sabato 2 gennaio 2010

Lp cover art: Velvet Underground - 1967


New York 1965: Lou Reed e John Cale formano i Velvet Underground. Qualche tempo dopo una frase attribuita a Brian Eno dà la misura dell'influenza musicale che questo gruppo ha avuto su quasi tutte le rock band del pianeta: "Only about 1000 people ever bought a Velvet Underground album, but every one of them formed a rock and roll band".
Giunto al 30° post dedicato alle copertine dei vinili è la volta della copertina per antonomasia: l'album della banana, quello cui ho accennato sopra, uscito nel 1967. Soltanto nella prima tiratura il famosissimo frutto si poteva sbucciare togliendo un adesivo che lasciava comparire una polpa rosa shocking (peel slowly and see, l'indicazione che si intravede in piccolo con la freccetta). Un'evidente provocazione di Andy Warhol, uno dei pochi che aveva intuito il potenziale deflagrante della band. La copertina sbucciabile in seguito venne accantonata: pare che l'applicazione degli adesivi fosse stata molto dispendiosa e avesse fatto aumentare i costi di produzione. Nell'edizione successiva comparve solo la banana e venne inserito anche il nome del gruppo che in precedenza non compariva da nessuna parte.
Nel video Nico canta Femme fatale accompagnata da Lou Reed alla chitarra.

17 commenti:

  1. Questo disco con la sua copertina dovrebbe essere inserito nei libri di scuola per l'importanza che ha avuto sulla cultura,non solo musicale,del secolo scorso.
    Mi sembra inutile perdere tempo a celebrarne la valenza artistica che è talmente smisurata che non saprei neanche da dove incominciare.

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  2. Credo che dovrebbe esserci una copia di quell'album in ogni casa..esagero? Comunque, non sapevo della prima versione con la banana da sbucciare, geniale!

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  3. Veramente non c'è niente da aggiungere se non che le canzoni del disco le ho ascoltate e riascoltate, ma stranamente è un buco clamoroso della mia collezione, non avendolo mai acquistato...
    Forse l'unico caso in cui il valore artistico della copertina, trattandosi di Warhol è pari al contenuto interno.
    Qui da noi provò a fare un'operazione simile il gruppo psichedelico "Le stelle di Mario Schifano," in collaborazione con il famoso artista romano, con il disco "Dedicato a" e pur essendo forse il più bel disco di rock psychedelico italiano, è conosciuto dai soliti 4 gatti ed è diventato una preda ambita dai collezionisti di tutto il mondo.

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  4. "Shiny, shiny, shiny boots of leather
    Comes in bells, your servant,
    Strike, dear mistress, and cure his heart
    Kiss the boot of shiny, shiny leather"

    Venus in Furs

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  5. Non sapevo che si potesse sbucciare...
    A quando, Sticky Fingers con la cerniera dei jeans che si poteva abbassare ?
    ;-)

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  6. @ ReAnto:
    Ne sto preparando un'altra interessante degli Stones!

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  7. frustato, ricomprato... sempre sempre e ancora sempre :-)

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  8. non mi frustate... ma io non ho l'album in casa.. e non ho mai ascoltato i velvet underground.....però corro subito ai ripari...

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  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  11. Questo disco dei Velvet ha inventato tutto il rock successivo, ben pochi album possono vantare altrettanta influenza (mi vengono in mente Are You Experienced e Revolver).

    I quattro dischi dei Velvet sono, ognuno a suo modo, dei capolavori. Dopo anni di ascolto quel che amo di più è il terzo, intitolato semplicemente The Velvet Underground, apparentemente il più "pacato" dei quattro.

    Complimenti per il tuo blog e per il viaggio nel mondo delle copertine. Te ne consiglio una bellissima (e poco famosa, visto che la raccolta in questione da anni non è più stampata in cd), quella dell'Anthology di Sly Stone. Nella versione in vinile, che ebbi la fortuna di trovare a prezzo stracciato qualche anno fa, la copertina aperta mostra uno splendido ritratto di Sly realizzato da Richard Avedon. Questa è la versione "chiusa"... in quella aperta il tutto è ancora più funky: http://images.uulyrics.com/cover/s/sly-the-family-stone/album-anthology.jpg

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  12. I have it.
    ereditato da mammina.
    :)) yep, I got it

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  13. @ Paolo e Allelimo:
    Benvenuti e grazie per le informazioni aggiuntive.

    @ Mod:
    Allora la tua mammina a quei tempi la sapeva lunga!

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  14. Ho un rapporto difficile con questo disco, perchè sento che da esso si genera il mio idolo personale.
    David Bowie non sarebbe stato lo stesso, senza i Velvet.
    E la cosa un pò mi infastidisce perchè tendenzialmente sono portato a pensare a lui come ad uno influente, ma non influenzato.

    PS "All tomorrow parties" è probabilmente la canzone del secolo. Scorso.

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  15. Per me è un disco ponte, tra la musica degli anni 60 e quella venuta dopo. Memorabile, mi hai fatto voglia di riascoltarlo.

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  16. ...era lì dove le cose succedevano. e finchè era viva pendevo dalle sue labbra quando mi raccontava le sue cose.

    love, mod

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