Se fosse ancora al mondo Magnus (alias Alberto Raviola) avrebbe l'età di mio padre. Diciamo che posso considerarlo una specie di secondo papà visto che mi ha allevato e nutrito a fumetti dall'infanzia (preferivo decisamente Alan Ford a Topolino) fino al 1996, anno in cui ci ha lasciato poco dopo l'uscita del Texone, il suo ultimo capolavoro. Il nostro incontro avvenne proprio grazie ad Alan Ford, pietra miliare fumettistica degli anni settanta, che divorai fino al n. 75 ovunque mi trovassi: al mare, a scuola, in autobus. Dopo quel numero, che chiude la saga di Superciuk, finisce il sodalizio del fumettista bolognese con Bunker. Magnus da quel momento diventa un vero e proprio autore dando sfogo alla sua libertà creativa con l'invenzione di storie favolose come Lo Sconosciuto e La Compagnia della Forca, di fumetti trash-porno folli e di una violenza demenziale come Necron e di capolavori erotici come Le 110 pillole (1986) che ebbe tantissimo successo all'estero. Tutti questi volumi occupano una sezione della mia libreria insieme a una buona parte dei Kriminal da lui disegnati.
Una cosa speciale che abbiamo condiviso è stata l'amore per la vallata del Santerno nell'Appennino Tosco-Emiliano, luogo dove lui ha passato gli ultimi anni della sua vita a creare il suo sontuoso Tex e io gli anni della mia giovinezza, tra fughe adolescenziali e ribellioni.
Il regista milanese Giovanni Eccher ha girato recentemente un film-documentario su Magnus e le sua arte intitolato Il segno del viandante, che è stato presentato ed apprezzato in varie rassegne, ma che molto difficilmente avrà una distribuzione. Speriamo di riuscire a vederlo presto: l'antipasto del trailer è troppo allettante.
Una cosa speciale che abbiamo condiviso è stata l'amore per la vallata del Santerno nell'Appennino Tosco-Emiliano, luogo dove lui ha passato gli ultimi anni della sua vita a creare il suo sontuoso Tex e io gli anni della mia giovinezza, tra fughe adolescenziali e ribellioni.
Il regista milanese Giovanni Eccher ha girato recentemente un film-documentario su Magnus e le sua arte intitolato Il segno del viandante, che è stato presentato ed apprezzato in varie rassegne, ma che molto difficilmente avrà una distribuzione. Speriamo di riuscire a vederlo presto: l'antipasto del trailer è troppo allettante.
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RispondiEliminaAlan Ford, Lo sconosciuto e sopratutto Le Femmine Incantate, una meraviglia di tratto ed inchiostro.
RispondiEliminaCi rimane oramai da tenerci stretto Tiziano Sclavi
RispondiElimina@ Alle:
RispondiEliminaLa Compagnia della Forca è stata ristampata a più riprese. Le ristampe più belle sono quelle che ha fatto la Granata Press dal 1992 al 1994 con nuovi disegni di copertina, mantenendo però il formato originale. Costavano 2500 lire!
@ Harmonica:
Altra splendida serie!
Vedo che Alan ford è un punto cardine della nostra formazione.
RispondiEliminaGrandissimo!
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RispondiEliminaassai interessante per chi ha letto e vissuto quegli anni a fumetti.
RispondiEliminaprometti di segnalare avvistamenti possibili o eventualità di visione!
non sarebbe male
Da quello che so, c'è stata un'unica proiezione a Castel Del Rio e il problema è proprio quello della distribuzione. C'era stato anche un progetto di cartone animato tratto da "La compagnia della forca", di cui si trova in giro un trailer in inglese, ma che non è mai andato in porto per mancanza di sponsor. La scelta più logica per questo documentario mi sembra la vendita diretta via web.
RispondiEliminaRaviola è stato un grande...Alan Ford, La compagnia della Forca, Lo Sconosciuto li ho consumati...andai a Perugia per una mostra, non ricordo se poco prima o poco dopo la sua scomparsa, dove esponevano alcune tavole originali (da togliere il fiato ammirare dal vero i suoi disegni) insieme a bozzetti per la preparazione del Texone che tra l'altro è uno dei due Texoni che posseggo (l'altro è disegnato da Milazzo quello di Ken Parker, altro talento) perchè Tex non l'ho mai sopportato...per il Texone si era preparato alla grande, Tex non era mai stato disegnato così bene ;-) un perfezionista un po' alla Kubrick, peccato che la sceneggiatura era la solita zuppa bonelliana...ultima cosa: vi segnalo una cosa interessante qui: http://www.flashfumetto.it/eventi/eventi_pagina/id-277
RispondiEliminaHo una cultura fumettistica pari a zero, anche se ho letto per anni e con gusto le sorelle Giussani in Diabolik.
