Ho un caro amico che lavora a Milano per una multinazionale con un incarico di una certa importanza. Una sera qualche anno fa era ospite a cena e notando un quotidiano sulla libreria mi chiese se ero abituato a comprarlo tutti i giorni. Alla mia risposta positiva mi chiese quasi stupito: - Ma dove trovi il tempo di leggerlo? Ecco la chiave dei due quesiti: il tempo. Averlo, trovarlo, come utilizzarlo; uno dei beni più preziosi che ci sono concessi.
Negli ultimi tempi però il giornale non lo compro più tutti i giorni, ma non per questioni di tempo, che per fortuna continua a non mancarmi. Indovinate perché? Colpa (o merito?) della rete e dei blog, oltre che della qualità dei giornali/sti. Mi sono fatto prendere, mi interessa e mi soddisfa il poter condividere i miei interessi, le mie idee e nello stesso tempo recepire quelle degli altri. Ogni tanto mi prende un pizzico di rammarico perché oltre alla lettura del quotidiano, ha subito un crollo notevole il tempo per i libri. Sono sempre stato un lettore assiduo: saggi, romanzi, fumetti. Ora sono alle prese con il terzo capitolo della trilogia di Stieg Larsson, peraltro molto avvincente, ma procedo con una lentezza irritante. La presenza davanti al monitor ha preso il sopravvento, però immagino che una volta passato l'entusiasmo per la novità (sono già otto mesi) la distribuzione del tempo da dedicare ai miei interessi tornerà ad un maggior equilibrio. In caso contrario non me ne farò un cruccio eccessivo, almeno fino a quando i miei occhi non cominceranno a creparsi come quelli di gatto Silvestro.
La mia curiosità a questo punto sarebbe di capire se si tratta di una specie di sindrome che ha preso solo me o risulta una condizione condivisa da altri gestori di blog.
La mia curiosità a questo punto sarebbe di capire se si tratta di una specie di sindrome che ha preso solo me o risulta una condizione condivisa da altri gestori di blog.
Anch'io non compro più i quotidiani (tranne quello locale che, di tanto in tanto, si degna di pubblicare i miei articoli), leggo tutte le news su internet. Apprezzo tantissimo quell'interazione e quella capacità di scelta & di raffronto che la carta non può offrire. I siti del Corriere e di Repubblica, tanto per dirti, sono i primi che consulto quando mi collego su internet. Però, per fortuna, non ho perso l'abitudine alla lettura dei libri.
RispondiEliminaps: Lucien, solo da otto mesi che stai qui? Pensavo di più, dovrei farmi un giro nei tuoi archivi...
Dipende...A me va a periodi, a volte devo auto impormi di fare altro. Davanti al pc le ore volano senza neanche accorgersene.
RispondiEliminaE' un qualcosa di positivo secondo me, basta trovare l'equilibrio come in tutte le altre cose e lo diventa ancora di più :)
Buon fine settimana Lucien...
E' da poco che ho cominciato, ma anche per me..è difficile staccarmi, il pc sempre acceso, faccio qualche faccenda e poi butto l'occhio, ora sto navigando soprattutto la sera con la tv accesa, così mi sembra di non perdere tempo.
RispondiEliminaIl blog per me è di stimolo a cercare brani di vecchie letture, e poi mi perdo a leggere anche capitoli interi di libri che avevo dimenticato in libreria.
Buona serata
Bah, ho passato delle serate intere davanti al pc, forse perchè avevo da dire qualcosa, adesso scrivo ogni tanto, ma sto perdendo la voglia.
RispondiEliminaUna cosa anche io ero una buona lettrice di libri, adesso però che la vista comincia a fare batista leggo meno e con più fatica, devo decidermi a comprarmi gli occhiali, che perderò per casa ( ne sono certa.
La rete ha cambiato molto le mie abitudini. Il computer ha spento la televisione. In positivo ho tradotto le ore in ascolto musicale, in negativo le ho sottratte alla lettura e questo non va bene. E' come una 'droga', inutile negarlo, ogni sera penso; non accendo il pc e leggo quel libro, quella tal rivista e poi invece mi ritrovo a leggere i blog e vari siti nella rete. Credo che, anche questa mia attuale passione trasformata in abitudine quotidiana entri a far parte in quelle sinusoidali della mia vita, ora sto vivendo nell’arco sopra lo zero (gli elettrotecnici mi capiranno…) ma non so ancora per quanto, senz’altro finché non mi annoio.
RispondiEliminaCiao :-)
Lo hai detto da me
RispondiEliminaLo hai letto da me
E' una droga? Sara' Ma se ci pensi e' anche un modo per sentire la cronaca vera, quella non filtrata e vista direttamente dalle parole di chi vive...
Io sto trascurando le mie foto, e non e' poco!!!
Un caro abbraccio
Saba
Confermo, purtroppo. Calo totale della lettura dei libri (e pure io ero un lettore forte, da quaranta/cinquanta libri all'anno). Mantengo la lettura del quotidiano, perchè sono abbonato a il manifesto, ma a fatica (capita di leggere tutti i numeri di una settimana in un colpo, compreso l'imperdibile Alias del sabato). Non ho perso l'abitudine del cinema e di ascoltare musica. Il primo perchè è una malattia, la seconda perchè si può ascoltarla facendo dell'altro. Dormo pure meno, ma non soffro d'insonnia (per il momento).
