E' stata la televisione che ha, praticamente (essa non è che un mezzo), concluso l'era della pietà, e iniziato l'era dell'edonè. Era in cui dei giovani insieme presuntuosi e frustrati a causa della stupidità e insieme dell'irraggiungibilità dei modelli proposti loro dalla scuola e dalla televisione, tendono inarrestabilmente ad essere o aggressivi fino alla delinquenza o passivi fino alla infelicità (che non è una colpa minore).
Da un articolo sul Corriere del Sera del 1975 (Aboliamo la TV e la scuola dell'obbligo)
Impressionante ogni tanto rileggere o ascoltare Pasolini e rendersi conto di quanto fosse profondo e anticipatore il suo pensiero.
Vedeva avanti. Quando al giorno d'oggi ci si chiede quale debba essere il modello e la funzione dell'intellettuale nella società moderna, ecco la risposta: Pasolini e i suoi scritti, i suoi discorsi.
RispondiEliminaNon è l'unica presa di posizione di Pasolini sulla TV. Già due anni prima lo scrittore ne aveva parlato sempre dalle colonne del Corriere della Sera in termini non proprio lusinghieri e decisamente lungimiranti.
RispondiEliminaQui trovate il testo (http://www.vicoacitillo.net/bosco/tv.pdf), molto interessante.
un grande.
RispondiEliminaquesto l'hai visto? http://robydickfilms.blogspot.com/2010/04/comizi-damore.html
ciao
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RispondiEliminamicidiali? al massimo discutibili, esagerando provocatorie. e mi meraviglio che proprio tu, allelimo, le trovi micidiali.
RispondiEliminaa rileggere certi "classici" è incredibile come siano attuali, come il brano che ho postato di Klaus Mann, fa veramente impressione questa cosa qui
RispondiElimina@ Alle:
RispondiEliminaIl primo è un concetto chiaramente provocatorio fino al paradosso, forse per scuotere i lettori dal torpore (cosa che Pasolini amava fare anche nel cinema).
IL concetto di falsa tolleranza invece mi sembra interessante e meriterebbe approfondimenti.
Per questo post ho estrapolato il passaggio sulla TV, perchè era quello che mi interessava e l'ho trovato particolarmente illuminante.
@ RobyDick:
No, non l'ho visto, grazie dell'indicazione.
@ Zefirina: Verrò a leggerlo!
spero che con internet si possa aprire una nuova (e più indipendente) era
RispondiEliminala verità è che mi sento in un mondo italiano che va all'indietro, non pieno di colti visionari.
RispondiEliminaNon so perchè, ma il fatto che Pasolini dicesse cose attuali mezzo secolo fa non fa che sconfortarmi...
quel che è VERAMENTE impressionante è come la gente riesce ad ignorare con regolare superficialità questi pensatori con cognizione di causa.
RispondiEliminanon ce ne sono tanti e di solito si riesce a farli fuori o a farli impazzire o a diffamarli.
ora come ora non ne vedo vivo nessuno in italia...
love, mod
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RispondiEliminaIn riferimento alla scuola io ho parlato di provocazione (impossibile non coglierla), non di ironia.
RispondiEliminaSul concetto di base che esprimi servendoti anche del commento sono assolutamente d'accordo. Infatti ho riportato la parte di articolo che mi pare più attuale e condivisibile (citando comunque la fonte per correttezza).
Riguardo i giovani infine, devo solo stare zitto....da debosciato numero 1 qual ero! :-)
Certo Pasolini vedeva lontano.Ma per lui il proletariato doveva restare immutabile nella sua "purezza".E in fondo emarginato per sempre. Molto più rivoluzionario il messaggio di quel grand'uomo che fu don Milani ai figli dei contadini e degli operai :studiate,studiate,studiate, solo con il possesso della parola e della cultura uscirete dalla condizione di servi alla quale da generazioni siete destinati.
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RispondiEliminauna certa lettura del pasolini citato da alle è quella che fa sì che la destra cerchi di accaparrarsi il personaggio..niente dim più falso,ipocrita e premeditato..la lettura non è qyesta..pasolini si riferiva alla perita di identità,quella dovuta alla civiltà del consumismo..perdita di identià che ha portato alla perdita di radici,di ideali,ha fatto sì che tutti fossero uguali quindi omologati culturalmente verso il basso..insomma,ebitiamo di leggerlo in chiave populista..è l'esatto contrario..ha semplicemnete denunciato la perdita di identità sociale di un popolo,che è ciò che ha portato,dritto dritto,allo sfascio attuale...un genio,l'unico probabilmente genio italianbo del xx secolo,e direi tuttora incompreso,o afferrato superficialmente
RispondiEliminaQuoto brazzz . Erano delle provocazioni, che, purtroppo sono sempre attualissime , e questo mi fa pensare che la società non è cambiata un cazzo!
RispondiEliminaChe la dx tenti di strumentalizzare per il proprio tornaconto e un "must" della coalizione.
Vorrei aggiungere che alla televisione ,Pasolini, accostava la stampa i quali venivano definiti degli "spaventosi organi pedagogici privi di qualsiasi alternativa"
Un Grande "scomodo" , come tutti i veri Grandi
per tagliare la testa al toro,guardate "pasolini..niente di più feroce della televisione2..il post che ho appena caricato..è tutto lì...
RispondiEliminaIn quanto a lungimiranza Pasolini è stato maestro... Le sue parole su tantissimi temi sono sempre attualissime.
RispondiElimina@brazz- visto grazie
RispondiElimina@rospo -"Palazzo" per esempio
Pasolini provocava perché vedeva più avanti di tutti gli altri. Poi che il suo pensiero venga strumentalizzato a destra o a sinistra è abbastanza normale per un paese che non ha memoria e che è capace di negare l'evidenza pur di non cambiare nulla.
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RispondiEliminaSuvvia Alle, non far finta di non sapere che la TV è uno strumento formidabile di consenso, omologazione e manipolazione della realtà. E' risaputo da tutte le fonte più attendibili che il 70% dei nostri connazionali si fa un'opinione politica guardando esclusivamente quello scatolotto senza mai leggere nulla, nè giornali, nè rete.
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RispondiElimina@ Alle:
RispondiEliminaSenza presunzione, non se per meriti miei o dei miei genitori, penso di far parte di quel 30% di italiani che ragiona con la sua testa ed è in grado di leggere di decodificare un testo scritto. :-)
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RispondiEliminaSicuramente un po' di merito lo avranno anche i genitori e poi sarà anche l'indole di una persona a fare il resto.L'importante è tenere acceso il cervello mentre si guarda la televisione e non spegnerlo. E non solo con la televisione ma anche quando si legge un magazine di news, un libro, guardando un film. Mai subire . Mio figlio per esempio non guarda tv , pochissima e quel poco con occhio critico....e un po' ne vado fiero.
RispondiEliminaFa impressione. Altro che John Titor! A leggerlo e soprattutto ascoltando certe interviste, come quella fatta da Biagi, sembra un viaggiatore venuto dal futuro; esprimeva concetti che solo oggi appaiono comprensibili.
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