lunedì 15 ottobre 2012

Duecento dischi fondamentali: 1974

26) King Crimson - Red
Con Red si completa la rivoluzione cominciata nel 1969 con l'uomo schizoide. Un disco di pura avanguardia: complesso e spigoloso in cui si fondono tutte le componenti dei lavori precedenti. In chiusura, uno dei capolavori degli anni settanta rappresentato dai dodici minuti di Starless, con la chitarra tagliente e ossessiva di Fripp ad anticipare certe sonorità di un futuro musicale imminente. Seguiranno 7 anni di silenzio.

27) Neil Young - On the beach
Blues, malinconico e struggente: è uno dei miei dischi preferiti di Neil Young. Dopo i trionfi di Harvest, due anni terribili dai quali se ne uscì con questo album, all'epoca poco compreso. Una parte della stampa specializzata lo bollò come deprimente. Probabilmente l'addio definitivo all'utopia di Woodstock e al movimento hippie.
Post completo su album e artwork.
28) Gong - You
Terzo e conclusivo episodio della trilogia astrale di Zero the hero. Un viaggio spazio-temporale attraverso un mondo dove la fantasia e la libertà espressiva sono al potere: jazz, prog e psichedelia si fondono grazie alla creatività dirompente di un ensemble di musicisti guidati da Daevid Allen. Il fondatore dei Soft Machine, finito il tour, lasciò il gruppo per ritirarsi alle Baleari in aperta polemica con le politiche della Virgin.
29) Grace Slick - Manhole
Primo album solista di Grace Slick: spendida e sensuale icona della stagione Flower Power. La prima facciata è occupata quasi per intero da una composizione che si avvale dell'accompagnamento della London Symphony Orchestra: quindici minuti che valgono tutto l'album. La vocalità di Grace esplode in tutte le sue sfaccettature: lirismo, passione e sensualità sorretti da un cantato in cui si alternano inglese e spagnolo.

30) Kraftwerk - Autobahn
Verso la metà degli anni '70 cominciò l'invasione kraut dalla Germania. Oggi mi sembra impossibile, ma all'epoca ascoltavo senza fare una piega dischi su dischi dei Tangerine Dream. A questo album invece arrivai un po' più tardi, andando a ritroso sull'onda del successo radiofonico di Trans Europe Express, che nel 1977 entrò nei primi dieci posti della hit parade italiana. Che dire: uno degli album più influenti nella storia della musica elettronica.

ITALIANI

31) Lucio Battisti - Anima latina
Ho questo flash: mio padre, all'epoca quarantenne, (aveva tutti i primi 45 giri di Battisti) si affaccia alla porta della mia camera mentre lo sto ascoltando e riconoscendo la voce mi chiede: Ma che roba si è messo a fare? Anche molta critica non ci capì una mazza: Lucio aveva fatto un salto troppo avanti; a parte Due mondi, i brani sono senza ritornello, mentre musicalmente siamo di fronte a un prog che non ha riscontri: una cosa unica, preziosa e irripetibile. Lo adoro.

32) Edoardo Bennato - I buoni e i cattivi
L'inquietudine adolescenziale e la voglia di ribellarsi trovavano terreno fertile nei testi diretti e nella musica di Bennato: una formula efficace per un paio d'anni. Parole che in certi casi suonano oggi ancora più sinistre di allora:
A qualche cosa devi pur rinunciare / in cambio di tutta la libertà che ti abbiamo fatto avere / perciò adesso non recriminare / mettiti in fila e torna a lavorare / e se proprio non trovi niente da fare / non fare la vittima se ti devi sacrificare, / perché in nome del progresso della nazione / in fondo in fondo puoi sempre emigrare.

7 commenti:

  1. Ne aggiungo uno:
    Robert Wyatt: Rock Bottom
    E altri DUE (longeque inferior etc.)
    Area: Caution Radiation Area
    Nico: The End

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  2. che anni eh!
    You e Anima Latina sono due dei miei preferiti in assoluto.
    Convengo anche su Rock Bottom (anche se è un po' troppo alla Scaruffi :)) a cui aggiungerei Rock and Roll Animal di Lou Reed e l'omonimo primo album degli Hatfield and the North.

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  3. On The Beach è il mio preferito di Neil Young in assoluto.Un disco,per certi versi, inarrivabile :)

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  4. Genealogia dei Perigeo: lo trovo un bell'album.

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  5. Conheço bem o Red do King Crimson. :)

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  6. lo ha già messo alle ma chissenefrega
    ROCK BOTTOM.il più grande album di sempre
    poi re cremisi starless and bible black
    eno taking tiger mountain
    residents..meet the residents
    zappa roxy and elsewhere

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  7. Volevo segnalarvi il primo album di Eno insieme a Robert Fripp e Phil Manzanera (pero' 1973)

    http://myguitarists.blogspot.it/2012/05/brian-eno-robert-fripp-phil-manzanera.html

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