mercoledì 21 gennaio 2009

The Omega man

Nel paese dove sono nato e cresciuto c'erano tre cinema, ormai chiusi da vent'anni. Io abitavo di fianco ad uno di essi: il glorioso Cinema Italia. Da questa vicinanza nacque la mia passione per la settima arte, che ha preceduto di qualche anno quella musicale. Tutte le domeniche pomeriggio doppia proiezione: sempre un western, seguito da un film di altro genere. Dopo gli otto anni cominciai ad andare da solo, il gestore era amico dei miei genitori e mi conoscevano tutti, dal bigliettaio all'omino che vendeva ceci e brustoline. Bastava uscire di casa e girare l'angolo per ritrovarsi nella galleria coperta dove c'era l'ingresso del cinema. Era una specie di porticato che collegava due strade del centro, sempre tappezzato con i manifesti dei film in programmazione: uno dei luoghi prediletti della mia infanzia, insieme alle case abbandonate o in costruzione. Nei pomeriggi di noia, mi ritrovavo spesso a fantasticare davanti alle suggestive immagini dei manifesti che mi parevano enormi. Leggevo tutto: i titoli, i nomi degli attori, le presentazioni e spesso mi immaginavo le trame film che forse avrei visto. I titoli più famosi erano segnalati da un cartoncino rettangolare con la scritta GRANDE SUCCESSO. Ogni tanto qualche buontempone si divertiva a modificare la scritta, strappando dalla parola "successo" le prime tre lettere. OCCHI BIANCHI SUL PIANETA TERRA (The Omega man) lo vidi quando facevo le medie. Ne rimasi così esaltato ma anche impressionato che la sera a letto non riuscii a prendere sonno e continuai a meditare per ore su quella storia, un misto di fantascienza e horror. Nel gruppo dei miei amici diventò un vero e proprio cult: l'uomo che rimane solo sulla Terra e deve sopravvivere. Ci sbizzarrivamo ad inventare situazioni, possibilità, sottotrame, soluzioni ai problemi di sopravvivenza. Con estrema curiosità l'anno scorso sono perciò andato a vedere Io sono leggenda, anch'esso tratto dal romanzo di Mathison del 1954 da cui nel 1963 era stato tratto anche L'ultimo uomo sulla Terra con Vincent Price. Il film con Will Smith non è che mi abbia entusiasmato e per rimanere su un genere che continuo ad amare, molto meglio 28 giorni dopo di Danny Boyle. Per chi come me è un appassionato di fantascienza apocalittica consiglio una pagina di wikipedia con tutta la filmografia del genere.
Tornando al discorso relativo alla chiusura dei cinema, oggi non c'è che da prendere atto che dopo gli ipermercati anche le multisale hanno preso il sopravvento (con i loro pro e contro). Dove abito però c'è ancora un piccolo cinema che con le unghie e con i denti resiste alle spallate di questo monopolio. Ritornerò prossimamente su questo argomento.

14 commenti:

  1. C'è da dire però che le multisale hanno dei pro estremamente gradevoli. Per un certo tipo di cinema sono il massimo, mi viene da pensare a Wall-E. Ovvio, l'esperienza manca forse di un po' d'anima, non ci sono i grandi cartelli attaccati ai muri, il becchio bigliettaio che conosce tutti, ma la riconpensa merita.
    Invidio comunque questa tua esperienza, l'aver visto questo grande film in un cinema del genere, un po' come invidio mio padre che mi dice di aver visto Shining 3 volte al cinema. Troppe volte rimpiango il non aver 30 anni di più.

    RispondiElimina
  2. Io lavoro come operatore in una multisala e posso dirti che anche io invidio le monosale di una volta. Nonostante ancora per il 99% ci siano ancora le pellicole (ma non per molto) quel senso di familiarità che solo il cinema del paesetto poteva darti è svanito nel tempo. Tra le pellicole visionate da piccolo al cinema del paese metto I Goonies, Grosso guaio a Chinatown, Top Gun ecc ecc.

