City Island - Raymond De Felitta @@½
Commedia apparentemente caustica sulle frustrazioni e sui sogni segreti di una famiglia americana. Desideri inconfessati e scelte che generano equivoci o situazioni paradossali come quando Andy Garcia (padre di famiglia e guardia carceraria che aspira a recitare) sostiene un provino per Scorsese.
Manca il coraggio di spingere fino in fondo sullo stile di Solondz. I toni sono più leggeri, il lieto fine è comunque assicurato.
Draquila l'Italia che trema - Sabina Guzzanti @@@
Niente che gli italiani decentemente informati non sappiano già. Un reportage sulla dittatura della merda (come viene definita amaramente dall'uomo intervistato in chiusura) che ha speculato sulla tragedia del terremoto in cerca di consenso.
Basilicata coast to coast - Rocco Papaleo @@@
Tenero e scapigliato on the road che dà luce ad una regione che merita di essere conosciuta e visitata.
Solomon Kane - Michael J. Bassett @@
Poca soddisfazione per chi era curioso di vedere al cinema le vicende dello spadaccino dark uscito dalla penna di Howard e ambientato in un cupo e violento XVI secolo
Ritmo sostenuto e la solita diatriba fra bene e male con boss finale stile playstation da sconfiggere in duello. Film a basso budget tenuto in ghiaccio e buono per rinfrescare gli spettatori di luglio (piove o nevica incessantemente).
About Elly -Asghar Farhadi @@½
Film iraniano Orso D’ Argento al 59° Festival di Berlino. Bugie e pregiudizi di un gruppo di amici di Tehran che passano una breve vacanza in una villa sul Mar Caspio. Parte con i toni della commedia ma ben presto emerge il dramma: non tanto per la sorte di Elly ma soprattutto per i rapporti malati che regolano la vita delle persone nella società iraniana. Un buon film con un ottimo cast, ma per i miei gusti un po' troppo assillante nel rimarcare insistentemente la sua tesi.
The box - Richard Kelly @@½
Il regista di Donnie Darko ama complicarsi la vita. Tecnicamente e stilisticamente non vi sono dubbi sul suo talento, ma la carne messa al fuoco è troppa. Molto buona la prima parte, perfino rigorosa direi, poi il demone visionario che possiede Kelly prende il sopravvento e ci si ritrova immersi in trip dimensionali, portali liquidi ed esperimenti alieni in un delirio disorganizzato in bilico tra X-Files e David Lynch senza però trovare una chiave estetica convincente. Alla fine la visione è anche coinvolgente e le due ore trascorrono piacevoli a patto di non porsi troppe domande, chiudendo un occhio sulle incongruenze e su alcune bizzarrie come la sequenza della biblioteca.
Kynodontas (Dogtooth) @@@@½
Opera geniale e disturbante di cui ho già parlato qui.
Legenda giudizi nella barra a destra
Manca il coraggio di spingere fino in fondo sullo stile di Solondz. I toni sono più leggeri, il lieto fine è comunque assicurato.
Draquila l'Italia che trema - Sabina Guzzanti @@@
Niente che gli italiani decentemente informati non sappiano già. Un reportage sulla dittatura della merda (come viene definita amaramente dall'uomo intervistato in chiusura) che ha speculato sulla tragedia del terremoto in cerca di consenso.
Basilicata coast to coast - Rocco Papaleo @@@
Tenero e scapigliato on the road che dà luce ad una regione che merita di essere conosciuta e visitata.
Solomon Kane - Michael J. Bassett @@
Poca soddisfazione per chi era curioso di vedere al cinema le vicende dello spadaccino dark uscito dalla penna di Howard e ambientato in un cupo e violento XVI secolo
Ritmo sostenuto e la solita diatriba fra bene e male con boss finale stile playstation da sconfiggere in duello. Film a basso budget tenuto in ghiaccio e buono per rinfrescare gli spettatori di luglio (piove o nevica incessantemente).
About Elly -Asghar Farhadi @@½
Film iraniano Orso D’ Argento al 59° Festival di Berlino. Bugie e pregiudizi di un gruppo di amici di Tehran che passano una breve vacanza in una villa sul Mar Caspio. Parte con i toni della commedia ma ben presto emerge il dramma: non tanto per la sorte di Elly ma soprattutto per i rapporti malati che regolano la vita delle persone nella società iraniana. Un buon film con un ottimo cast, ma per i miei gusti un po' troppo assillante nel rimarcare insistentemente la sua tesi.
The box - Richard Kelly @@½
Il regista di Donnie Darko ama complicarsi la vita. Tecnicamente e stilisticamente non vi sono dubbi sul suo talento, ma la carne messa al fuoco è troppa. Molto buona la prima parte, perfino rigorosa direi, poi il demone visionario che possiede Kelly prende il sopravvento e ci si ritrova immersi in trip dimensionali, portali liquidi ed esperimenti alieni in un delirio disorganizzato in bilico tra X-Files e David Lynch senza però trovare una chiave estetica convincente. Alla fine la visione è anche coinvolgente e le due ore trascorrono piacevoli a patto di non porsi troppe domande, chiudendo un occhio sulle incongruenze e su alcune bizzarrie come la sequenza della biblioteca.
Kynodontas (Dogtooth) @@@@½
Opera geniale e disturbante di cui ho già parlato qui.
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