I bagni al mare un tempo vendevano gelati e panini; noleggiavano ombrelloni e pedalò e alla sera chiudevano. A partire dagli anni '80 sulla riviera romagnola c'è stata una escalation di servizi ed iniziative per intrattenere la gente: primo fra tutti la ristorazione, fino ad arrivare ai più recenti happy hours serali per attirare orde di giovani bevitori, perfino con corriere (salvo poi lamentarsi del casino). Quest'anno abbiamo avuto anche la prima rassegna cinematografica sulla sabbia.
A noi è sempre piaciuto fermarci in spiaggia alla sera, qualche volta a mangiare o magari a bere qualche birra in compagnia, seduti di fronte al mare. Da diversi anni però, oltre alle solite zanzare (che a me comunque non pungono) c'è un pericolo in agguato: l'odioso piano bar. Lo chiamano così, ma oramai si è trasformato in un karaoke demenziale in cui quasi più nessuno suona strumenti. Dopo un paio di esperienze al limite del sopportabile lo evitiamo come la merda sul marciapiede, ma anche quest'estate una sera ci siamo distratti e ci hanno incastrato. Ci stavamo gustando il dopocena con la brezza marina e il suono delle onde quando all'improvviso sono comparse due tipe con un computer e uno schermo per i testi scorrevoli; hanno pigiato un pulsante e sono partite con Il bandito e il campione di De Gregori.
- Beh dai, se l'andazzo è questo, forse si può anche sopportare - dico agli amici.
Come non detto: da lì in avanti una serie di canzoni oscene, la maggior parte delle quali mai sentite in vita mia. Qualcuno mi ha poi informato che era roba di amici e altre stronzate simili. Sono per la non violenza... però da ragazzino ero molto abile con la cerbottana. Basterebbe solo qualche dardo intinto con piccole dosi di curaro per la prossima occasione.