martedì 23 marzo 2010

Io voto

Ogni volta dico che non ci andrò; questa volta in particolare, poi penso:
"In fondo non è quello che vogliono?"
Poi c'è una persona in casa che vuole giustamente esercitare per la prima volta il suo diritto al voto: perché dare subito un esempio di disillusione? Dalle mie parti le cose hanno sempre funzionato decentemente e non si sente un particolare bisogno d'amore (per chi non si sa); ci vogliamo già abbastanza bene.
E quindi si va, non vogliamo lasciare in mano a caimani e censuratori anche la nostra regione.

27 commenti:

  1. certo che bisogna andare..non si può consegnare il paese al"lato oscuro"..

    RispondiElimina
  2. Da voi il voto vale ancora di più: se la Bruschetta di Dio (cioè il bisunto del signore) si becca pure l'Emilia-Romagna, te saludi...

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. Nonstante tutto andrò a votare, ancora una volta con sentimento (proprio perchè nella mia zona il partito dell'amore è da sempre maggioranza).

    RispondiElimina
  5. se non andiamo a votare noi chi altro deve andare? che poi parlo da donna, agli uomini non hanno mai negato il diritto di voti perchè maschi.

    RispondiElimina
  6. Pensa che sono venuta sà sentedo mio babbo "scancarare" (come si dice da queste parti) conto la politica!

    RispondiElimina
  7. Andrei di corsa a votare, anzi chiederei di farlo più volte. La disillusione nella politica è diffusa e comprensibile, ma davvero credo sia ancora l'unico metodo democratico vero. Poi che abbia ragione Saviano sul fatto che gli osservatori internazionali dovrebbero vigilare pure la nostra nazione è una provocazione ma manco troppo sciocca.

    RispondiElimina
  8. se il sistema fosse a premiazione maggioritaria, e si astenessero di più quelli che avrebbero votato a destra, sarebbe favorita la sinistra; la leggenda del non voto, soprattutto alle regionali e col nuovo sistema elettorale, non esiste: si contano solo le schede votate (a meno che uno non la lasci in bianco e allora... attenzione)
    occhio anche a fare i contestatori ai seggi: diventerebbe un problema di ordine pubblico.

    p.s.: bella la tua frase sul volersi bene, Lucien!

    RispondiElimina
  9. la mia regione è sempre stata rossa o nera....dipende dai candidati e dalle promesse...che poi non vengono ovviamente mai mantenute siamo un isola gigantesca eppure abbiamo solo 1 milione e mezzo di persone... contando pure le pecore....

    RispondiElimina
  10. D'accordo, ma ditemi voi come faccio io ad andare a votare se non mi sento di appartenere ad una maggioranza di manigoldi e/o a una minoranza inesistente, e parlo soprattutto di mancanza di idee di rinnovamento sociale e culturale, (che la stessa sinistra invece [ci]avrebbe dovuto rappresentare al meglio)... non lo so davvero ... devo continuare a fustigarmi per cosa? io invece ritengo che l'astensionismo, in questo momento, esprima al meglio il MIO desiderio di non rivedere (utopistico, lo so) quelle facce di merda in parlamento ... e chiedo scusa alle facce ...
    gIANNI

    RispondiElimina
  11. Ci vogliamo bene in Emilia-Romagna, andiamo tutti a votare per favore!

    RispondiElimina
  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  13. Voterò certamente, con convinzione. In questo momento è indispensabile non solo riscoprire il valore del voto come diritto, ma riaffermarlo anche come dovere civile.
    Tra l'altro qui in Lombardia i candidati della sinistra (non mi riferisco logicamente al Pd) a questo giro sono piuttosto interessanti.

    RispondiElimina
  14. L'idea che qualcuno non vuole che andiamo a votare non è male. Sono quasi tentato di essere d'accordo con te.

    RispondiElimina
  15. Bravo Lucien. Io come Alligatore e Allelimo voto in un Regione dove i giochi son già fatti da sempre e si perde in partenza, ma il mio voto non lo potranno mai avere. Continuerò a urlargli in quelle loro facce da culo che c'è comunque un 40% di persone nel Veneto polenton che non sono nè allineate nè fasciste e che Zaia, e Galan prima di lui, da noi non sono mai stati votati nè lo saranno mai. ciao.

    RispondiElimina
  16. l'eterno dilemma
    alla fine penso che andrò, anche se nessuno si è veramente guadagnato il mio voto..

    RispondiElimina
  17. solo per non farli stravincere, solo per quello.

    RispondiElimina
  18. dimmi perchè devo votare Vasco Errani per la terza volta? non sarebbe legale ma siccome livello nazionale non se lo fila nessuno passa inosservato. sono stufo del solito andiamo a votare perche non vogliamo consegnare il paese alla...(riempire con la parte politica che ti sta sui maroni) anch'io mi voglio bene e per salvaguardare un minimo di dignità rimasta sto a casa.

