Un futuro da fuorilegge come è accaduto al blogger Stefano Zanetti? Il suo blog è stato oscurato dalla procura di Bergamo per sospetta diffamazione; al suo post appare il classico avviso: Il blog che stavi cercando non è stato trovato.
L'articolo su Punto Informatico
Ora io non so cosa abbia scritto di preciso questa persona, ma la china che sta prendendo il nostro Paese sulla libertà d'informazione in generale e in particolare sulla rete (in questo caso siamo al sequestro preventivo) mi sembra sempre più inquietante.
L'articolo su Punto Informatico
Ora io non so cosa abbia scritto di preciso questa persona, ma la china che sta prendendo il nostro Paese sulla libertà d'informazione in generale e in particolare sulla rete (in questo caso siamo al sequestro preventivo) mi sembra sempre più inquietante.
Di questo passo in futuro dovremo scegliere fra due alternative: aggregarci a quelli della foto qui a fianco o chiedere asilo politico all'Islanda. Io ci sono già stato l'anno scorso e mi sono trovato benissimo.
Ma che schifo di paese, porca trota... Come si può oscurare un blog per "sospetta diffamazione"???? Cosa avrà mai detto??? Mah...
RispondiEliminaa questo punto è l'unica cosa di interesse: il contenuto incriminato. il fatto stesso che sia inaccessibile a noi tutti lettori fa pensare che sia o roba gravissima oppure un gravissimo errore di valutazione da parte di chi indaga.
RispondiEliminail punto è: sapremo mai di che cosa si tratta?
love, mod with a blues
Che succede ora ,mi chiedo, chiuderanno anche tutti blogs dei "follouers"?
RispondiEliminaCiao Lucien !
Beh, principalmente Zanetti s'è messo in una posizione tale per cui questo titpo di azione era da mettere in conto (Un sito che parla di pedofilia -s'intende CONTRO la pedofilia- in maniera poco "correct"). Rimane il fatto che l'azione intrapresa ha dell'assurdo.
RispondiEliminaIo però mi indigno anche ogni volta che sento frasi come: Questo è un paese di merda, meglio emigrare.
Con tutto che conosco molte persone che lo hanno fatto veramente, salvo poi dichiarare che in realtà "tutto il mondo è paese" e le magnagne pian piano vengono fuori anche in islanda, sostengo che sia NECESSARIO rimanere qui e cercare di fare qualcosa di costruttivo, come in passato hanno fatto in molti prima di noi.
L'Italia è un bel posto dove stare. Se sta diventando sempre meno "bello", mi spiace ma la colpa è NOSTRA.
@ Joyello:
RispondiEliminaTutto giusto, ma non per essere piniolo, al "la colpa è nostra!" avrei aggiunto un piccolo "ANCHE nostra".
Quelli che prima di noi hanno 'costruito', io sono tra quelli purtroppo, lo hanno fatto sulle macerie di una guerra devastante.
Oggi, ammesso che qualcuno abbia ancora voglia di costruire, dobbiamo aspettare altre macerie che ci costringano a farlo.
Non sono le macerie fisiche di allora a frenare: sono macerie morali e mentali, ormai difficili da mettere sotto controllo.
Guardati intorno: i 'vecchi' vedono il crollo di ciò in cui hanno creduto; nei giovani, 'il nostro futuro', vedi volontà di costruire qualcosa?
@ Joyello:
RispondiEliminaQuella sull'Islanda ovviamente è una battuta (anche se sulla libertà di stampa dovremmo prendere esempio). In ogni caso, qualsiasi fosse l'argomento trattato, si potevano togliere i post incriminati in attesa che in sede processuale si chiarisse se di diffamazione si trattava. Questi sistemi mi sembrano molto "cinesi".
Pietro: Hai ragione, ma anche senza macerie "fisiche" direi che di materiale su cui lavorare ce ne sarebbe. Il punto è che, come dici tu, non si vene in giro la volontà di costruire. Ma sono sicuro che c'è, basterebbe una guida un po' più carismatica di quella che abbiamo (cioè il nulla). ciononostante, ribadisco il mio disappunto nell'abbandonare la nave. Mi mette rabbia. Sarò anche un vecchio comunista brontolone ma... Io sono per lottare. Sempre!
RispondiEliminaLucien: Sì, certo, è tutto vero... Dico solo che un "blog" non è esattamente "la stampa" e solo perché è qualcosa di libero e personale, si corre il rischio che qualcuno spari cazzate e le dia in pasto al volgo (il quale, lo sappiamo, si beve di tutto)...
