martedì 27 ottobre 2009

Terry Parnassus Gilliam e le perle ai porci

Anche se la sceneggiatura è un po' sgangherata, non posso non essere indulgente con lo zio Monty Python per i crediti che si è guadagnato con la sua arte e per le difficoltà oggettive dovute alla morte durante le riprese di Heath Ledger a soli 28 anni. Terry Gilliam lo ha ricordato così: "Era straordinario, non penso che il mondo abbia nemmeno cominciato a comprendere la reale portata del suo incredibile talento. Penso che nessuno della sua generazione possa nemmeno avvicinarsi alle sue capacità, era semplicemente il più straordinario attore sulla faccia del pianeta."
The Imaginarium of Doctor Parnassus resta comunque un film visivamente pazzesco. Un mondo onirico e lisergico in cui immergersi, apparecchiato con il consueto talento dal nostro geniale demiurgo. Il paradiso e l'inferno creati dalla potenza della mente. Bad trip o good trip a seconda dei casi.
A quelli seduti dietro di me il viaggio ha preso male! Commento finale lagnoso: - Un'occasione persa per stare a casa a guardare la TV. Magari! E speriamo che Mr Nick alias Tom Waits, la prossima volta che vi viene in mente di andare al cinema vi porti via con lui. Ogni volta che metto piede in una multisala, resto scoraggiato dall'idiozia imperante e dalla puzza di popcorn sempre più potente. Sabato sera (scelta masochistica per il cinema) gruppi familiari con pargoli al seguito hanno invaso la sala uno in maniera preoccupante.
Domanda retorica: ma la gente lo sa che diavolo va a vedere
? Temevo il peggio! I poveretti invece, sono rimasti storditi dalla potenza delle immagini e a parte qualche flebile lamento, non hanno quasi fiatato. Flashback. In fila alla biglietteria un gruppi di ragazzini/e sta discutendo: le femmine vogliono vedere Parnassus (Johnny Depp, Jude Low, Colin Farrell) mentre i maschi nicchiano. Interviene una signora, l'intenditrice: - Parnassus!? Ragazzi, non lo fate è una roba incomprensibile, piena di visioni tipo Donnie Darko o Magnolia; è lungo e noiosissimo!
In due ci siamo guardati e un lampo ha attraversato i nostri occhi.

21 commenti:

  1. E' un film che m'incuriosisce molto. Vedrò d'andarmelo a vedere sabato.

    ps: per rispondere alla tua domanda retorica, secondo me è no il più delle volte.

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  2. Finalmente un film su cui sia io sia i miei amici siamo d'accordo! :D Ma secondo me nemmeno loro hanno bene idea di cosa si tratti :D

    Anch'io, a dir la verità, non ne avevo la minima idea (conoscevo solo la vicenda di Ledger), e scoprire che si tratta di un film di Terry Gilliam mi ha incuriosito ancora di più :)

    Spero di vederlo presto, grazie per il post Lucien!

    P.S.: Donnie Darko cult movieeeeeeee!!!!! :)))

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  3. La gente da multimedias(et)ala lo schifa?
    Una ragione in più per andarlo a vedere!

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  4. Scelta masochista il multisala al sabato sera. Pensa invece che al mio amato cinforum ieri sera hanno dato "Baaria", quella sì che è sofferenza. Per la prima (forse la seconda) volta in vita mia sono scappato dalla sala prima della fine del film. Inutile dire che trattasi di puttanata galattica.
    ciao, silvano.

    Gilliam prima o poi me lo vedo ma no cinema in multisala.

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  5. @ Silvano:
    Per la potenza evocativa delle immagini, il grande schermo e l'impianto della multisala vanno benissimo (oltretutto abbiamo avuto il culo di avere un tot di biglietti gratis). Purtroppo non sempre si ha la possibilità di evitare l'orda dei momenti di punta.
    Anch'io di solito frequento due sale d'essai molto piccole, dove la programmazione è molto selezionata, ma anche limitata.

