C'era una volta il Festival au Desert, un evento che dava vita a progetti meravigliosi come Dirtmusic, con la musica a fare da ponte tra due mondi che purtroppo hanno smarrito la via del dialogo. Dopo quello che è successo negli ultimi anni, ascoltare quello che fu felicemente battezzato desert blues, crea un effetto straniante.
I Tinariwen però resistono: il blues ce l'hanno nel dna come i Touareg che ho conosciuto e con cui ho avuto la fortuna di suonare. Dopo domani uscirà il secondo album dal loro esilio in California, dove ormai sono stati adottati con lo scoppio della guerra civile in Mali. Stavolta hanno collaborato Kurt Vile, Mark Lanegan e altri. Elwan (Elefanti) è il titolo del disco.
Appena scaricato, lo sto ascoltando mentre scrivo (il tempo è sempre meno): non c'è più naturalmente la sensazione di quando li ho scoperti tanti anni fa, ma siamo ad un ottimo livello complessivo (con accenti di tristezza e solitudine veramente toccanti). Condivisibile la recensione di Uncut di marzo alla quale rimando.
RispondiEliminaP.s.: sempre su Uncut una fantastica lista dei 101 weirdest albums of all time: naturalmente c'è anche la teiera volante.
Ciao
Gianluca
Non poteva mancare!
EliminaPrendo nota. Ho un solo album e questo potrebbe essere il prox.
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