martedì 12 gennaio 2016

Cinema in bustina: La grande scommessa


Il racconto della più grande crisi finanziaria e del crack dei mutui subprime for dummies... In realtà fino a un certo punto, perché bisogna stare lì con la testa mantenendo alto per tutto il film il livello di concentrazione.
La storia segue in parallelo le intuizioni di alcuni operatori finanziari che in largo anticipo avevano previsto le conseguenze drammatiche della bolla immobiliare del 2007/08 e di tutte le speculazioni ad essa collegate (8 milioni di americani perderanno il lavoro e 6 milioni perderanno la casa).

Potere del cinema e coraggio del regista Adam McKay nel riuscire a raccontare una vicenda complessa, basata sul saggio finanziario The Big Short - Il grande scoperto del giornalista americano Michael Lewis. Il tentativo è quello di fondere documentario e commedia con l'inserimento di siparietti esplicativi in cui personaggi improbabili come Margot Robbie, Anthony Bourdain o Selena Gomes, spiegano allo spettatore concetti di finanza.

E' come vedere un thriller conoscendo già la trama: sappiamo già chi sono gli assassini, quando verranno smascherati e anche che non verranno puniti.

Nonostante gli apprezzamenti ricevuti, non mi ha entusiasmato Christian Bale, per me fuori controllo e in versione troppo caricaturale. Anche gli altri protagonisti sembrano più impegnati ad affermare se stessi che a recitare in funzione del film.

Visto l'argomento (importante sì, ma non proprio coinvolgente) e le due ore e dieci, concedetemi di aver passato momenti di noia. Alla lunga la regia sfocia in una sorta di auto-compiacimento irritante del tipo: guardate quanto sono figo ad orchestrare gli attori, questa storia complicata e ad informarvi facendovi pure divertire. Per me le emozioni e gli stimoli intellettuali che può dare il cinema sono altri.




Legenda voti
@ una cagata pazzesca
@½ pessimo
@@ trascurabile
@@½ passabile
@@@ buono
@@@½ da vedere
@@@@ da non perdere
@@@@½ cult
@@@@@ capolavoro

4 commenti:

  1. Io l'ho trovato molto potente e ben diretto e recitato.
    Certo, arriva poco, se non pochissimo, al cuore.
    Ma io l'ho apprezzato molto.
    Ne parlerò domani, comunque.

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    1. Per me il risultato finale è molto inferiore alle ambizioni (visto il tema e il cast stellare).

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  2. Come il Ford, ne parlerò anche io domani. Al contrario del Ford, l'ho invece adorato con tutto il cuore!

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    1. Verrò sicuramente a leggere un altro punto di vista.

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