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  6. Certo che al sabato sera dovevi aspettartelo che c'è quel tipo di ....diciamo frequentatori.
    P.S.
    dez mona bella la canzone che hai messo!

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  7. Andrò a vederlo domani, spero. Evitando ragazzini e signore che non capiscono un c... di cinema. In una piccola sala di provincia, of course.

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  8. Innanzitutto complimenti alla cassiera sagace.
    Poi vorrei conoscere il perchè dello snobismo di quelli (e ce ne sono tanti) che schifano le multisale, preferendo atteggiarsi a fare gli intenditori che guardano i film in salette per venti persone al massimo.
    Anch'io, per dire, amo tranquillità e silenzio, e detesto scolaresche e famiglie con prole al seguito, ma solo perchè ridono, parlano, mangiano rumorosamente e disturbano la visione altrui.
    E' solo una questione di civiltà, non di inutile snobismo per la serie "giochiamo a fare gli intellettuali".
    Se hai modi urbani te li porti ovunque tu vada.
    Non voleva essere un pistolotto, Lucien. E' che 'sta storia del cinemino di provincia, cavallo di battaglia di tanti miei amici, mi avrebbe anche un po' rotto.
    Parnassus non mi attira, ma ho visto volentieri "Bastardi senza gloria".
    Ciao, e scusa l'intrusione. :-)

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  9. @ Enne
    Nessuna intrusione. Qui ogni parere ed ogni osservazione sono sempre i benvenuti. Le multisale sono fantastiche e comodissime e non le disdegno affatto: il problema è proprio quello che tu hai evidenziato, perciò se posso evito sabati e domeniche. I film meno commerciali però ne vengono sistematicamente esclusi. Pur abitando in un piccolo centro, da noi resiste ancora un cinemino (140 posti) a 300 m. da casa, che fa una programmazione intelligente, per cui ci muoviamo a seconda di quello che ci interessa. Per ciò che va perso, c'è sempre la rete...

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  10. uno dei pochi film che desidero vedere, anche se è difficile in senso elogiativo riprendersi da Brazil

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  11. grazie del consiglio....
    buon mercoledì ^____________^

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  12. Secondo me il dialogo alla cassa vale già il prezzo del biglietto... :D
    non vedo l'ora di vederlo.

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  13. Eh ma dài, il mondo è bello perché è vario... :)

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  14. Concordo con Lucien, il problema non sono le multisale, di per sè comodissime, ma il significato che alcuni attribuiscono a questa sorta di ipermercati del cinema. E' una questione di educazione (e di motivazione), questo è sicuro, e lungi da me l'idea di voler fare di tutta l'erba un fascio. Però è innegabile che molti, soprattutto famiglie e gruppi di ragazzi, oggi considerino il cinema (specialmente nella sua versione multisala) come un luogo non semplicemente di svago, ma come punto di ritrovo per passare qualche ora insieme, paragonabile al bar, al pub, al parco, al campetto di basket, etc. L'esempio di Lucien delle ragazze che volevano andare a vedere il film solo per Johnny Depp, coi maschietti che snobbavano, è lampante. Questione di educazione, certo, ma purtroppo mi è capitato di avere a che fare con gruppi di ragazzetti per nulla interessati al film (scelto a caso, giusto per passare qualche ora), che oltre a lanciarsi i pop-corn faceva un casino dell'accidenti.

    Non è questione di idealizzazione del 'cinemino di provincia', come luogo elitario...il fatto è che il suddetto cinemino, magari piccolo e pure vecchiotto, offre solo UN film, e possiede certamente meno appeal di un multisala. Per cui, tendenzialmente, al cinemino ci si va perchè si è interessati a vedere il film, punto e basta.

    E' come ad un concerto, quando magari certa gente entra semplicemente perchè non sa cosa fare, e invece di seguire comunque con curiosità e rispetto, si mette a parlottare...