    RispondiElimina
  19. @ Liar:
    Scelta comprensibile anche la tua. Basta poi lamentarsi nel caso si vada a stare peggio (cosa molto probabile).

    RispondiElimina
  20. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  21. @ Alle:
    Ovvio!! Grazie.
    (Mannaggia la fretta)

    RispondiElimina
  22. massimo del papa ha dato voce al mio non voto ...
    " In Italia, il voto non ha mai cambiato niente, men che meno una politica sempre più impresentabile: l'ha confermata, irrobustita, aiutata a divenire da impresentabile a irresponsabile perchè la politica è lo specchio di chi la esprime. Non riflette caricature nè, tantomeno, antitesi.
    Secondo argomento: votare è un dovere del cittadino. Ma no. Votare si può, il che, nelle democrazie, equivale a dire che si può scegliere anche quel particolare voto che consiste nel non voto: un voto di protesta, riconosciuto dalla Costituzione. Quelli in cui votare “si deve”, sono i regimi autoritari. Non le democrazie.
    Terzo argomento: il voto è l'unico modo che abbiamo per far sentire la nostra voce. Obiezione, secca, immediata: quando la voce viene seppur minimamente ascoltata. Ma quando la politica è completamente irresponsabile e scollata dal corpo elettorale, al punto da non preoccuparsi neppure più di promettere e di giustificarsi, il voto è una perdita di tempo".
    trovate tutto l'articolo su
    http://babysnakes.splinder.com/

    RispondiElimina
  23. @ R. I. A.
    Posso capire, ma non condivido per niente questa posizione: specie quando leggo ciò che succede in certi Comuni e in certe regioni.

    RispondiElimina
  24. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  25. TANTI MOTIVI PER ANDARE A VOTARE di Elisabetta Paje'

    Domenica prossima prenderò un pezzetto di carta color rosino, la mia carta di identità e uscero' di casa.
    Vorrei essere altrove, a km di distanza da qui, ma invece salirò le scale della scuola elementare di via dal verme, entrerò nel seggio, prendero' la scheda e la matita e votero'.
    Votero' per qualcuno che non mi piace e non mi rappresenta, voterò ancora una volta alla montanelli, con il naso tappato.

    Il mio, come per molti altri, sarà un voto contro. Contro un presidente del consiglio che ha decretato che queste votazioni sono un referendum sulla sua persona e sul suo operato.

    Mentre traccero' la mia X penserò a come mi sono sentita quando Berlusconi ha detto a proposito di Eluana Englaro che poteva ancora avere figli, come se la vita di una donna si potesse misurare in base alla capacità di procreare: una provetta con diritto di voto. O a quando ha fatto il gesto del mitra per tacitare una giornalista che aveva fatto una domanda sconveniente a Putin, mimando ciò che accade realmente ai giornalisti che nella ex unione sovietica osano porsi contro o semplicemente farsi delle domande.

    Penserò a ciò che ha detto di Mercedes Bresso, di Rosy Bindi, delle "belle ragazze albanesi" (per la quali la porta in italia è aperta). Penserò a ciò che Berlusconi pensa di tutte quelle donne che "non sa come comprare né dove sdraiare" come ha detto oggi in maniera superba Lidia Ravera nel suo editoriale su l'Unità che vi consiglio di leggere.

    Penserò a berlusconi che promette posti di lavoro e ai 380 mila lavoratori (di cui molte sono donne) che nel 2009 sono rimasti a casa.

    Pensero' ai parenti e amici morti di cancro, o che lo stanno combattendo, e all'annuncio che entro 3 anni il governo sconfiggerà il cancro... per intervento divino, suppongo, visto che sono stati tagliati i fondi alla ricerca. (Gramellini sulla stampa se ve lo siete perso potete rileggerlo qui)

    Penserò alla stampa asservita al regime, alle radio e alle tv locali rimaste senza sostegno perche' sono stati tagliati i fondi, ai giornalisti che per parlare devono scendere in piazza a fare comizi perche' in televisione non hanno piu' il programma, alla magistratura di "sinistra" (evidentemente non abbastanza di sinistra, purtroppo!), ai ragazzi uccisi a calci e pugni in galera, perche' se uno finisce in galera un motivo ci sarà e quindi è giusto che le prenda, agli immigrati ai quali arrivano le tasse da pagare ancora prima del permesso di soggiorno (questo sì che è uno stato efficiente!)....

    C'e' solo un motivo per cui non vorrei andare a votare, ma 20 anni di governo Berlusconi mi spingeranno a farlo. E spero che questo sia sufficiente anche per tutti voi.



    http://www.mamma.am/mamma/articoli/art_5585.html

    RispondiElimina

Welcome