venerdì 13 aprile 2012

I brontosauri che salveranno la musica



Doppio effetto: grottesco + boomerang.
E' ora di concedersi una meritata pensione (voi che almeno potete).
In merito alla questione segnalo un lucido post su sentireascoltare.

Occorre capire che per gli artisti il disco è un investimento, i guadagni eventuali arrivano dalle tournée e questo vale per i piccoli quanto per i grandi.
Luca Giovanardi dei Julie's Haircut dall'intervista del 10 aprile su Il Fatto Quotidiano.

16 commenti:

  1. Mi dispiace ascoltare le parole di F. Battiato, un autore che ho sempre apprezzato.

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  2. Credo sia la cosa più insensata e brutta che abbia mai visto! :)

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  3. La loro è una battaglia persa, ma non sarei così assoluto nel dargli contro.
    Sono il primo a pensare che dischi, film e libri costino troppo, e che ci mangi sopra troppa gente che non dovrebbe, ma come artista sono per la sacralità dei Diritti d'Autore.
    Chi non vuole spendere un centesimo per un libro o per un film si merita un mondo in cui a scrivere i primi e a girare i secondi è solo gente come moccia...
    Per la musica è un po' diverso, perché il business dei concerti è rilevante, e gli mp3 gratuiti possono davvero costituire un investimento pubblicitario.
    Ma chiediamoci (sempre che ci interessi) se avremo più i Fellini o i Paul Auster, in un mondo di felici e autocompiaciuti scrocconi.

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  4. L'ennesimo teatrino triste che non fa altro che chiarire quanto il vero problema non voglia essere affrontato.

    Voglio dire, il fenomeno della pirateria nasce prima di tutto dal fatto che le possibilità offerte da internet sono immense, ed è aiutata dal fatto che è un fenomeno talmente in espansione che fermarlo è ogni giorno più difficile, è per questo che l'unico modo per combatterlo in maniera decente diventa il tenersi buoni quelli che ancora spendono per la musica, così come per il cinema. Io sono un appassionato e per la musica spendo, e pure tanto, però c'è da dire che è difficile continuare a farlo quando vai in un negozio di dischi e un cd con magari 7-8 brani costa 20 euro o anche di più. Capisco i diritti d'autore, sacrosanti come diceva lo Zio, capisco i costi di produzione e tutto il resto, ma 20 euro per un cd sono troppi e non giustificabili, così come sono troppi 150-200 euro per un concerto di qualche artista abbastanza famoso, cominciamo a ridurre i prezzi, e allora gli appassionati continueranno a comprare e spendere, e chi magari di dischi ne ascolta pochi invece che scaricarseli se li comprerà, in fondo se il prezzo è buono uno spende.... Fatto questo già si screma una bella fetta di gente, non tutti ovviamente, ma è un punto di partenza e soprattutto, per come la vedo io, una dimostrazione di rispetto per il pubblico....

    Qualche tempo fa le iene hanno intervistato Ligabue, che in queste cose mi pare sempre parecchio onesto, e alla domanda "Se la pirateria avanza di chi è la colpa?" ha detto testuali parole: "Sicuramente la discografia non ha preso le misure che doveva prendere quando era ora", e io non potrei essere più d'accordo....

    Ps. scusa lo sproloquio ma il tema è di quelli di cui parlare parecchio.... ^_^

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Caro allelimo, io ricordo un tuo post in cui (giustamente!) ti deliziavi e ti vantavi per l'arrivo di un bel pacco dall'America, bello pieno di cd ordinati e pagati da te, e in cui dicevi che quello per te era un modo per comunicare a quegli Artisti il tuo Apprezzamento.
    Il fatto che tu abbia questi bei pensieri per i Musicisti e non per gli Scrittori è una cosa rispettabilissima, che fa parte della tua testa, del tuo mondo e dei tuoi gusti, ma che ti fa comunque Onore.
    Un po' meno onore ti fa il commento di qui sopra, in cui mi attacchi per il commento mio senza neanche il coraggio di nominarmi. Non capisco perché chiamarmi "qualcuno", visto che sono stato l'unico a uscire dal coro...

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  7. azz... questa è bella: rispondo ad allelimo e dopo due secondi il suo commento, che stava sopra il mio, sparisce... spero si sia trattato di un caso e non di una furba scorrettezza... :-))))

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  8. A parte che "i grandi autori" e poi c'è Mario Lavezzi, Caterina Caselli e il virtuoso del giro di do, il prof. Vecchioni... se i siti pirata contribuiscono a distruggere il mondo della cultura rappresentato da questi qui più Ron, Ruggeri, Gino Paoli, tale Ludovico Einaudi, etc. - beh, viva la pirateria...!
    Se ne è parlato anche su FB di enri1968, e lì ci sono alcuni link e interventi piuttosto interessanti.

    ps. ho cancellato il commento precedente che poteva sembrare troppo diretto... però mi vengono due citazioni, chissà perche?
    1 - Cicero pro domo sua
    2 - SON TUTTI FINOCCHI KÒLKÙLÖDÈGLJÀLTRI!

