Stone free oltre ad essere la B side di Hey Joe, è anche il titolo scelto per il tributo del 1993 al grande chitarrista di Seattle.
Quando comprai il CD e lessi il primo nome dell'elenco degli artisti in copertina rimasi perplesso. Non avevo ancora sentito la cover e non riuscivo ad immaginare cosa avrebbero tirato fuori i Cure da un brano che non è eccessivo definire mitico. Beh, ascoltandolo emerge chiaro fin dall'inizio l'idea dei Cure: prendiamo un brano, sconvolgiamolo e facciamolo nostro. Comincia con un battito metallico, poi entra una batteria geometrica, quindi si insinua un basso pulsante e oscuro. Quando Robert Smith comincia a cantare è chiaro che si tratta di un altro pezzo, una trasfigurazione non priva di fascino: Jimi Hendrix electro-dark. Chissà se dall'empireo del rock God Jimi avrà apprezzato lo stravolgimento del suo collega mortale. Io penso di sì. Tutto il disco è bello e interessante per la varietà e la qualità degli artisti. Non so dire come la presero i puristi poiché nel '93 non c'era ancora il feedback dei blogs e della rete, ma non mi interessa più di tanto, a me piacque una cifra. "Music is my religion" (J.H. - Monterey, 1967).
Tracce
1.Purple Haze - The Cure
2.Stone Free - Eric Clapton
3.Spanish Castle Magic - Spin Doctors
4.Red House - Buddy Guy & Billy Cox (bassista di Jimi nei Band of Gypsys)
5.Hey Joe - Body Count
6.Manic Depression - Seal/Jeff Beck
7.Fire - Nigel Kennedy
8.Bold as Love - The Pretenders
9.You Got Me Floatin' - P.M. Dawn
10.I Don't Live Today - Slash/Paul Rodgers/The Band Of Gypsys
11.Are You Experienced? - Belly
12.Crosstown Traffic - Living Colour
13.Third Stone From the Sun - Pat Metheny
14.Hey Baby (Land of the New Rising Sun) - M.A.C.C.
Quando comprai il CD e lessi il primo nome dell'elenco degli artisti in copertina rimasi perplesso. Non avevo ancora sentito la cover e non riuscivo ad immaginare cosa avrebbero tirato fuori i Cure da un brano che non è eccessivo definire mitico. Beh, ascoltandolo emerge chiaro fin dall'inizio l'idea dei Cure: prendiamo un brano, sconvolgiamolo e facciamolo nostro. Comincia con un battito metallico, poi entra una batteria geometrica, quindi si insinua un basso pulsante e oscuro. Quando Robert Smith comincia a cantare è chiaro che si tratta di un altro pezzo, una trasfigurazione non priva di fascino: Jimi Hendrix electro-dark. Chissà se dall'empireo del rock God Jimi avrà apprezzato lo stravolgimento del suo collega mortale. Io penso di sì. Tutto il disco è bello e interessante per la varietà e la qualità degli artisti. Non so dire come la presero i puristi poiché nel '93 non c'era ancora il feedback dei blogs e della rete, ma non mi interessa più di tanto, a me piacque una cifra. "Music is my religion" (J.H. - Monterey, 1967).
Tracce
1.Purple Haze - The Cure
2.Stone Free - Eric Clapton
3.Spanish Castle Magic - Spin Doctors
4.Red House - Buddy Guy & Billy Cox (bassista di Jimi nei Band of Gypsys)
5.Hey Joe - Body Count
6.Manic Depression - Seal/Jeff Beck
7.Fire - Nigel Kennedy
8.Bold as Love - The Pretenders
9.You Got Me Floatin' - P.M. Dawn
10.I Don't Live Today - Slash/Paul Rodgers/The Band Of Gypsys
11.Are You Experienced? - Belly
12.Crosstown Traffic - Living Colour
13.Third Stone From the Sun - Pat Metheny
14.Hey Baby (Land of the New Rising Sun) - M.A.C.C.
Fare una cover non significa praticare necrofilia. La pratica chi tende a eseguire il brano simile all'originale. E' invece dubbia l'operazione fatta per il disco di Hendrix: "Blues". Facendo i calcoli tra il tempo che Jimi ha passato in vita ed il numero di dischi postumi, viene il dubbio che qualche perfetto imitatore non abbia creato brani ad hoc, spaccaindoli per inediti
RispondiEliminaIn effetti l'originale di Jimi è intoccabile, però anch'io ho apprezzato la cover dei Cure, un gruppo non sempre a proprio agio coi pezzi altrui (la cover di World In My Eyes dei Depeche Mode, per esempio, è orrenda). Ciao!
RispondiEliminaps: una grande cover hendrixiana è Little Wing di Sting, si trova sull'album "...Nothing Like The Sun".
Apprezzo gruppi come i Cure per una strana vibrazione che emanano. Se prendessimo in modo distaccato gli elementi costituenti la loro musica, potremmo avere sensazioni sgradevoli, ma c'è qualcosa che li rende magnetici, specialmente dal vivo. C'è come un rumore di fondo che ti fa rimanere attaccato a guardarli, ad ascoltarli, senza commento. Tra le cover più riuscite di tutti tempi, se non ricordo male, ci fu un brano degli Stones rifatto dai Devo...Satisfaction?
RispondiEliminaBeh hai citato una delle cover più riuscite destabilizzanti di sempre. Andai a Bologna al loro concerto.
RispondiEliminaOra che ci penso, la faccia di Hendrix mi ha fatto tornare alla mente un ricordo di tanti anni fa, durante una gita, quando frequentavo il liceo: eravamo andati a Taormina e avevo trovato in un piccolo bazar un poster di Jimi. Lo acquistai tra gli sguardi perplessi e schifati dei compagni ( quasi tutti ascoltavano i Duran e gli Spandau). Lo arrotolai gelosamente e lo misi sul sedile. Assieme ad un altro compagno, Riccardo, durante una pausa all'autogrill, nell'autobus vuoto, come dei carbonari mettemmo una cassetta nella quale c'erano il primo dei REM e qualche brano dei Green on Red. Ascoltavamo questi suoni come fossimo in trance. La trance fu interrotta da un cretino con tanto di Timberland e Moncler il quale , apostrofandoci, strappò la cassetta dall'autoradio e mise un disco non ricordo se di Concato o degli Alphaville. Non capii più niente. Presi la prima cosa a portat di mano, purtroppo il poster e pensando fosse sufficiente, lo distrussi su un orecchio di quell'idiota. Persi purtroppo un poster di quelli che sai non ritroverai mai più. per fortuna Hendrix non è mi è caro solo per questo...
RispondiEliminaBeh, conoscendo già la versione dei Cure di FOXYE LADY, un po' mi immaginavo come avrebbero trattato PURPLE HAZE.
RispondiEliminaIo ricordo di aver detestato questo album di cover.
Sai se ha un qualche valore? Me ne sbarazzerei volentieri...:)
Ah.. comunque l'originale di Satisfactio è quella dei DEVO. Gli Stones ne fecero la cover 15 anni prima (è così che Mothersbought e Casale parlavano della loro Satisfacion nel 1978
RispondiElimina:-)
E comuqnue anche la cover dei Rolling Stone non è da buttare!