sabato 17 novembre 2012

L’italico cetomediume


Il più grave problema di questo Paese, storicamente, è l’ignavia della piccola borghesia, che è la più becera d’Europa e oscilla perennemente tra l’indifferenza a tutto e la disponibilità a qualunque avventura autoritaria. Avventura “vicaria”, naturalmente, vissuta per interposto Duce che sbraita. Giusto un brivido ogni tanto, per interrompere il tran tran, godersi l’endorfina e tornare al proprio posto.
Finché non sente il dolore, l’italico cetomediume rimane apatico. Quando inizia a sentirlo, non sa dire cosa gli sia successo, blatera incoerentemente, dà la colpa ai primi falsi nemici che gli vengono agitati davanti (a scelta: i migranti, gli zingari, i comunisti, quelli che scioperano, gli ebrei…)  e cerca un Uomo Forte che li combatta.
In Italia come in poche altre nazioni, non c’è nulla di più facile che spingere l’impoverito a odiare il povero. Wu Ming

Questa bella mentalità che vede spesso l'italiano alzare la voce e sgomitare per far valere i propri diritti (esempi lampanti i farmacisti e i taxisti) dimenticando o peggio calpestando quelli altrui, è perfettamente sintetizzata nella brillante proposta fatta da un genitore, preoccupato per l'educazione del proprio figlio, durante un'assemblea scolastica:
Dal momento che sono state tagliate le ore di sostegno e che questi bambini quando non sono seguiti individualmente disturbano la classe e rallentano l'apprendimento, non si possono raggruppare con un insegnante tutti in aula? 

Magari con una recinzione a basso voltaggio...

5 commenti:

  1. Da non credere, quanto è becera la gente.

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  2. gggente...
    che si accorge di essere diversa
    dal datore di lavoro solo quando sta per
    perdere il posto;
    che aderisce naturalmente alla maggioranza silenziosa;
    che applaude sempre il più forte;
    che giudica senza sapere niente.

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  3. E' vero Lucien, condivido e non aggiungo niente, se non che scrivere può servire a sbattere in faccia alla gente la verità, a svegliarla dal torpore e a spingerla a rendersi conto della sua mediocrità: bella la citazione di wu ming.

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  4. solo quando qualcosa ci colpisce personalmente siamo disposti a "svegliarci" drammatico ma purtroppo è così

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