 settembre 2009
Save me and light my fire
Save me è un brano del 1967 di Aretha Franklin.
Ci sono altre due bellissime versioni: una di Nina Simone e l'altra di Julie Driscoll, che in questo vecchio filmato del 1969 canta in modo trascinante accompagnata da Brian Auger (uno dei padri dell'acid jazz e della fusion) all'organo Hammond. I due insieme hanno anche inciso una delle cover più riuscite di Light my fire. Quasi tutte le altre versioni che ho sentito di questo brano sono una schifezza, compresa quella dei Massive Attack, che inserirono la cover del celeberrimo brano dei Doors come ultima traccia in Protection. Malgrado questa piccola nota stonata, l'album in questione non si discute: lo considero uno dei capolavori degli anni '90.
Ci sono altre due bellissime versioni: una di Nina Simone e l'altra di Julie Driscoll, che in questo vecchio filmato del 1969 canta in modo trascinante accompagnata da Brian Auger (uno dei padri dell'acid jazz e della fusion) all'organo Hammond. I due insieme hanno anche inciso una delle cover più riuscite di Light my fire. Quasi tutte le altre versioni che ho sentito di questo brano sono una schifezza, compresa quella dei Massive Attack, che inserirono la cover del celeberrimo brano dei Doors come ultima traccia in Protection. Malgrado questa piccola nota stonata, l'album in questione non si discute: lo considero uno dei capolavori degli anni '90.
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venerdì 4 settembre 2009
Note a margine di una sera a cena
Torrido giovedì sera di settembre. Decidiamo di andare a mangiare alla festa del PD a Ravenna, per poi vedere la mostra di Carrà e fare un giro. Entriamo alle 20 e ci troviamo di fronte ad una serie di file mostruose per tutti i ristoranti. Tempo stimato da attesa, minimo un'ora; col caldo che fa, dentro quei tendoni, fitti come polli d'allevamento. Non esiste! Così decidiamo di andare verso il mare a mangiarci una pizza. Mentre guido, discutiamo di come la gente ormai sia assuefatta alle file e alla ressa in generale: in auto, al ristorante, al supermercato, nei parchi di divertimento, nelle multisale. Siamo in tanti, lo so, ma io non ce la faccio e se posso, evito. Sono disposto a sopportare solo per un concerto o un bel film. Una domenica di pioggia mi hanno trascinato in un ipermercato per aderire al culto del grande carrello: un'esperienza tra il mistico e il masochista. Malgrado io sia una persona pacifica, se avessi avuto un'arma, si sarebbe visto il seguito del film Un giorno di ordinaria follia.
Per concludere, arriviamo in pizzeria. Il locale è quasi vuoto e ci sediamo. Dopo mezz'ora, a pizza quasi finita, mi accorgo per caso che dietro di me c'è una tavolata con una ventina di tedeschi fra bambini e adulti. Non li avevo proprio sentiti; parlavano tranquilli sottovoce, bambini compresi: rispetto ai loro coetanei italiani visti in situazioni analoghe, parevano anestetizzati. In realtà erano semplicemente educati. Penso che tutti abbiano avuto l'esperienza di comitive italiane con al seguito nanetti pestiferi che urlano e scorazzano indisturbati nel locale mentre i genitori chiacchierano allegramente senza fare una piega. Il tipico buonumore italiano, contro la freddezza dei popoli nordici? Può darsi. Chiedetelo a quei poveri insegnanti che poi se li ritrovano a scuola quei bambini e soprattutto quei genitori!
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pensieri
giovedì 3 settembre 2009
I tre valori fondanti della nostra democrazia
La cancrena proveniente dall'etere sta portando a compimento la sua opera, avendo ormai infettato le cellule cerebrali delle vittime con i suoi tre valori. Il loro diffusore supremo.
L'apparenza
Il vuoto
Il nulla
La vergognosa e ridicola censura di Videocracy da parte di RAI-Mediaset, spero non faccia altro che aumentare nelle persone la curiosità di andare a vedere questo film che viene presentato oggi a Venezia. Per ora uscirà solo in 40 sale venerdì 4 settembre.
martedì 1 settembre 2009
Dischi e film del mese - Agosto 2009
DISCHI
JJ CALE - Roll On
Mi era sfuggita questa uscita di qualche mese fa. Country-blues-rock da favola. Settant'anni:the golden age.