    Bei ricordi cazzarola.

    RispondiElimina
  3. Un post bellissimo. Nient'altro da aggiungere.

    RispondiElimina
  4. bel post nostalgico
    anche nella mia cittadina una volta tanto tempo fa c'erano tre cinema, ora c'è un multisala.. segno dei tempi
    il film di cui parli mi ha incuriosito, "28 giorni dopo" non è niente male, "io sono leggenda" invece è totalmente da dimenticare

    RispondiElimina
  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  6. nella mia città c'è un cinema soltanto, brutto, scomodo e freddo. L'ultima volta che ci sono andato ho quasi perso l'uso delle gambe, perché non ci stavo ( e sono alto 183 cm, non due metri). è un po' che non ci vado. dopo aver letto questo post, credo che ci tornerò presto, molto presto. complimenti.

    RispondiElimina
  7. @ Tob: Io a volte scherzando con mio figlio rimpiango il contrario. Vuoi fare cambio?

    @ Mat: Grazie!

    @ Cannibal: "Omega man" oggi risente un po' degli anni, però ha ancora il suo fascino. In rete si dovrebbe trovare. Su "Io sono leggenda" concordo al 100%: occasione sprecata.

    @PB: Per me sarebbe proibitiva (1,90 cm).Uno degli aspetti positivi delle multisale è la comodità, insieme alla qualità del suono e delle immagini. Gli aspetti negativi nel prossimo post.
    La saletta che frequento ogni tanto è comunque dignitosa e non si patisce freddo.

    RispondiElimina
  8. Pur non disdegnando i multisala ogni volta che vedo chiudere un cinema mi viene un "nodo alla gola".
    Pensa che nel centro storico della mia città ne resta uno solo che non ha chiuso soltanto perchè ha avuto i finanziamenti dal ministero de beni culturali...

    RispondiElimina
  9. Che belli questi ricordi, molto simili ai miei, il mio si chiamava Cinema Bevilacqua e adesso c'è un hard discount, ma lì la spesa non riesco a farla...

    RispondiElimina
  10. Io sono una frequentatrice di multisala, per una questione di maggiore offerta e perchè non sono tipo da Vacanze a Rio per intenderci che nella mia città e nell'unico cinema che resiste affannosamente, lo hanno proiettato per secoli!
    Complimenti per il post.
    Baci

    RispondiElimina
  11. @ Kylie: Da me per fortuna fanno film più decenti, ad esempio gli ultimi due: Happy go lucky e il giardino dei limoni.

    RispondiElimina
  12. Cult assoluto!
    il mio rimpianto più che i cinema di paese è di non aver mai visto un bel horror in un drive-in

    RispondiElimina
  13. Anche io non amo le multisale, anche se il film si vede molto meglio. Ma per queste cose sono all'antica. In centro città c'erano 4 cinema. Tutti chiusi, da anni. Uno, invece, è assurto a nuova vita, il "Cinema Massimo", ed è a 4 passi da casa mia.Cinema di seconda visione e di pellicole scelte. Ho la tessera e ci vado almeno due volte a settimana. E' il mio cinema di sempre, quello di quando ero bimba. La notizia buona è che una delle 3 multisala cittadine ha preso, in qualità di direttore, la persona che cura il cinema d'essai in
    centro. Insomma, accanto a Natale a Rio, puoi vedere una buona programmazione di film di qualità. Ci vado ogni tanto, anche se è in periferia e sono costretta a salire in auto.
    Ieri ho visto "Paris love", un filmetto francese molto garbato, facile da seguire e di buoni sentimenti.

    RispondiElimina
  14. hi everybody

    I figured it would be a good idea to introduce myself to everyone!

    Can't wait to start some good conversations!

    -Marshall

    Thanks again!

    RispondiElimina