mercoledì 18 novembre 2009

Falling down

Un'idea che si è fatta largo inesorabilmente nella mia mente negli ultimi anni, suffragata da svariati esempi e quotidiane esperienze dirette. Ho la sensazione che per la prima volta nel corso della nostra storia le ultime generazioni siano destinate ad essere più ignoranti (nel senso letterale del termine) e con prospettive di conoscenza e libertà più limitate rispetto a quelle che le hanno precedute. Qualcosa che non ha niente a che fare con la crescita e il benessere economici. Non è una certezza, ma un'ombra confusa i cui contorni mi appaiono sempre più definiti.

Muse - Falling down (da Showbiz 1999)

14 commenti:

  1. sono assolutamente d'accordo con te..meno preparate culturalmente direi che è un fenomeno iniziato una ventina di anni fa minimo..meno libere..bè,prima o poi le 2 cose dovevano andare di pari passo..quando ancano le armi culturali per capire quello che tyi sta intorno,e il tuo mondo si riduce a una insensata ricerca del successo,o del denaro, senza preoccuparti di null'altro di quel che ti sta intorno..le 2 cose finiscon per coincidere,ti pare?

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  2. caro lucien, i motivi sono tanti per cui ce ne sarebbe da dire: secondo me, non sono da attribuire unicamente a chi ha in mano il potere dell'istruzione (sicuramente la cosa è voluta, perchè si mantiene l'ignoranza non fornendo i mezzi e negando le possibilità); un imbarbarimento c'è, è evidente, vuoi per i messaggi consumistici coi quali si viene bersagliati, e magari in famiglia non si viene seguiti perchè troppo presi da propri problemi personali - è triste anzi a volte notare il contrario, e cioè che si venga spinti all'arretratezza culturale e alla volgarità -, vuoi perchè tutto viene mercificato dai mezzi d'informazione e si perdono quei "valori" tanto ipocritamente decantati... effettivamente si dovrebbe cercare di comunicare di più la conoscenza delle cose: è fatica, ma forse il tempo delle cose "facili" sta veramente finendo, vista la repressione messa sempre più in atto!
    (il pezzo musicale che hai allegato direi che è appropriato!)

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  3. gurda ..poche parole .... CONFERMO IN PIENO..!!!!

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  4. Concordo. I motivi sono molteplici. Telegraficamente: una cultura sempre più audiovisuale, il che sacrifica l'abilità immaginativa. Inoltre, un mercato del lavoro che richiede il saper fare piuttosto che il sapere. Anche Google ha fatto la sua parte: il rintracciare subito le informazioni richieste scoraggia l'apprenderle permanentemente.

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  5. spontaneamente dico è vero. ma poi guardo mio figlio che ha 17 anni e rispondo tutti, meno uno.

    :-) love, mod

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  6. Son considerazioni giuste.
    Senza addentrarmi in analisi di tipo "sociale" che andiamo troppo in là, per me i problemi nascono in primis dal sistema scolastico.
    Che produce persone più multimediali e multitasking ma con una cultura sicuramente più superficiale ed un minor senso della storia.
    Oggi si stanno ad esempio perdendo le radici della sinistra anche perchè i giovani non le conoscono.
    E' lì che trovano terreno fertile le bugie del berlusconismo.

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  7. Ho una figlia di 15 anni e confermo quello che dici. E' molto difficile combattere il bombardamento mediatico che stanno subendo questi ragazzi, il tutto condito dalla mancanza di tempo che un genitore ha per dedicarsi di più alla loro educazione. Quello che poi penso dell'italia in generale e sulla cultura degli italiani lo trovi sintetizzato nel video che ho postato sul mio blog. Ciao

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  8. Tutti si lamentano dei tempi che viviono ma l'impressione che hai tu la condivido...

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  9. Avendo un figlio adolescente e lavorando a contatto con le giovani generazioni, dispongo di un osservatorio diretto. Sono per natura ottimista, ma non cieco da negare l'opera di devastazione che è in corso. La scuola, grazie a chi la governa, sta facendo la sua bella parte. Non è l'unica a concorrere, anzi: c'è all'interno chi tenta l'impossibile, ma a volte è come predicare ai mulini a vento.
    Never give up!

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  10. Non so
    per quanto riguarda le nuove generazioni, da una parte c'è uno instupidimento preoccupante figlio del rimbambimento provocato dalla tv (vedi videocracy) che potrebbe provocare conseguenze allarmanti (vedi il poco conosciuto film demenziale idiocracy
    http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=44723)
    Dall'altra parte c'è una generazione che si nutre di internet, ha un enorme accesso alle informazioni, ha i mezzi per realizzare amatorialmente prodotti creativi di valore professionale (musica, video, foto...)
    Quindi una speranza c'è ancora, poi dipende se a tenere le redini del comando in futuro saranno gli uni o gli altri

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  11. tocca amaramente condividere. speriamo di sbagliare.

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  12. senza contare che, col prevalere dell'apparire sull'essere, abbiamo un sacco di incompetenti a ricoprire i ruoli... a danno di tutti, non solo dei giovani!

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  13. Ho due figli ed è una lotta titanica non arrendersi alla sensazione che hai (che è una mia paura). Eppure internet gli dà delle possibilità che noi ci sognavamo. Basterebbe fargli vedere pochissima tv, è quella la rovina.

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  14. Sono d'accordo con te e con i tuoi commentatori. Come contributo posso aggiungere che, confrontando per lavoro i testi scolastici vecchi e nuovi, vedo come questi ultimi (a parità di livello, ad es: sempre testi di terza media) siano stati semplificati moltissimo, come se si rivolgessero a persone con cervello ormai inferiore. Mi viene in mente Orwell e la graduale semplificazione della lingua, fino a ridurre il vocabolario al minimo.

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