Una folgorazione. Questo disco per me fu veramente un'autentica rivelazione, una visione del futuro e di come sarebbe cambiata la musica nei decenni a venire. Ancora oggi riascoltandolo non teme in nessuna maniera il peso degli anni passati. Un album di luce (la prima facciata) e di oscurità (la seconda). Un connubio musicale che ha unito il genio di David Byrne con l'esperienza di Brian Eno in un'alchimia di funk, percussioni tribali, elettronica, rock con in più la chitarra furiosa di Adrian Below e l'inconfondibile basso di Tina Weymouth. Ascoltando soprattutto la prima parte viene una gran voglia di muoversi, impossibile resistere. Infatti "Crosseyed and Painless" diventò quasi una hit da discoteca alternative. Io quel genere di musica desideravo anche suonarla, per lo meno qualcosa che si potesse idealmente avvicinare; era un impulso irrefrenabile. Da qualche anno avevo abbandonato la chitarra acustica per maneggiare quella elettrica. Avevamo formato il nostro primo gruppo, il cui nome era impensabile potesse comparire scritto o stampato senza rischiare seriamente l'apologia di reato: avevamo infatti deciso di chiamarci "Aldo Morto e le B.R.". Visto col senno degli anni, non è per niente divertente, però la nostra testa allora funzionava così. Almeno avemmo l'accortezza, le poche volte che ci chiamarono a suonare in pubblico, di non svelare il vero nome; quando ce lo chiedevano rispondevamo ridendo sotto i baffi "Tua sorella"! E così con quel nome fasullo riuscimmo a partecipare nel 1980 ad un paio di concerti con altri gruppi. Durante le nostre prove mettemmo a punto due cover: "Psyco Killer" dei Talking Heads (in cui io cantavo e ci veniva discretamente) e "Socialist" dei P.I.L. di John Lydon, ex Johnny Rotten dei Sex Pistols. In questo brano, che in effetti si presta molto, davamo sfogo a tutta la nostra esuberanza e voglia di caos, creando un improbabile intreccio di suoni stridenti tra chitarre e synt; la durata del brano era imprecisata. Il gruppo durò pochi mesi, ma la new wave ormai ci aveva contagiato e presto sarebbero nati i Reverse. Era un periodo di incredibile energia, vitalità e confusione; dopo il boom del concerto di Patti Smith del 1979, l'anno dopo in Emilia Romagna iniziò la stagione dei concerti: a distanza di pochi mesi ne vidi 6 fantastici: Talking Heads e Devo al palasport di Bologna, Bauhaus e A Certain Ratio al Punto a Capo, Killing Joke non ricordo dove, Siouxie and the Banshees all'Aleph di Gabicce Mare.
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