Dopo essere stati nel deserto dell'Akakus con le tende in compagnia dei Tuareg (le nostre guide e le uniche persone in grado di condurti in questi luoghi) pensavo che il ritorno alla cosiddetta civiltà fosse più confortevole. Siamo stati troppo bene: per una settimana solo sabbia, dune, rocce e un cielo stellato difficile da immaginare.
Cosa mi mancheràSuonare la chitarra insieme a Madugaz davanti al fuoco e la musica dei Tuareg, splendide persone.
Il cous cous con il sugo e le verdure.
I tramonti e il silenzio assoluto.
Camminare e correre a piedi nudi su e giù per le dune.
Cosa non mi mancherà
Solamente la birra analcolica, acquistata nell'ultimo avamposto prima di addentrarci in questa parte del Sahara iscritta nel 1985 come patrimonio dell'umanità dall'Unesco.
Tutto bene a parte il rientro nel freddo e grigio inverno padano.
Presto le foto.
Bentornato! Civiltà? Ma quale civiltà??
RispondiEliminaBentornato nella palude...:)
RispondiEliminaBentornati a tutti quanti
RispondiEliminaBentornato al freddo e al gelo ;)
RispondiEliminaBuon 2011!
bentornato in berluscolandia. :o(
RispondiEliminaBentornato!!!! Che meraviglia, chissà che esperienza! Non vedo l'ora di vedere le foto :)
RispondiEliminaBentornato.
RispondiEliminaFarai un bel montaggio foto-video come per il viaggio dello scorso anno?
RispondiEliminaVedremo. Bentornati.
:)
Benritrovato.
RispondiEliminaSi, hai ragione credo che il silenzio a cui assistevi sia impagabile.
Welcome back my friend to the show that never end....
RispondiEliminaGrazie a tutti.
RispondiEliminaRientro traumatizzante: dal caldo secco e luce al freddo, umido e buio e soprattutto allo show che non finisce mai...
Alle foto ci sto lavorando.
ReAnto, ti sei dato all'angliano anche tu? :(
RispondiElimina(e comunque, "...that never ends", ma in inglese si direbbe "never ending show")
@allelimo...mi sono ispirato a Emerson Lake & Palmer e poi manca solo la "s" ...
RispondiElimina"Welcome Back My Friends to the Show that Never Ends"
i rientri, soprattutto alcuni, sono sempre traumatizzanti. Per questo per alcuni giorni si rimane sospesi a guardare quello che poco prima era tanto vicino e adesso invece ci appare distante per luce e colori.
RispondiEliminaIl bello però è che i viaggi riprendono sempre. E i ritorni somigliano così a delle soste.
bella storia!
RispondiEliminaIo per ora i Tuareg li ho visti solo in trasferta in Arizona in un episodio di Tex (dove non s'è ancora capito che cazzo ci facessero...)
RispondiEliminaCerte esperienze mi mancano...
Bentornato, magico Lucien!