NOUVELLE VAGUE 3
Questi francesi si divertono a coverizzare la new wave in chiave lounge. Non male, ma alla lunga ( è il terzo disco) il giochino stanca.
MAISIE - Balera metropolitana
Dopo aver letto entusiastiche recensioni ho tentato di farmeli piacere, ma un doppio CD con 44 pezzi mi ha demolito psicologicamente.
The XX - Disco d'esordio. Ne ho già parlato qui.
CHAIRLIFT - Does you inspire you
Da Brooklin un trio di wave-elettronica. Alti e bassi.
VISIONI
GHOST TOWN - David Koepp
Fatto uscire vergognosamente il 17 luglio. Malgrado il titolo horror, è una commedia di gran classe (oserei dire old style) che ha come protagonista Ricky Gervais: personaggio misantropo, dall'humour tagliente e raffinato.
ITALIANS - Giovanni Veronesi
L'ho evitato al cinema e ho fatto molto bene. Una commedia modesta e scontata. Si ride di gusto in un paio di occasioni grazie alle gags di Verdone. Scamarcio e Castellitto imbarazzanti. E' già sufficiente la politica a farci compatire all'estero.
GIULIA NON ESCE LA SERA - Giuseppe Piccioni
Film drammatico che si regge sulla grande interpretazione di Valerio Mastandrea. Piccioni la mena assai sul ruolo dello scrittore e sulla vacuità dell'ambiente letterario. La Golino fa la Golino. Colonna sonora dei Baustelle.
UNA NOTTE DA LEONI - Todd Phillips
Sorpresa: pensavo fosse una stronzata volgarotta, invece è sì leggera, ma divertente ed alcune scene sono esilaranti. La sceneggiatura riserva sorprese fino alla fine.
ART SCHOOL CONFIDENTIAL - Terry Zwigoff
Dal regista di Ghost World e Bad Santa un film del 2006, mai distribuito in Italia (e te pareva). Una commedia/noir caustica e originale sul mondo dell'arte e delle accademie. John Malkovich nel ruolo di professore.
JJ CALE - Roll On
Mi era sfuggita questa uscita di qualche mese fa. Country-blues-rock da favola. Settant'anni:the golden age.
NOUVELLE VAGUE 3
Questi francesi si divertono a coverizzare la new wave in chiave lounge. Non male, ma alla lunga ( è il terzo disco) il giochino stanca.
MAISIE - Balera metropolitana
Dopo aver letto entusiastiche recensioni ho tentato di farmeli piacere, ma un doppio CD con 44 pezzi mi ha demolito psicologicamente.
The XX - Disco d'esordio. Ne ho già parlato qui.
CHAIRLIFT - Does you inspire you
Da Brooklin un trio di wave-elettronica. Alti e bassi.
VISIONI
GHOST TOWN - David Koepp
Fatto uscire vergognosamente il 17 luglio. Malgrado il titolo horror, è una commedia di gran classe (oserei dire old style) che ha come protagonista Ricky Gervais: personaggio misantropo, dall'humour tagliente e raffinato.
ITALIANS - Giovanni Veronesi
L'ho evitato al cinema e ho fatto molto bene. Una commedia modesta e scontata. Si ride di gusto in un paio di occasioni grazie alle gags di Verdone. Scamarcio e Castellitto imbarazzanti. E' già sufficiente la politica a farci compatire all'estero.
GIULIA NON ESCE LA SERA - Giuseppe Piccioni
Film drammatico che si regge sulla grande interpretazione di Valerio Mastandrea. Piccioni la mena assai sul ruolo dello scrittore e sulla vacuità dell'ambiente letterario. La Golino fa la Golino. Colonna sonora dei Baustelle.
UNA NOTTE DA LEONI - Todd Phillips
Sorpresa: pensavo fosse una stronzata volgarotta, invece è sì leggera, ma divertente ed alcune scene sono esilaranti. La sceneggiatura riserva sorprese fino alla fine.
ART SCHOOL CONFIDENTIAL - Terry Zwigoff
Dal regista di Ghost World e Bad Santa un film del 2006, mai distribuito in Italia (e te pareva). Una commedia/noir caustica e originale sul mondo dell'arte e delle accademie. John Malkovich nel ruolo di professore.
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