Qualche tempo fa era uscita una "cazzata" secondo la quale anche i blog sarebbero divuti essere regolarizzati con tanto di direttore responsavile iscritto all'ordine dei giornalisti ecc...ecc.. Con tutto che io non ho mai trovato che fosse tanto stupida come proposta, ho anche dovuto riflettere sul fatto che ognuno dovrebbe avere la possibilità di dire la sua, sebbene non sia un professionista e non abbia la tessera dell'Ordine. Però basterebbe poco per trovare una via di mezzo: sarebbe sufficiente abolire l'anonimato: Vuoi un blog? Mettici la faccia, il nome e il cognome. Io sono uno dei pochi che lo fa, pensaci. Per il resto, mediamente, a farlo sono solo i professionisti (DeLuca, Sofri, Bordone, DellaGherardesca...) gli altri sono un mucchio di "qualsiasi". Così è facile, direi, troppo facile.
Metterci il nome e la faccia per poi essere sputtanati o attaccati, magari senza aver commesso niente di male? Non lo so, la tua posizione non mi convince.
RispondiEliminaTanto comunque l'anonimato è fittizio, almeno che tu non sia un hacker il tuo IP è rintracciabile, per cui...
Cito dal sito DIRITTO ALLA RETE: "I tentativi di bandire l’anonimato da Internet non avranno effetto su chi è abbastanza esperto da aggirare l’ostacolo, costeranno miliardi di dollari, e avranno un impatto del tutto irrilevante sulla sicurezza. Ciò che produrranno tali tentativi sarà condizionare l’accesso alla libertà di espressione da parte dell’utente medio, comprese quelle persone che sfruttano l’anonimato su Internet per sopravvivere: i dissidenti in Iran, Cina e altrove."
L'articolo:
http://tinyurl.com/2u6jmr8
Trovo che non esista mai l'eccesso di libertà. La libertà mette paura ai potenti anche se è agita da persone che non hanno alcun potere come i bloggers. Eccesso di libertà è una contraddizione in termini come se libertà fosse solo se contenuta e censurata.
RispondiEliminaLe tentazioni dello stato etico che vede e provvede sono insite dentro di noi.
Puntualizzo con un esempio per non essere frainteso: se dico Lucien è un coglione oppure Joyello è uno stupido, non sto beninteso esercitando una forma di libertà ma solo sto commettendo un reato.
Fatta salva quest'ovvia considerazione: la libertà non è mai in eccesso ma sempre in difetto.
Per tornare al bavaglio sui blog, vorrà dire che chiuderemo oppure che racconteremo le nostre giornate tipo: questa mattina mi sono alzato, stazionato sulla tazza del cesso, fatto doccia, caffè, vestito, macchina, ufficio, ciao.
@ Silvano:
RispondiEliminaLa prospettiva di blog che chiudono o che sopravvivono scrivendo cazzate mi deprime assai.
Per fortuna i bavagli alla rete sono molto complicati: ne sanno qualcosa nei paesi in cui ci hanno provato.
Poi la gente si sveglia.
Esistono sistemi ad hoc, ad esempio onion routing: server a strati per confondere le tracce e far bruciare gli occhi ai censori.
E' chiaro che si parla di Paesi dove vige la totale mancanza di libertà di opinione.
. . .E intanto un colpo di là, una botta di qua e un pezzetto di libertà ci viene tolta.
RispondiEliminaio mi faccio crescere i baffi e mi unisco ai ragazzacci nella foto!!!!
RispondiEliminaCercando ho trovato che "Stefano Zanetti è un sociologo impegnato in una comunità terapeutica che si occupa di reinserimento dei detenuti. Il provvedimento è stato adottato in seguito a una denuncia per diffamazione presentata da Massimiliano Frassi, fondatore e presidente dell’Associazione Prometeo, gruppo anti-pedofilo coinvolto nel caso di presunti abusi su bambini di Rignano Flaminio. Zanetti aveva espresso dubbi sull’associazione!"; qui un po' della storia, ma in rete si possono trovare anche sue dichiarazioni (visto che non può difendersi dal suo blog): non sarebbe bastato fargli togliere i post relativi alla querela?
RispondiEliminaPremeso che "blog non trovato" può anche significare che l'abbia rimosso lui (magari per esportarlo su un'altra piattaforma e non essere visto da altri occhi indiscreti) se però invece il sequestro preventivo si é davvero verificato si tratta di qualcosa di aberrante e fuori da ogni logica.
RispondiEliminaE poi si incazzano se scriviamo che siamo una dittatura neofascista.
ERRATA CORRIGE Che siamo IN UNA dittatura neofascista.
RispondiEliminaMi permetto d'intervenire personalmente nella discussione.
RispondiEliminaIl blog non l'ho chiuso io ma mi é stato "oscurato" dall'autorità.
http://ilgiustiziere.wordpress.com/
Qua potete trovare l'ordinanza di oscuramento.
http://ilgiustiziere.files.wordpress.com/2010/07/ordinanza.pdf
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