lunedì 23 gennaio 2012

Bobby Fischer against the world

Troppo intelligente e al tempo stesso maniacale ed imprevedibile per poter diventare il classico idolo americano, nonché (come speravano i media ed il governo in piena guerra fredda) il simbolo di una nuova supremazia in un campo da sempre dominato dai russi.
Tutti lo conoscono, anche chi non ha mai tenuto un alfiere in mano. E' stato ed è tuttora un mito per ogni giocatore di scacchi, soprattutto per quelli della mia generazione che si sono innamorati di questo splendido gioco da ragazzini, ai tempi dell'incredibile sfida mondiale con Boris Spasskij.
Una passione che nel corso della mia vita ha alternato momenti intensi (partecipazione a tornei, frequentazioni di circoli, gioco on line ecc..) a prolungati periodi di distacco come quello attuale. Uno dei giochi più belli mai inventati dall'uomo. Non vedo l'ora di vedere il film.

"Si dice che all'apice della sua carriera Bobby Fischer fosse più conosciuto di qualsiasi altro uomo al mondo, fatta eccezione per Gesù Cristo. L'implacabile attenzione da parte della stampa, le pressioni politiche e una sorta di monomania per gli scacchi hanno finito per portarlo alla rovina. Il film analizza come un'eccessiva dedizione agli scacchi abbia portato Bobby Fischer all'esclusione di tutto il resto e come la pressione incessante della notorietà abbia contribuito a distruggere uno dei più grandi geni del nostro tempo. Bobby è uno sportivo, un genio, un visionario; ma è anche un recluso, un fuggitivo, un folle. Tutti conoscono il nome Bobby Fischer, ma nessuno conosce l'uomo".  
Liz Garbus, la regista del film

10 commenti:

  1. Potrebbe essere un biopic davvero interessante.

    RispondiElimina
  2. Anche io aspetto di vederlo.
    Grandissimo Fischer!

    RispondiElimina
  3. Anch'io, come probabilmente il 99% della generazione "intorno ai 50", ho cominciato a giocare a scacchi durante la sfida Fischer-Spasskij (io poi non ho mai davvero imparato, ma questa è un'altra storia!)

    RispondiElimina
  4. il fatto è che non ho contro chi giocare a scacchi e quindi ho perso la mano, ai miei figli non sono mai riuscita ad insegnarlo, ma quante partite invece con i miei fratelli quando eravamo piccoli

    RispondiElimina
  5. faccio parte della generazione di cui parla Allelimo (e oltre gli scacchi in quegli anni ci stavano pure le collezioni di monete e francobolli) e pure io non sono mai diventato un esperto... però sto cercando (insieme a chi se ne intende veramente) di far partire dei corsi per i ragazzi delle medie della città in cui abito insieme ad un'associazione ma anche questa è un'altra storia ;-)

    RispondiElimina
  6. L'entusiasmo che mostrano i bambini quando imparano a giocare a scacchi dà una grande soddisfazione. Fra l'altro è un gioco in cui si imparano la concentrazione, la sportività e ad accettare la sconfitta da chi è più bravo come stimolo per migliorare.
    Poi, come in tutte le cose, c'è anche un lato oscuro non privo di fascino che emerge successivamente quando si innalza il livello della competizione.

    RispondiElimina
  7. Il giooco mi è sempre piaciuto molto, ma per quanto mi sia sforzato sono sempre rimasto una pippa incredibile.Il film,però, lo andrò a vedere senz'altro.

    RispondiElimina
  8. Parziale OT: LOL, "La Talpa" -> 'spy-slow', concordo pienamente :D

    RispondiElimina

Welcome