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  9. Zio Scriba: tutto quello che vuoi, tranne che mi manchi il coraggio di dire quello che penso a chiunque...
    Il tuo primo commento è inaccettabile perchè della stessa categoria di quello dei cadaveri del video.
    Ovvero è figlio di quella bella mentalità italianA (come dici tu) per cui il problema non siamo mai noi ma gli altri, e quello che non è giusto per noi è giusto per gli altri.
    Sul fatto che io non apprezzi e non sostenga gli scrittori ma "solo" i musicisti, oh bella, ma che cazzo ne sai tu di come spendo i miei soldi? Sul mio blog, che, per scelta, parla di musica, parlo di dischi e musicisti, non di libri o film. Ma nemmeno di cucina, orologi, sesso, geografia, economia politica (etc.)

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  10. Mi meraviglia il fatto che, nel video, non sia apparso alcun 'giovane artista'..
    Penso che le nuove generazioni abbiano capito che la musica non sia solo questione di mercato ma anche di'comunicazione'..
    Volevo solo aggiungere che la 'cultura' (di cui si parla così frequentemente nel video) non è quella che costa di piu', ma quella che VALE di piu'.

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  11. @ Omote:
    Inoltre è proprio tetra e sa di muffa.

    @ Zio Nick:
    Infatti non è il principio su cui si può e si deve discutere, ma la maniera oscurantista in cui viene affrontato.
    Sulla tua chiusa: io penso che l'arte in tutte le sue forme esisterà sempre com'è dalla notte dei tempi; semplicemente cambiano la modalità di proporla e di fruirne.

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  12. @ Lozirion:
    Come ha scritto qualcuno commentando su youtube: visto che accusano (anche a ragione) megaupload di aver fatto i milioni con il download illegale, perché non hanno pensato loro ad un portale con la musica gratis da scaricare ed i banner pubblicitari per guadagnare?

    @ MrHyde:
    Chi è un poco più giovane e soprattutto è cresciuto con la rete ragiona in tutt'altro modo. Vedi la citazione. Questi ormai al massimo possono andare da Fazio o nella tv generalista e fare la loro marchetta.

    @ Allelimo:
    Il link FB di enri68?

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  13. Ho appena rivisto il filmatino e che cava di cazzate! Poi, che belle riprese video! Questo sfondo oscuro e queste persone che parlano con il parrucchino o la tinta.
    Mah, questi non si rendono conto che è come fermare una diga che si sta frantumando con il ditino.
    Noto che non c'è un solo artista sotto i 50 anni, mi spiace aver sentito certe parole da Battiato e Pagani mah sicuramente non hanno capito nulla della rete e francamente i numeri che hanno riportato mi sembrano veritieri ma forse mi sbaglio. L'impressione è che vogliano proteggere il loro patrimonio e quindi la loro credibilità è poca cosa.
    Allora parliani di creatività ad esempio su f.Battiato: pochi mesi fa è uscito un album con le canzoni di Fabe rifatte in orchestrazione classica e Battiato ci ha pure cantato. E' questa la creatività? E' questo essere artisti?
    E far uscire proprio sotto Natale tale "opera"?
    Un download li seppellirà ...

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  14. Scusate forse l'ora tarda ho fatto qualche errore di battitura:
    i numeri NON mi sembrano veritieri;
    Fabe è ovviamente Faber Fabrizio De André.

    Scusate nuovamente.

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  15. Credo che la discussione le parole di Battiato come quelle dei suoi amici "autori" siano figlie di gente che non sà rapportarsi in alcun modo con le nuove tecnologie. Un esempio lampante è il terribile Scrillex, dj imbarazzante che ha vinto un grammy ed è seguitissimo in Italia come all'estero, senza aver mai prodotto un cd vero da nessuna parte. Ormai bisogna mettersi in testa che la musica vive solo grazie ad Internet. Se uno vuole paga, compra un cd, o meglio un vinile per il piacere di possedere un bellissimo oggetto;
    se non vuole, scarica, tanto non avrebbe speso lo stesso i soldi.
    Gli artisti si adeguino e inizino a progettare opere d'arte diverse, concerti, reading e quant'altro.
    Io nel mio piccolo vivo facendo spettacoli di teatro di figura senza aver bisogno di nessun supporto, che eventualemnte vendo su richiesta.

    Meno male che è arrivato internet, sento cosa volgio e se gradisco vado a vedere il concerto spendendo tranquillamente i soldi. Dov'è il problema?

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