Poi, inspiegabilmente, in prima liceo gli sono stati imposti con tanto di recensione obbligatoria: Le ultime lettere di Jacopo Ortis e Cronache di poveri amanti, testo assolutamente inadatto per un ragazzino di 14 anni. Mi ricordo che per la stizza gli scaricai il film di Lizzani e glielo feci vedere in alternativa alla lettura. Come stroncare sul nascere la passione di un giovane lettore. Ora legge pochissimo, certo non solo per l'episodio descritto, ma spero che la fiammella sia rimasta accesa.
Benvenuti a bordo. Suoni, visioni e liberi pensieri dall'universo musicale e da altri mondi paralleli . . . . . .
sabato 21 novembre 2009
Non si uccidono così i giovani lettori?
Abbiamo fatto il possibile per fare amare la lettura a nostro figlio e ci siamo (quasi) riusciti. Mi ricordo in particolare le serate passate a leggergli Roald Dahl, un sano divertimento anche per noi. Le nostre frecce di carta erano riuscite a far scoccare la passione: leggere Il signore degli anelli (in versione originale) a 13 anni, non è da tutti.
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bè, anche il mio ,anni 16,legge pochissimo..han un approccio diverso,inutile girarci attorno..
RispondiEliminaAwww, Il GGG...:)))
RispondiEliminaRicordo d'infanzia.Il sabato pomeriggio,quando eravamo piccole,mio papà portava sempre me e le mie sorelle in biblioteca a scegliere i libri da leggere per la settimana.Era un appuntamento fisso che gli permetteva di condividere una delle sue passioni più grandi,la lettura,con le sue bambine.Con l'inizio del liceo,e l'avvento dell'adolescenza,le nostre priorità sono cambiate e il numero dei libri sul comodino è diminuito.Non preoccuparti Lucien,è un momento della sua vita in cui non sempre i libri "rientrano nei piani". E' solo questione di tempo.Io e le mie sorelle siamo cresciute e con gli anni è cresciuto anche il numero dei volumi divorati!
RispondiElimina-la metà femminile dell'orecchio-
Penso che non ci sia niente di meglio che dargli l'esempio in silenzio. :-) Comprate libri, leggete, siate voi portatori di cultura. Lui prenderà da voi e imparerà guardando.... se la vostra casa è piena di libri, se parlate fra voi di libri con entusiasmo e passione... lui vi ascolterà...
RispondiEliminain effetti il liceo stava per stroncare anche Valentina che era di suo un'accanita lettrice, anche io sono allergica ai consigli dato che sono una lettrice onnivora e ondivaga, mi ricordo un natale che le diedero da leggere:
RispondiEliminacento anni di solitudine
agostino di moravia
memorie del sottosuolo
e i dolori del giovane Werther
roba sa suicidarsi, per carità bei libri....ma sotto natale!!!!!!
mi spiace dissentire dai commenti precedenti non è detto che essere una lettrice accanita produca figli lettori, su tre solo una è come me eppure il mio studio ha due librerie che prendono interamente due pareti per altezza e larghezza e ovunque ti giri a casa mia trovi libri
RispondiEliminaè un dono, una passione chi ce l'ha e chi non ce l'ha
Hai ragione. Anche Licia Titania nel suo penultimo post ha denunciato questo fatto. Già convincere i ragazzi a leggere non é facilissimo :-))) se poi questa cosa viene imposta sia nel farla sia nella scelta del libro praticamente si uccide la voglia di leggere.
RispondiEliminaa mio figlio per farlo leggere mettevo in bagno un libro aperto su una pagina accattivante...sicura che per almeno 10 minuti avrebbe letto.... visto che non accettava consigli. Non so se ha funzionato, ora, grande, legge in vacanza, non parte mai senza 3 o 4 libri.
RispondiEliminaIo, da otimista, sono d'accordo con Occhi di Notte. Passato il normale momento di "conflitto fisiologico", se hano un minimo di stima per i loro genitori, dovranno pur chiedersi cosa ci troviamo in tutti quei libri con i quali passiamo ore ed ore lol! peraltro anche mio figlio amava molto leggere (non cose dotte come i vostri, solo i "Piccoli Brividi"); anhe lui "ha smesso" grazie alla scuola :-(:
RispondiElimina@ SigurRos:
RispondiEliminaLe streghe :)))
@Zefirina:
Dono, passione, d'accordo.
Però una volta da bambini non avevamo molte alternative alla lettura; ma ora in un mondo ormai solo "videns", gli imput per apprezzare questo piacere sono più che necessari (ogni strategia che non sia l'imposizione è benvenuta). E se un luogo deputato a ciò come la scuola produce l'effetto opposto, ciò mi fa molto incazzare
Credo che Lucien abbia ragione: ciò che mi fece tanto leggere durante la mia adolescenza era l'assenza di attività alternative. Le esatti passano lentamente tra le pagine di libri presi in prestito dalla biblioteca. Se ci metti la TV, se ci metti il web, magari addirittura la playstation, tanta musica nei supporti più diversi, tanti filmati di ogni tipo, che tempo rimane per i libri? Allora, subentra la passione, ma quella è necessariamente selettiva, non si può pretendere che ce l'abbiano tutti.
