mercoledì 24 ottobre 2012

Duecento dischi fondamentali: 1976

Anno particolare, perché è l'unico in cui i dischi italiani si trovano in maggioranza. Poi dal '77 al 1980 quattro annate pazzesche.

40) Patti Smith Group - Radio Ethiopia
Horses non era stato dunque un caso.
Continua l'abbattimento dei cliché di buona parte del rock anni settanta, tutto pose e divismo con il disco dedicato all'amatissimo Rimbaud. Un viaggio poetico, incazzato e soprattutto libero di esplorare nuove forme di commistione fra musica, arte e letteratura. Le Illuminazioni sempre nello zaino.

41) 801 Live
Il supergruppo di Brian Eno in versione live.






I T A L I A N I

42) Francesco Guccini - Via Paolo Fabbri 43
Solo sei canzoni, ma tutte di valore, a cominciare da Piccola storia ignobile, racconto di ipocrisia provinciale che fotografa spietatamente l'Italia pre-legge 194. Dal punto di vista musicale, decisamente superato, come quasi tutta la musica cantautorale di quegli anni; i testi mantengono comunque intatta la loro forza poetica. Bellissimi, per immagini e citazioni, i versi della canzone omonima: un blues invettiva intitolato con il vero indirizzo di casa. 

43) Claudio Lolli - Ho visto anche degli zingari felici
Un disco che è un inno generazionale, nonché una delle vette massime raggiunte nella storia del cantautorato italiano. Per me ha anche un ulteriore doppio significato, perché è il primo 33 giri acquistato, quando passai dal mangiacassette ad un impianto stereo decente; inoltre è il primo vero concerto a cui ho assistito. Ne ho parlato in uno dei primissimi post nel giugno 2008.

44) Francesco De Gregori - Bufalo Bill
Dopo il successo clamoroso di Rimmel (500.000 copie, album più venduto del 1975 e 60 settimane in classifica) De Gregori prende nuove strade per creare quello che egli stesso definì l'album più riuscito. Certa sinistra insopportabile non gli perdonò il successo commerciale e l'apparente disimpegno politico e fu duramente contestato al Palalido di Milano il 2 aprile del 1976 (per due anni non suonò più in pubblico). La dolcissima ed ermetica Atlantide e la title track sono i capolavori.

10 commenti:

  1. Anche qui siamo ancora in periodo di vacche magre, aggiungo:
    Modern Lovers: Modern Lovers
    Ramones: Ramones
    Il bello sta per arrivare però, il '77 è dietro l'angolo...
    :)

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  2. Comunque già Ramones da solo tiene su tutto il carrozzone.
    Io credo che il 1976 sia solo un anno magro per una questione di "sfortuna" e di contingenze discografiche: i sex pistols erano già fatti e formati tanto che il singolo di Anarchy in UK è proprio del 1976 così come Street Waves dei Pere ubu e il primo singolo di Richard Hell.
    45 giri più significativi degli LP?
    L'onda era già in marcia!

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  3. dai che arrivano 4 anni pazzeschi!!!!!!!
    giusto pensavo..station to station non è del 76 o sbaglio?
    e aggiungo il primo album della penguin cafe orchestra
    per il resto annata pietosa..

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  4. ok, su Bowie mi hanno già preceduto :-)
    quindi vado su:
    -Songs in the key of life di Stevie Wonder (comunque immenso anche se so che non è la tua cup of tea e neanche la mia)
    -Year of the cat di Al Stewart che resta episodio leggiadro, di classe e irripetibile (difatti...)

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  5. Quante cose dovrei aggiungere...negata per le classifiche ..scusami....

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  6. The Young Person guide The King Crimson; Interview - Gentle Giant, Black Market - Weather Report ; Shamal: Il mio preferito dei Gong; Heijra, grandioso album di Joni Mitchell, (con Pastorius al basso, e persino Neil Young (Ferry Sing the Blues) che suona l’armonica, segnalo anche Wind e Wuthering dei Genesis senza Gabriel, che mi ricorda una storia un po’ turbolenta..

    Ho visto anche degli zingari felici è un disco epico di Lolli.. lo ascolto sempre e mi emoziona sempre: capolavoro.

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  7. Tra gli italiani potrebbe starci anche Dentro e fuori di Ciampi?

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  8. Mi è venuto in mente Desire, l'ultimo grande album di Bob Dylan: visto il vuoto ci stava più che bene.

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  9. mi permetto timidamente di segnalare la band di Peter Wolf: J.Geils Band-Blow your face out- doppio dal vivo.

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