lunedì 11 aprile 2011

Il tormentone del crocifisso

Noiosamente e ciclicamente si ripropone in Italia questa polemica.
A tal proposito voglio citare una delle poche cose buone fatte da Craxi.
"Si considera non più in vigore il principio, originariamente richiamato dai Patti lateranensi, della religione cattolica come sola religione dello Stato italiano".
Punto 1 del Protocollo addizionale all'accordo di modifica del Concordato del 1984, ratificato con la legge 25 marzo 1985, n. 121.

Ricordo che a introdurre il crocifisso negli uffici pubblici fu Mussolini per noti motivi storici (la conquista del consenso del mondo cattolico).

Date le premesse, penso che in uno stato laico gli unici luoghi idonei per i simboli religiosi siano i luoghi di culto e le abitazioni private. 

8 commenti:

  1. posizione intelligente, la tua, e quindi ovviamente minoritaria in vatikalia-lobotom italy...

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  2. vade retro satana !!
    ...brucerai all'inferno per questa tua "pensata" lo sai Lucien ..vero ?
    :D

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  3. direi il più classico dei "non problemi"...la cosa grave è che c'è gente pagata da noi che se ne occupa, invece di lavorare. :)

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  4. ma crocifiggere le persone che avanzano tali proposte, no?

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  5. ...Al..perchè nella rossa Livorno... :))

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  6. @ Zio Nick
    Una posizione da Paese normale, quale purtroppo non siamo.

    @ ReAnto:
    Temo solo il freddo io... >:)

    @ Unwise:
    E' la loro specializzazione.

    @ Alligatore:
    Bologna è sempre un po' a rischio, grazie alle cazzate della sinistra (vedi il pasticcio quando fu eletto sindaco Guazzaloca).

    @ Marco:
    Oppure spedirli al largo su vecchi barconi facendogli pagare 2000 euro di biglietto.

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  7. Dannazione, ma una città decrocifissizzata c'è in questo maledetto paese o no?
    Ci sono città che si fregiano d'essere prive di ogni genere di cosa, una senza crocifisso nei luoghi pubblici non c'è?

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