E' il terzo singolo tratto dal secondo album The Bends dei Radiohead del 1995. Malgrado il disco non fosse andato molto bene nelle vendite, Fake plastic tree raggiunse un buon 20° posto in UK.
E' proprio vero che spesso le canzoni più semplici sono le migliori. Pochi accordi con la chitarra acustica bastarono a Thom Yorke per fare esplodere tutta la sua vocazione lirica. In studio registrò voce e chitarra in una sola sessione, lasciando poi le rifiniture agli altri.
La dolcezza del brano stride spesso con il testo, a tratti lugubre, a tratti surreale: "She lives with a broken man/ A cracked polystyrene man who just crumbles and burn" ("Lei vive con un uomo a pezzi/Un uomo di polistirolo marcio che si sbriciola e brucia)
L'albero finto di plastica del titolo si può interpretare come una metafora della finzione umana, anche se pare che Thom Yorke abbia scritto il testo pensando al consumismo e alla massificazione della società. Così l'incipit:
Il suo innaffiatoio di plastica verdeE' proprio vero che spesso le canzoni più semplici sono le migliori. Pochi accordi con la chitarra acustica bastarono a Thom Yorke per fare esplodere tutta la sua vocazione lirica. In studio registrò voce e chitarra in una sola sessione, lasciando poi le rifiniture agli altri.
La dolcezza del brano stride spesso con il testo, a tratti lugubre, a tratti surreale: "She lives with a broken man/ A cracked polystyrene man who just crumbles and burn" ("Lei vive con un uomo a pezzi/Un uomo di polistirolo marcio che si sbriciola e brucia)
L'albero finto di plastica del titolo si può interpretare come una metafora della finzione umana, anche se pare che Thom Yorke abbia scritto il testo pensando al consumismo e alla massificazione della società. Così l'incipit:
Per la sua piantina di gomma cinese finta
Nella terra di plastica finta
Che ha comprato da un uomo di gomma
In una città piena di piani di gomma
Il classico pezzo cui ti infogni....fondamentale!
RispondiEliminacanzone meravigliosa
RispondiEliminaStraordinairia...
RispondiEliminaSai che volevano intiolare la canzone "La teiera volante di plastica"?
Avrei dato sicuramente questo nome al blog ;) includendo in un colpo solo Gong e Radiohead.
RispondiEliminaAnche se impossibile sceglierne una, questa è la canzone di Thom che preferisco in assoluto.
RispondiEliminaQuando smozzica la voce su pla-astic, sono momenti storici.
Straziante e bellissima. Sconsigliata in metropolitana. Molto coverizzata su youtube: a me piace questa versione http://www.youtube.com/watch?v=fmmD-fnTdfU&feature=related
RispondiEliminaPer me ti piace di più l'esecutrice che la cover. Ammettilo! ;P
RispondiEliminaCanzone importante (e ovviamente bellissima) da un disco ancora più importante.
RispondiEliminaMa i RH che preferisco sono quelli della svolta "aliena" di KID A/AMNESIAC.
forse la canzone più bella dei radiohead pre-ok computer
RispondiEliminaspettacolo!
Pelle d'oca!!! Che versione da brivido... Son proprio latitante in questo periodo, ma una sana dose di arretrati me la son fatta... A presto
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