RispondiEliminap.s.
Ci rifletto spesso su questa nuova condizione intellettuale. Alla fine, a conti fatti, leggo di più, ma la qualità di quello che leggo è uguale? E poi, il mezzo è il messaggio?
Siamo tutti schiavi della rete, ormai.
RispondiEliminaHa sostituito letture e tv.
E anche in parte lo stereo.
Qua è tutto più facile, immediato.
Tanto guadagnamo in ampiezza di fonti quanto però perdiamo in profondità.
Ma probabilmente il futuro è questo.
Essere tutti multitasking.
Grazie a tutti per i contributi. Vedo che sono in buona compagnia!
RispondiEliminaIn effetti una delle chiavi sta in questa parola "multiskating". Beato chi ci riesce. Io ad esempio fatico a fare più cose insieme: se ascolto musica, la devo "ascoltare". Al massimo guido ma mentre leggo o scrivo non riesco e poi non mi piace neppure.
Non riesco a scrivere e manco a leggere libri con la musica in sottofondo. Il giornale sì (ma solo musica straniera o strumentali, niente parole italiane, che si confonderebbero con quelle del giornale). Ho l'impressione di riuscire a leggere più rapidamente (come le mucche che fanno più latte ascoltando la classica).
RispondiEliminaio l'ho fatto il giro nei tuoi vecchi archivi: non sono otto, ma nove mesi e qualcosa, ehhehe, aveva ragione mat!
RispondiEliminaNon sono mai stato bravo in matematica!
RispondiEliminaAnch'io compro pochi quotidiani, per la cronaca locale ci pensa l'Ente dove lavoro con la rassegna stampa quotidiana in rete, per il resto tv e internet sono sufficienti.
RispondiEliminaAnch'io non vedo più la tv da quando navigo in rete e ho il blog. Il quotidiano cerco sempre di leggerlo perchè mi piace sfogliare le pagine vere, rispetto a quelle virtuali. L'ascolto di musica è sempre più frammentario, magari comincio con un cd in sottofondo, poi giro in rete, finisco su Youtube, stoppo il cd e mi perdo nel labirinto dei video, poi quando devo spegnere il pc mi ricordo che c'è ancora il cd inserito. Il mio consumo di libri è molto calato, però il riposo forzato prima in ospedale ora in parte a casa mi ha riportato un pò più di tempo. In ospedale ho letto "Bass Culture", storia della musica giamaicana dagli anni 50 ai giorni nostri; a casa ho cominciato con "ACAB All Cops Are Bastards" di Carlo Bonini, poi un altro bel tomo come "Please Kill Me", interviste sul punk storico, e ora ne sto affrontando un altro "Love Saves The Day", storia della cultura "disco" dal 1970 al 1979. Poi avrei l'autobiografia di John Peel in inglese, ma lì avrò bisogno di MOLTO più tempo...
RispondiEliminaCon me sei in ottima compagnia!
RispondiEliminaIl tuo è un male comune :-(
RispondiEliminaVorrei avere piu tempo per leggere con calma i tuoi post e quelli di altri, pochi, amici bloggher che seguo con interesse... Che periodo!!! Ma passerà... Intanto, quando passo... riesco comunque a leggere gli "arretrati"... A me manca sempre piu il contatto con la carta e l'intimità della lettura notturna, da un po' di tempo a questa parte scavalcata da nevigazioni frettolose prima di crollare sotto il peso della stanchezza. Non ricordo neanche l'ultimo libro che ho letto... ma continuo a comprare IL MUCCHIO SELVAGGIO, la mia rivista preferita di sempre... Al volo, riallacciandomi al precedente post... OUT OF TIME è stata la colonna sonora di una delle estati piu spensierate della mia vita...quella dei 18 anni!!! ;-)
RispondiEliminaAnch'io non prendo più quotidiani, ma qualche mensile specializzato si. Poi, vuoi mettere la qualità dell'informazione televisiva? Tutti davanti al computer quindi!!!
RispondiEliminaOT: Il Torneo è in dirittura d'arrivo, sono rimasti pochi film, tutti da votare qui:
http://spreadsheets.google.com/viewform?hl=it&formkey=cDhtazMwUm1KaUEwck9jMEt4c2NNUHc6MA..
il tuo è un male comune, ma un dubbio mi assale: non è che la colpa invece è del povero Larsson? Io sono bloccato col primo e mi sembra di una noia mortale... :-)
RispondiEliminaComunque l'approfondimento e la completezza di un giornale ancora non si trova sulla rete, che per necessità deve essere più veloce e anche caotica. non dà visione d'insieme e mette solo alcune delle notizie della giornata.
Uomini che odiano le donne?
RispondiEliminaNo guarda anch'io e altri all'inizio pensavamo così. Superata la prima parte ci siamo fatti prendere. E' ben costruito, poi il personaggio di Lisbeth è fantastico.
Sulla funzione del giornale sono assolutamente d'accordo.