giovedì 12 febbraio 2009

Guitar heroes #2

Seconda puntata con altri quattro mostri sacri della chitarra. Solo per questioni musical-affettive e non tecniche preferisco Gilmour e Zappa, ma ciò non toglie che Slowhand e Rifman, l'uomo che si è fumato anche suo padre, abbiano fatto la storia del rock, oltre che di questo strumento.

Eric Clapton (Rolling Stones 100 greatest guitarist of all time #4)


David Gilmour 2007 (Rolling Stones #82)


Keith Richards - 1981 (Rolling Stones #10)


Frank Zappa NYC 1975 (Rolling Stones #45)

7 commenti:

  1. e Mark Knopfler??? aspetto la terza puntata

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  2. Negli ultimi anni ho svalutato parecchio Clapton: resta sempre un grande, ha un tocco che riconosci subito (il disco che ha fatto nel 2000 con B.B. King mi piace tantissimo), però ci sono almeno cento chitarristi (famosi) migliori di lui, fra cui lo stesso B.B. King. Non so, è solo una mia opinione.

    Su Gilmour che vogliamo dire... gran parte del 'Pink Floyd Sound' si deve a lui. Con Waters ha poi dato vita ad uno dei team autoriali più grandi di tutti i tempi.

    Keith è un'istituzione (anche se non mi ha mai ispirato simpatia).

    Il buon Zappa rimane una mia lacuna: non ho mai saputo da che parte cominciare, e praticamente non ho mai sentito nulla di lui. Un giorno lo ascolterò come si deve!

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  3. @ Maurizio: Arriva arriva lo tengo in grande considerazione.

    @ Mat: Devi assolutamente colmare Zappa. Anche se la sua produzione è sterminata. Io comincerei con le cose più classiche. Il mio preferito in assoluto è Overnite sensation, anche se non è ai gradini più alti della considerazione di molti zappiani.

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  4. Beh Gilmour per ragioni oltrechè tecniche anche affettive al n. 1.
    Poi Zappa: un mostro. E qui son d'accordo con Mat, la sua è una delle discografie più complesse che si possano immaginare, in confronto quella di Hendrix con tutte le varie edizioni è un gioco da ragazzi.
    Poi c' è Keith, lui è un mito. Più di quarant'anni che suona lo stesso giro di blues, ma nessuno lo suona come lui. Come ama dichiarare, lui e Ron Wood da soli sono due normali chitarristi, insieme sono la miglior rock-guitar della storia.
    Infine Clapton...ecco tutti dicono che sia bravo, riesco a sentirlo anch'io che lo è ...però non c'è verso che mi piaccia.

    ciao, silvano.

    P.S. vediamo chi metti nel 3° round.

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  5. Clapton funzionò molto bene negli Yardbirds, poi fu una leggenda con i Bluesbreakers, per non parlare dei Cream (Disraeli Gears, Fresh Cream). Questo riguarda il suo periodo Gibson. In Derek & the Dominoes viene surclassato da un superlativo Duane Allman. Nel periodo Fender, Clapton è stato un meno che mediocre compositore. Ottimi gli assoli blues, ma se prendiamo Just one night, il chitarrista che duetta con lui e cioè Albert Lee, gli rompe il culo come si deve. Per il resto è un fighettino che veste Armani. Zappa usa la chitarra come mezzo e non come strumento fine a se stesso. Gilmour è l'uomo che esegue gli a ssoli che hanno una stori: Una introduzione, una narrazione, una fine, dote rara per un chitarrista. Richards è insieme a Townshend il più grande chitarrista ritmico della storia ( è capace di suonare una tele con cinque corde, perchè, dice, il mi cantino non gli serve. Se prendete i dischi solisti di Richards, capirete perchè gli Stones senza di lui diventerebbero come i Ricchi e Poveri

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  6. Clapton ok. Poche note ma con carattere. Pochi virtuosismi (slowhand), ma con classe e comunicatività blues.

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  7. @ Favollo: Hai fatto bene a citare Allman, perché questo sfortunato e geniale chitarrista sarà di certo fra i prossimi.

    @ Coscienza: Negli anni ho notato che Clapton divide molto.

    Thanks guys.

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