giovedì 1 settembre 2011

Deserti e uomini liberi

A proposito di Tinariwen e del loro ultimo disco intitolato Tassili

Canzoni nate per essere cantate vicino al fuoco nel deserto per invocare pace e armonia. 
Ondarock


Musica per acquietare sensi e nervi, per ritrovare quel poco di pace sulla corda da equilibristi che ogni giorno percorriamo.  Stonefree

Canzoni che parlano di nostalgia, di sofferenza, di rimpianto per gli amici perduti, della continua battaglia del vivere nel mondo moderno. Insomma dentro questo disco c'è la vita, niente più. Callofthewest

La Musica dei Tinariewn è una vera e propria fusione esemplare che contempla un blues desertico, suonato con chitarre acide di marchio psichedelico e che si insinuano tra le piaghe di irresistibili ritmi africani. Si tratta di una sorta di oggetto impensabile, irripetibile forse, e che loro hanno realizzato. Riuscendo a raggiungere un equilibrio quasi metafisico tra modelli occidentali e le melodie del Sahara.
Un percorso artistico e musicale dunque che si fa resistenza culturale e politica. A partire dal semplice gesto di manifestare la propria particolarità ineliminabile, cantare nella propria lingua originaria, che i regimi mussulmani vorrebbero abolita, e fondendola agli schemi della musica di un occidente esterno tanto odiato dai loro oppressori. Settimopotere

Lo scorso inverno in tenda nel deserto libico, proprio al confine con l'altopiano del Tassili, ho avuto modo di trascorrere diversi giorni a stretto contatto con questa splendida gente. Non è un luogo comune: hanno la musica nel sangue, una sorta di blues antico che ha qualcosa di unico e profondo. Ascoltarli e aver suonato con loro davanti al fuoco lo considero un privilegio.



10 commenti:

  1. Il loro Tour Europeo toccherà: Inghilterra, Austria, Germania, Norvegia, Francia, Croazia, Portogallo, Svizzera, Olanda, Polonia, ma purtroppo niente Italia.

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  2. Già, lo sapevo, niente Italica :(

    Comunque sono raggiante per questo apprezzamento e riconoscimento ormai finalmente globale per i Tinariwen. Se lo meritano, per loro, per la loro musica e per ciò che rappresentano.

    :)

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  3. Non ho ancora avuto modo di ascoltare il nuovo lavoro,ma sabato farò l'acquisto.
    Ho visto i Tinariwen tre anni fa ed è stato un live act memorabile,da pelle d'oca.

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  4. gruppo che adoro..ancora non ho sentito il nuovo album,ma ho totale fiducia...

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  5. @ brazz:
    Anche se si trova in rete da qualche giorno, ho ordinato su amazon sia loro che Beirut: 22 euro ben spesi!

    @ Blackswan:
    Io purtroppo non ho mai avuto l'occasione, però l'anno scorso a Faenza ho visto i Tamikrest.

    @ harmonica:
    Non c'è di che, è il bello della rete.

    @ SiguRos82:
    La cosa più bella è stata proprio riuscire a mantenere le loro radici contaminandole in modo naturale, senza forzature.

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  6. sentito..bello,come sempre..contaminazione naturale,esatto...

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  7. non conosco questa band ma la tua desrizione mi ha convinto!!

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  8. @ Lucien: io acquisterò la special edition, quella con 4 bonus tracks ;)

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  9. Mamma mia che gruppo mi hai fatto scoprire... posso solo immaginare che emozione tu possa aver provato ad assaporare questi suoni là dove nascono...

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