Spesso presi dai nostri guai interni, dimentichiamo che anche nella Francia di Sarkozy la destra ha il suo bel volto xenofobo. Questo film rappresenta un duro atto d'accusa nei confronti della politica francese sull'immigrazione, non solo nei confronti dei clandestini, ma anche dei cittadini che prestano loro aiuto, i quali rischiano fino a cinque anni di galera secondo la legge 622/1. In base a questa nuova normativa è stata messa sotto inchiesta l'organizzazione umanitaria Emmause, mentre una casalinga di 59 anni, accusata di aver ricaricato il cellulare a degli extracomunitari, è stata portata in questura ed interrogata per nove ore.
Da diversi anni Calais è diventato un crocevia dove arrivano profughi, provenienti soprattutto da zone di guerra (in particolare Iraq e Afghanistan) che tentano di raggiungere in tutti i modi parenti ed amici nella vicina Inghilterra nascondendosi e rischiando la vita dentro o sotto i tir che si imbarcano sui traghetti di linea. Il film, uscito l'undici dicembre fra cartoni e cine-spumanti, racconta la storia di Bilal, un ingenuo e ostinato ragazzo curdo che dopo un viaggio di tre mesi raggiunge la Manica: l'ultimo ostacolo al suo sogno di raggiungere la fidanzata a Londra. Con lucidità Philippe Loiret ci mostra una realtà durissima, un autentico girone infernale (soprannominato giungla) in cui la mancanza di umanità, l'indifferenza e la stronzaggine della gente hanno preso il sopravvento. Commovente e umana la figura di Simon, insegnante di nuoto sconfitto dalla vita, l'unico che si prenda cura del ragazzo accettando fino in fondo le conseguenze del suo gesto. Se vi capita recuperate questo film indipendente, campione d'incassi in Francia fra le polemiche (botta e risposta su Le Monde tra il regista che ha accusato apertamente il governo e il ministro per l'immigrazione Eric Besson) e premiato dal pubblico al festival di Berlino. I francesi hanno dimostrato da che parte stare, facendo incassare alla pellicola 10 milioni di euro.
La Teodora Film ha devoluto una donazione dai proventi a favore dei rifugiati e degli sfollati dell’Iraq e dell’Afghanistan.
La Teodora Film ha devoluto una donazione dai proventi a favore dei rifugiati e degli sfollati dell’Iraq e dell’Afghanistan.
vedi..la chiave di tutto sta nell parte finale del tuo post..i francesi han dimostrato da che parte stanno,facndo incassare alla pellicola 10 mil di euro..il che dimostra che sopno ancora persone civili,non totalmente imbarbarite dai media.dalla paura,dallignoranza..si potrebbe dire questo degli italiani?
RispondiEliminaeh sì i francesi apparentemente stanno su un altro pianeta (io ho pure studiato con loro e devo dire che anche come maestri non c'è confronto)...complimenti alla mirabile Teodora di Vieri Razzini i cui film distribuiti non deludono mai.
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione, lo vedrò
Sono mesi che sto aspettando di vederlo dalle mie parti ma ancora nessuna traccia.Può essere che ci sia qualche veto leghista in zona....
RispondiEliminamarò, ma davvero succede questo in francia? occhèi che i francesi non mi stanno particolarmente simpatici per come mi hanno sempre accolto nelle mie capatine turistiche, però pensavo scegliessero meglio i rappresentanti che fanno le leggi. occhei, poi fanno incassare al film milioni di euro ma...spero di vedere un cambiamento alle prossime elezioni. non solo in francia, ma dell'italia non ho speranze.
RispondiElimina@ ZoneKiller:
RispondiEliminaMa guarda chi c'è dietro la Teodora, non lo sapevo! Ecco spiegate le scelte intelligenti e coraggiose.
@ Euterpe:
E' In rete da qualche giorno. Però è uno di quei casi in cui è giusto andare al cinema o aspettare il DVD. Io l'ho visto sabato in extremis nell'unica sala delle mie parti che proietta film indipendenti, ma forse in giro si trova ancora.
Vedrò di vederlo, scusa il gioco di parole, e intanto ti risaluto volentieri.
RispondiEliminaciao.
grazie, lo recupero ;)
RispondiEliminaVorrei vederr i francesi dopo 20 anni di berlusconismo...
RispondiEliminaAvevo dei dubbi sul film, ora credo proprio che andrò a vederlo.
RispondiEliminaPiù che mai, dopo aver letto il tuo post, ho voglia di vederlo. Ciao.
RispondiEliminaCiao Lucien, complimenti per il bel blog.
RispondiEliminaQuesto è il link alla puntata di ieri di Prima che sia tardi (trasmissione di Radio Meridiano 12), interamente dedicata a Welcome: http://www.radiomeridiano12.com/index.php?option=com_content&view=article&id=10&Itemid=16
Nel corso della trasmissione è intervenuto anche Nicola Piovani, autore della colonna sonora.
VERSUS
RispondiElimina…la giungla è nell’uomo
ed ogni giorno necessita di trappole
e sfoghi…
(VERSUS)
La disordinata crescita
Si posa
Sulla bocca e sull’orecchio
Ed il vertebrato
Itinerario sbuccia un urlo lontano.
Queste situazioni
Sono suoni
Voci individualiste
Facchini o fachiri
Che oltrepassano
L’intima giornata
O l’ultima liana afferrata?
Amico intricato ed instancabile
Ti resta da percorrere
Un luogo poco ospitale
O malsicuro?
Una fitta al cuore
Si trasporterà in sera
E il frutto della tua originalità
Raggiungerà casa Oceano?
La foga per una quiete
Si sconta al centro stesso
Del tuo contro stesso
Intrappolato in una rete
Come quando tutto di noi nasce o muore?
Mangeremo terra di terreni
Coperta dai poderi del potere
E il significato libero
Sarà il polmone di Mondi
Sfatti o sfitti?
Arriveremo incamminati
E tutti aspetteremo
Il da farsi?
Ciò che occorre è lottato?
(VERSUS)
La disordinata crescita
Si posa
Sulla bocca ingorda
Di un urlo lontano e distribuito
In un’ insidia
In un ostacolo
In una metropoli…
Il Monopoli/o di ogni giocatore
ad ore.
©
da “Ammissioni”
di Maurizio Spagna
www.ilrotoversi.com
info@ilrotoversi.com
L’ideatore
paroliere, scrittore e poeta al leggìo-