mercoledì 30 dicembre 2009

The The - Dogs of Lust

Con la fine della new wave e l'avvento del pop sintetico Matt Johnson, meglio conosciuto come The The, è stato uno degli artisti che mi ha accompagnato più assiduamente negli anni '80.
Dischi come: Soul Mining (1983) Infected (1986) Mind Bomb (1989) hanno girato spessissimo sul mio piatto; l'ultimo dei tre, anzi, è stato uno dei primi CD acquistati in assoluto. Dopo quattro anni di pausa nel 1993 un altro bel disco intitolato Dusk. Poi probabilmente la vena compositiva si è inaridita, le sue apparizioni dal vivo sono state sempre più sporadiche. Nel 1995 è uscito Hanky Panky, un album di cover del songwriter country Hank Williams; nel 1997 la dura rottura con la Sony che si rifiutò di pubblicare Gun Slut (un album già pronto) e nel 2000, dopo cinque anni, l'uscita di Nakedself, l'ultimo lavoro ufficiale. Poi praticamente 10 anni di silenzio con un'unica apparizione da solo al Meltdown Festival di Londra nel 2002.
Grande in questo live del 1993 al Jools Holland.

6 commenti:

  1. Mamma mia che cosa mi hai rievocato the the.Mi rivedo ancora la recensione su Rockstar e il video su Dee Jay! che flash!
    P.S.
    bellissima la canzone del file musicale a fianco.

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  2. Anch'io sono legatissimo a Matt Johnson (a proposito, anche il suo "Burning Blue Soul" precedente a "Soul Mining" è bellissimo). Nello specifico a una canzone che...potrebbe essere quella che mi accompagnerà nell'ultimo viaggio...

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  3. @ Euterpe:
    The Duckworth Lewis Method contiene alcune perle come quella che hai ascoltato.

    @ Andrea:
    Mi riascolterò Burning Blue Soul...così mi diverto a scoprire la canzone!

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  4. grande the the!
    l'unico appunto che posso fargli è di essersi trovato un nome che lo rende praticamente introvabile da scaricare in rete
    ma d'altronde come poteva immaginarlo? negli 80s con la rete ci si andava giusto a pescare..

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  5. da qualche parte di lui ho sepolto un disco-mix a cui tenevo molto, Uncertain Smile.

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  6. Caro Lucien ho già provveduto a procurarmi l'album dei Duckworth.Ad un primo ascolto concordo con te sulla bellezza di alcuni pezzi.Non sapevo che per metà fosse Divine commedy.
    Grazie mille per l'ottima dritta.
    Buon 2010 a te e a tutti i tuoi cari ed ai tuoi lettori.

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