RispondiEliminaot, come riesci a inserire link ipertestuali, con la visione immediata sulla pagina di blogspot? grazie.
@ Borguez:
RispondiEliminaSarà mio dovere!
@ Andrea:
Credo sia stato presentato anche a Lucca Comics e in qualche altra rassegna. Secondo me farne DVD sarebbe la scelta giusta.
@ Cherotto:
Idem riguardo Tex, neanche a me è mai piaciuto. Nel suo Texone la natura è in parte proprio ispirata a quei luoghi dell'Appennino, ai quei boschi: luoghi unici e solitari dove si era ritirato.
Grandi Berardi e Milazzo: ho anche tutti i loro Ken Parker. Fra l'altro li ho conosciuti proprio a Lucca anni fa; persone squisite.
@ Gians:
Noo, Diabolik no! Molto meglio Kriminal. ;-)
Per i link utilizzo un plugin da da questo sito, dove trovi (in inglese) tutte le istruzioni. http://www.apture.com.
:D lo dicevo io che sono un schiappa. Grazie Lucien seguirò entrambe i suggerimenti.
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RispondiEliminaSuperciuk :-)
RispondiElimina@ lucien: Ken Parker è l'unica collezioni a fumetti che posseggo ed è l'unica anche di quel formato, il discorso che ho fatto con Tex riguarda tutti i seriali bonelliani che non mi hanno mai preso a parte qualche lampo tipo Magico Vento...Berardi e Milanno hanno fatto anche altre cose che non erano malaccio...una domanda: non ho letto il libro che credo tu stia leggendo sul Paz, come ti sembra? lo consigli?
RispondiElimina@ allelimo: ben detto ;-)
@ Cherotto:
RispondiEliminaIl libro l'ho finito. Te lo consiglio assolutamente; una panoramica sincera su quel genio che è stato.
Della Bonelli a me piaceva Nathan Never.
ALAN FORD è un opera fondamentale nella formazione del giovane quarantenne odierno e Magnus (ma anche Bunker..) sono capisaldi assoluti.
RispondiEliminaIndimenticabili primi 75 numeri e mi dispiacque molto anche per Piffarerio che subì il contraccolpo facendo la fugura del pirla (e invece non era male).
Una mente geniale che ne ha fatte tante, divertiva e si divertiva un casino. Che invida!
RispondiElimina@ Lucien: metto il libro nella lista dei miei prossimi acquisti letterari ovviamente insieme al 'nuovo' Astarte...
RispondiEliminaMio fratello più grande di 6 anni, tornando da una gita dalla (allora) Jugoslavia, mi portò un coltellino con il manico d'osso ed il primo numero di ALAN FORD:"TNT GRUPA" che era bellissimo da leggere.Ora mio fratello più piccolo forse me l'ha fregato.A pensarci bene vado a menarlo.I primi numeri mi piacevano moltissimo, poi hanno cominciato a disegnarlo altri e l'ho abbandonato.
RispondiEliminaMagnus era un grande disegnatore..
mr.Hide
RispondiEliminaOltre che disegnatore poi si è rivelato anche grande autore.
Alan Ford ha senso solo fino a quando l'ha disegnato Magnus, dopo è diventato una brutta copia.
A proposito, hai letto "Satanik" ? Anche questa serie dovrebbe essere disegnata da Magnus.A me affascinava questa donna che era la versione femminile di Dorian Gray. Non so se ricordo male, si parla abbastanza prima di Alan Ford.Coetanea di Kriminal?
RispondiEliminaSì, più o meno è lo stesso periodo di Kriminal; anche se ebbe meno successo. Fra le cose migliori di Magnus da non perdere sono: Lo Sconosciuto, La Compagnia della Forca e poi il Texone e tutte le novelle singole tipo Le 110 pillole.
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