lunedì 22 ottobre 2012

Duecento dischi fondamentali: 1975

È il disco meno elettrico dei suoi lavori degli anni 70, ma anche il più convulso, energico, originale e punk. Il più avanti per attitudine, anche se quello cronologicamente più anziano. È il disco che porta nella storia del rock un nuovo linguaggio musicale: una sorta di commistione tra recitazione "free form" e musica, in cui il testo diventa il punto di partenza, ma mai un limite; anzi, è spesso il veicolo che permette ai brani di espandersi e dilatarsi costantemente. ondarock pietre miliari

33) Patti Smith - Horses
A 17 anni entrai con un'amica in un negozio di dischi. Lei prese un disco e lo fece mettere su dicendomi: ascolta questo pezzo. Dopo poche note di piano partì una voce mai sentita che cantava: Jesus died for somebody's sins but not mine. Pochi, come Patti, hanno cambiato il mio modo di concepire la musica. Due anni dopo eravamo insieme a Bologna al concerto: non potevamo mancare a quell'appuntamento. 

34) Bob Dylan - Blood on the tracks
Il disco con cui mi sono avvicinato a Bob Dylan è anche quello della sua maturità artistica (34 anni) e del talento ritrovato. Fluviale, poetico e allo stesso tempo scarno sul piano musicale: chitarra acustica, qualche intervento di basso, organo e steel guitar. Quando si è grandi basta poco.


35) Brian Eno - Another Green World
L'avanguardia, l'intelligenza e la capacità di precorrere i tempi con la creazione di quei germi sonori che prenderanno vita e si diffonderanno a macchia d'olio negli anni a seguire.


36) Joni Mitchell - The Hissing of summer lawns
Un disco che ha precorso i tempi ed è ancora oggi di una modernità incredibile, grazie al contributo dei migliori strumentisti della West Coast dell'epoca. Fin dal primo brano, che vede la presenza di Crosby, Nash e James Taylor, si viene colpiti dall'originalità delle armonie e dalla qualità degli arrangiamenti. L'album che segna il passaggio dalla fase folk di Joni Mitchell allo sviluppo di nuove sonorità più raffinate.

37) Pink Floyd - Wish you were here
Scelta scontata, ma obbligata per una pietra miliare degli anni 70'. Il tributo (chissà quanto sincero) al pazzo diamante. E' noto che durante le registrazioni Syd Barrett si presentò negli studi davanti agli ex compagni allibiti e commossi. Fra le tante leggende su quella visita, c'è anche quella legata al suo giudizio dopo l'ascolto di Shine on you crazy diamond:- Un po' datato, non vi pare? Forse vedeva più avanti. Dopo un anno la storia gli avrebbe dato ragione: Londra avrebbe cominciato a bruciare.

38) Don Cherry - Brown rice
Grande figura di trombettista, viaggiatore e sperimentatore: uno dei primi ad avvicinarsi alla musica etnica e in grado di contaminarla con naturalezza prima che diventasse una moda. Quattro composizioni che combinando magicamente elementi africani, mediorientali e americani anticipano la world music. 



ITALIANI

39) Francesco De Gregori - Rimmel
... un disco che rimane ancora oggi avvincente. Fu il risultato di uno “stato di grazia”, di un momento di irripetibile ispirazione creativa e soprattutto un attestato di amore nei confronti delle possibilità offerte dallo “strumento canzone”. La cosa che più colpisce è la ricchezza delle idee, ogni canzone di quel disco è un capitolo a sé. appunti novalis
A questa perfetta sintesi aggiungo solo che aveva 24 anni!

22 commenti:

  1. Niente da aggiungere a questo anno davvero scarso, forse Metal Machine Music di Lou Reed.
    Poi c'è chi riesce a dire che ormai non c'è più la musica di una volta etc.: il 1975 è un anno che dovrebbe far riflettere...

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  2. In effetti nel 1975 quasi tutti i grandi nomi non brillarono troppo.....però considererei (se vogliamo parlare di album mainstream che all'epoca ebbero riscontro da vendite e critica)
    Atlantic Crossing di Rod Stewart
    Captain Fantastic di Elton John
    Born to run di Springsteen (non il mio preferito anzi per me è ridondante e pomposo ma nella cosidette "storia della musica" un posticino ce l'ha.)

    E poi senza se e senza ma RADIOACTOVITY dei KRAFTWERK.

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  3. Curiosamente nunca ouvi nenhum destes discos apresentados nesta selecção musical! E olha que os anos 70 são o meu período favorito! Rsrsrsrs:)

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  4. Ottima selezione, niente da aggiungere. L' album di Joni Mitchell è il mio preferito (vi partecipa anche Larry Carlton che è un ottimo chitarrista: perfetto per questo disco).Sottoscrivo la scelta dell'album di De Gregori. Ma, ripeto, mi piacciono tutti.

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  5. ah i miei 18 anni.. me li hai ricordati

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  6. 1975...la quiete prima della tempesta...

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  7. Solo come ricordo anche "The Koln Concert" di Keith Jarrett. Grazie Lucien :)

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  8. annata scarsa ma scarsa assai..tralscio di commentare album come wish you ecc...
    non credo sia un caso se proprio quell'anno mi presi una pausa,e mi allontanai dalla musica..deluso..per fortuna poi son successe cose...