RispondiEliminaD'altra parte, non credo che l'imposizione di letture "mortuarie" possano avere un effetto così dissuasivo e addirittura irreversibile sul leggere. L'esempio conta sicuramente, ma alla fine leggere sopratttto libri è un'attività obiettivamente ridimensionata dalla disponibilità di mezzi audiovisivi.
Al liceo dove va mia figlia hanno dato in lettura "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen, con risultati apprezzabili, visto che alla bimba piace. Purtroppo noto che con il passare degli anni aumentano gli hobbies che distolgono dalla lettura, in primis social network, musica e tv e anche le letture che fa in autonomia sono di libri che vanno per la maggiore adesso, tipo i vari romanzi sui vampiri.
RispondiEliminaMio fglio di 9 anni, per adesso va alla grande, con i "Piccoli brividi", tanti fumetti e "Il piccolo principe" insieme al "Giornalino di GianBurrasca" queste ultime due letture scolastiche.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCosì anche per mio figlio di 16anni ,che frequenta il Liceo classico...dai ibri siamo passati ai fumetti .
RispondiEliminaA casa mia non leggeva nessuno, io ho centinaia di libri. Non è una cosa che si insegna, o ve l'hai o non ce l'hai.
RispondiEliminaChe poi, tra l'altro, Foscolo e Pratolini non sono mica brutte letture. Inadatte a 14 anni? Fa il liceo, mica le elementari.
@ ReAnto: a volte dai fumetti impari più che dai libri, e poi l'importante è leggere. No?
RispondiElimina@Rouge : certo,meglio che niente..cmq i fumetti li leggo anche io ;-)
RispondiEliminaIo ricordo che nonostante le raccomandazioni dei miei non ho praticamente mai letto nulla sino alla 3° media quando la professoressa ci consigliò dei libri prima di approdare al liceo. Non li lessi tutti ma due di questi accesero la passione per la lettura. Erano "Niente di nuovo sul fronte occidentale" di Remarque e "Addio alle armi" di Hemingway.
RispondiEliminaDa allora non ho più smesso. Un grazie alla mia vecchia professoressa.
anni fa Tiziano Sclavi scrisse che uno dei mali della letteratura italiana (e di riflesso della scarsa propensione alla lettura degli italiani, aggiungo io) era il Manzoni: "Uno scialbo bigotto che scrisse un romanzetto rosa in cui i lombardi parlavano toscano".
RispondiElimina"I promessi sposi", secondo Sclavi, è imparagonabile non solo a "Notre dame" di Victor Hugo, ma anche ai peggiori racconti scritti con la mano sinistra da Walter Scott.
E si chiedeva come mai ci fosse un ostracismo nei confronti di Stephen King, che, dice Sclavi, è il Dickens dei nostri tempi (magari il King fino a Mucchio d'ossa, dico io).
Direi che ha ragione da vendere.
@ Rouge:
RispondiEliminaVa bene, ma anche in un liceo per iniziare si può utilizzare un po' più di gradualità.
La nostra prof. Foscolo ce lo fece leggere in quarta! E visti in nostri 18 anni fummo più in grado di apprezzarlo o per lo meno capirlo. Prima (anche Pratolini) mi sembra una forzatura inutile e controproducente.
@ Manfredi:
Concordo sulla letterattura italiana. Io nell'ultimo anno delle superiori mi appassionai di letteratura francese dell'Ottocento (poeti maledetti, Huysmans, Zola, Maupassant). Mi resi conto allora che c'era un abisso, rispetto a quello che si scriveva in Italia nello stesso periodo.
Su King, non so, mi sembra forzato il paragone; però malgrado la sua fama, ho letto troppo poco di lui.
Leggere non è mai dannoso, fosse pure quelli che citi. Lucien dai tempo al tempo, sai quanti libri noiosissimi gli capiteranno? e sai pure quanto un ragazzo ancora al liceo abbia da fare oltre che leggere. ;)
RispondiEliminaCome riuscirono a farmi odiare la lettura nelle superiori devastando tutto il buono fatta dalla mia maestra elementare e dai miei genitori resta ancora qualcosa di memorabile.
RispondiEliminaNon ringraziarerò mai abbastanza la fabbrica, ma è una storia lunga che è sinonimo di fallimento dei docenti di italiano avuti fra i 14 ed i 18 anni...
Sono ancora io. Ma il punto è: a qualsiasi età, questi libri, FATELI SCEGLIERE A LORO! che diamine!! scusa.
RispondiEliminamaledetta questa scuola che spegne passioni ancor prima che nascano
RispondiEliminaNon preoccuparti Lucien...Il frutto non cade mai troppo lontano dall'albero ;)
RispondiEliminaE' pur verò però che la scuola non aiuta affatto!
A presto...
Che sia davvero colpa del Jacopo ortis? forse hai ragione! Un'altra mia teoria è che in Italia non si legga molto perché c'è il sole. Qui in UK sei costretto a leggere chiuso nel pub o a casa, oddio se c'è il sole anche al parco... eppure quel grigiore va così bene con lo sfogliare di ogni pagina...
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