    Ad ogni modo, Lucien, mi sono permessa di inviare il tuo post ai miei amici, per organizzare la visione...eheheheh, come pensavo ho già scoraggiato qualcuno :D

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  15. Io al multisala UCI non ci vado per principio. A volte, però, è inevitabile e se a VR vuoi vedere UP in 3D, non c'è scelta.
    Proiezione delle 18:00 (che poi inizia alle 18:20, ma basta saperlo). Sala gremita di bambini. Temo il peggio. Non amo i bambini principalmente per la loro caratteristica di naturali schiamazzatori.
    Il film inizia dal grandioso corto "Parzialmente nuvoloso" e l'effetto 3D è stratosferico, magnifico... I bambini s'azzittiscono e godono dello spettacolo fino alla fine. Purtroppo non è così per gli idioti genitori che invece non risparmiano i vari "oooh", "aahhh", "beellloooo" eccetera, senza contare i commenti inutili tipo: "ecco, ora la casa vola".
    Poi ci lamentiamo se quei bambini diventeranno degli adulti disadattati?
    ---
    Gilliam non l'ho ancora visto, ma da quel che dici mi sa che sia meglio se vado...
    Ma la priorità, ora, è per Haneke.

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  16. Non l'ho ancora visto e anch'io ho sentito commenti come quelli descritti da te. Vedremo. Resta che per me Terry Gilliam rimane insuperabile!

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  17. L'ho visto, e, pur non volendo fare lo snob a tutti i costi, ho trovata perfetta la piccola sala di provincia. Con un po' di polvere, niente schiamazzi, un'atmosfera ideale per gustarsi il film di Gilliam. Fuori dal cine un po' di nebbia, palazzoni antichi vicino a qualcuno moderno, il fiume attorno alla città...mi pareva di essere ancora dentro al film. Altro che puzza di popcorn e adolescenti brufolosi in gita :-P

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  18. Il corto Pixar prima di UP me lo sono perso! :(

    Ehm, colpa del mio cinema...'casalingo'...yum...:D
    Comunque UP merita, sia per l'animazione spettacolare sia per la storia, che garantisce sicuramente meno risate ma è molto, molto profonda. Mi sono persino commossa ;)

    Joyello, è vero che i bambini sono naturali casinisti (lo so bene, lavorandoci...). Ma il trucco è metterli davanti (al cinema o con un dvd) a qualcosa che li catturi. Bon, da quel momento saranno muti come tombe, anche il più rompipalle :D

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  19. mannaggia non l'ho ancora visto..
    (mi auguro che, seppur non al livello de l'esercito delle 12 scimmie, sia molto meglio dei fratelli grimm)

    purtroppo il mondo e l'italia sono pieni di gente che non è mentalmente pronta per film come magnolia o donnie darko. d'altronde quando si ha come unico punto di riferimento uomini e donne o il tg5 o le fiction di raiuno e poi ci si ritrova per puro caso in una sala a vedere il cinema di gilliam è ovvio che non se ne capisca la magia

    il sabato al cinema può quindi essere un'esperienza molto istruttiva, ci permette di capire perchè l'italia è diventata quello che è

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  20. Visto ieri sera! Come volevasi dimostrare eravamo in pochi ma buoni ;)

    Mi è piaciuto molto, metaforico, onirico...il piano narrativo 'normale' che si interseca con un mondo in cui il linguaggio è quello dei sogni, dei desideri, delle emozioni, dell'inconscio, dove la logica va a farsi benedire...quanti spunti, è uno di quei film che, ad ogni visione, offre qualcosa di nuovo, che magari non si era colto la volta precedente...

    P.S.: cast super, ma special mention per Tom Waits, assolutamente perfetto per quella parte :D

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  21. Terry Gillman: ma lo sapete di chi diavolo stiamo parlando?

    http://www.camminandoscalzi.it/wordpress/parnassus-recensione.html

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