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  9. Anno 1975: Born To Run di Bruce Springsteen, Horses di Patti Smith, Zuma e Tonight’s The Night di Neil Young, Fandango degli ZZ Top, Blood On The Tracks di Bob Dylan, Bob Marley & the Wailers Live, Who, The Who By Numbers, Allman Brothers Band, Win, Lose Or Draw, Aerosmith, Toys In The Attic, i Blue Oyster Cult del magnifico On Your Feet Or On Your Knees, Leonard Cohen Greatest Hits, i Rush di Fly By Night, e Caress Of Steel.

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  10. Grande la citazione di Don Cherry!!!!

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  11. @ Brazz, Allelimo, Diamond Dog:
    Chiaro che se si prendono come parametri il '77 - '78 - '79 (con questi anni mi sa che si arriva tranquillamente a 10 dischi) l'annata appare scarsa, però Horses e Another Green World... Il 1976 per me è anche peggio: metterò pochi dischi.
    Anche se non è in elenco ci sarebbe anche Physical Graffiti.

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  12. @ Mr. Hyde:
    Rimmel: pietra miliare!

    @: Evil Monkeys:
    Arriva, arriva! :)

    @ Silvano:
    Ascoltato molto anche quello: ce l'aveva mio cugino più grande, che era un suo estimatore.

    @ Luciano:
    Ciao Craveiro, I'have been in Portugal in 1990. Where do you live?

    @ Bartolo Federico:
    Tonight the night stavo per inserirlo. Io e il Boss però siamo incompatibili.

    @ SigurRos:
    Adoro quel disco! Mi ha aperto nuovi orizzonti.

    @ Zefirina:
    Allora pronta per i 19! :)

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  13. Fa niente Lucien.io lo sono con i Beatles, pensa un pò che antipatie sono riuscito ad attirarmi. gli anni settanta restano anni fantastici per il rock'n'roll.ciao

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  14. Il tempo cura davvero tutto: io negli anni '70 c'ero (come molti di quelli che sono qui) e ricordo perfettamente che si parlava di quegli stessi anni come dei peggiori per la musica, dopo i fasti degli anni '60.
    Trent'anni dopo gli anni '70 sono diventati "leggendari" come il decennio precedente...

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  15. @ Allelimo:
    Io forse non ricordo perfettamente, però le riviste che leggevo e la gente anche più grande appassionata che ho conosciuto nelle radio, non mi pare fossero così negativi sulla musica di allora, anzi mi pare ci fosse una certa esaltazione.

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  16. Gran bei dischi. Io avrei inserito anche il Concerto di Colonia di Jarrett e Tonight's The Night del buon vecchio Neil.

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  17. negli anni 70 è successo di tutto. senza voler elencare le band e i dischi fondamentali (per questo ci sta pensando ottimamente Lucien. ma anche Evil nel suo blog.negli anni 70 venne fuori il punk e molti d noi trovarono la strada di casa,in quella musica che molti considerano grezza,mal suonata,stonata. ma per chi era li in quel momento ha rappresentato il centro del mondo. perchè suonava vera e rivoluzionaria.quello che mi preme dire e che alla fine la musica è una questione di attitudini, rappresenta il nostro io.ognuno di noi forma il proprio gusto nel tempo.ma anche cambiare idea su un disco o un personaggio fa parte delle cose naturali della vita. queste sovvrapposizioni fanno del male solo alla musica. nessuno di noi ha la verità in tasca.quello che per uno è un pavimento per un altro è un soffitto. partiamo da questa banale ma veritiera considerazione è possiamo raccontarci qualunque cosa.ciao a tutti

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  18. Il punk e dopo la new wave sono stati una reazione alla pessima musica degli anni precedenti: glam, tardo hippismo, hard rock tamarro, progressive, disco-music (la febbre del sabato sera, cazzo!) etc.
    Io mi ricordo, mutatis mutandis, gli stessi discorsi che si fanno adesso e che si sono fatti negli anni '80 e '90 e '00: che musica di merda che c'è adesso, prima sì che.
    Ma magari sono io che ricordo male :)

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  19. Ti ricordi male allelimo e dice bene Lucien. Per quel che mi ricordo giornali e dj's delle prime radio private esaltavano quel che si sentiva in giro, tiravano merda a palate su tutto quanto era "black", identificando a torto la musica soul con tutta la disco. Fu quando uscì il punk che iniziarono le guerre di religione tra chi ascoltava rock in generale.
    Anno 1975, aggiungo il primo album dell'Average White Band.

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  20. ok Allelimo mi arrendo. Penny Lane e Yellow Submarine, sono le più belle canzoni che ho mai ascoltato in vita mia... non dico poi degli anni 60, quei favolosi anni 60...Chiudiamola cosi'.ciao

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  21. Bartolo Federico, guarda che non riesco proprio a capirti, cosa c'entrano i Beatles e i favolosi anni '60?
    Chi ne ha parlato?
    E a cosa ti arrendi?

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  22. Harmonica, ma tu un dubbio mai eh?
    Sono un po' invidioso delle tue granitiche certezze!
    Magari ricordi male tu, potrei citarti decine di articoli delle riviste che ho ancora in cantina (Mucchio Selvaggio e Rockerilla) che parlano degli anni '70 nella maniera cui accennavo prima.
    Ne cito uno solo, che si può trovare qui e che è stato scritto da Blue Bottazzi sul Mucchi Selvaggio (non esattamente il mio giornalista e la mia rivista preferita, quindi)

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