Strano rapporto mi lega a Battisti, voce musicale prediletta della mia infanzia e della prima adolescenza. Amatissimo, poi abbandonato e infine stupidamente snobbato; l'ho rivalutato da grande dopo aver compreso a pieno il valore di capolavori come Anima Latina e la coraggiosa scelta di sperimentare strade poco battute dopo la rottura con Mogol.
Con questo atteso album, dopo il viaggio in USA, Lucio riuscì di nuovo a stupire; tornò alla musica commerciale ma cambiò completamente rotta, captando in anticipo i cambiamenti che avrebbero portato all'esplosione planetaria del funky e della disco music: già dal titolo, infatti, si intuisce l'importanza data alla sezione ritmica.
Con questo atteso album, dopo il viaggio in USA, Lucio riuscì di nuovo a stupire; tornò alla musica commerciale ma cambiò completamente rotta, captando in anticipo i cambiamenti che avrebbero portato all'esplosione planetaria del funky e della disco music: già dal titolo, infatti, si intuisce l'importanza data alla sezione ritmica.
La foto di copertina è di Caesar Monti e fu scattata nell'agosto del 1975 nel bosco che si trovava vicino al Mulino, lo studio dove venne registrato il disco ad Anzano del Parco in provincia di Como. Il terreno era stato allagato appositamente e Battisti dovette correre più volte in mezzo alle pozzanghere sollevando più acqua possibile. Per non raffreddarsi indossava una muta sotto i vestiti, ma questo non gli impedì di cadere rovinosamente mandando in apprensione tutti i presenti. Racconta il fotografo «Gli feci fare qualcosa come 400 salti. Diceva "ci ho er fisico", ma il giorno dopo aveva la febbre». (Intervista su Vanity Fair)
Caesar Monti è il nome d'arte del fotografo e regista Cesare Montalbetti, autore delle più famose copertine di artisti italiani degli anni '70: Premiata Forneria Marconi, Banco del Mutuo Soccorso, Formula Tre, Ivano Fossati, Oscar Prudente, Adriano Pappalardo, Bruno Lauzi, Dik Dik, Edoardo Bennato, Enzo Jannacci, Pino Daniele, Mia Martini, Eugenio Finardi, Area, Fabrizio De Andrè e molti altri.
Grande copertina e grande disco. Esiste anche un videoglip, anzi meglio, un breve documentario sulle riprese fotografiche per la copertina, che m'è capitato di vedere in uno special di tempo addietro su Battisti.
RispondiEliminaciao.
Secondo me è uno dei migliori dischi mai pubblicati in Italia. Non conosceva la storia della copertina. Grazie per l'informazione.
RispondiElimina@ Silvano:
RispondiEliminaSì, ne ho visto anch'io degli spezzoni fu girato dallo stesso Caesar Monti.
@ Shakib:
Come disco preferisco Anima latina, ineguagliabile per complessità e creatività.
grande copertina, anche per me ha significato molto (ne ho scritto il 9 maggio), ma piu' il singolo ancora tu che tutto l'album...
RispondiEliminaciao!
Vale la pena citare anche la chitarra (oltre al basso ed alla batteria del titolo) dal momento che quella egregia del singolo "Ancora Tu", è suonata dal compianto Ivan Graziani.
RispondiEliminaPosso dire una cosa "blasfema" ?
RispondiEliminaAdoro Battisti !
Ciao Lucien, benritrovato.
...l'ho riascoltato oggi ..che disco..forse uno dei migliori di Lucio....e poi eravamo giovani ... ;)
RispondiElimina@ ReAnto:
RispondiEliminaPiù che giovani, quasi bambini.
La bellezza di questo disco è straripante, al di fuori del tempo!