martedì 2 febbraio 2010

LP cover art: Miles Davis - Tutu 1986


Le foto sono del grande fotografo di moda Irving Penn, morto lo scorso ottobre. L'art concept e il design di Eiko Ishioka. Copertina di grande impatto: il nudo ritratto in bianco e nero di Davis si pone in evidente contrasto con l'etichetta rossa in verticale.
Il titolo è un tributo in onore a Desmond Tutu, il primo arcivescovo di colore di Città del Capo in Sud Africa che negli anni '80 fu uno dei più strenui oppositori dell'apartheid e vincitore del premio Nobel per la pace nel 1984.
Ho avuto la fortuna di vedere proprio la tournée successiva all'uscita di questo album, a Imola nel 1987. So che molti puristi del primo Miles Davis non apprezzarono questo lavoro. A me dal vivo quella miscela di funk-rock-fusion-jazz suonata da dio, fece impazzire.

11 commenti:

  1. Noooo! Mi ha battuto sul tempo: questo LP fa parte de "I miei vinili Bagattati"! Fà niente, per sta volta passi, lo posterò lo stesso. Ciao.

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  2. Per me Tutu è indigeribile. Però hai visto Miles dal vivo, di persona. Indi ti invidio assaje.

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  3. davis l'ho visto da bimbo a bologna tipo nel 73..on the corner..personalità pazzesca..tuttu mi piacve,...certo,non da puristi,ma non vedo il problema

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  4. Lo sentii dal vivo anch'io Miles, credo nell'87 in una discoteca in periferia di Mestre.
    Il disco comunque, mi fa impazzire ancora!

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  5. Davis è il mio musicista jazz preferito. Tutu è un capolavoro e, Lucien, ti invidio chè io non l'ho mai visto dal vivo. Ma poi un giorno troverò qualcuno che mi spieghi cosa significa purista o purismo nella musica jazz? I puristi pensano che la musica jazza pura sia questa particolare, o quell'altra, potrebbe ad esempio essere il jazz di New Orleans. Mai provato a d ascoltarlo il jazz degli anni 20? mai sentito nulla di più contaminato? difficile trovare una musica più crossover di quel jazz. Miles era un genio e la musica rock, il jazz, la fusion che oggi ascoltiamo non sarebbero come sono non ci fosse stato lui; la sua influenza sulla musica conteporanea è stata ed è immensa.
    ciao, silvano.

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  6. ecco la dimostrazione di come un artista, se vuole, può andare in direzioni diverse dall'ortodossia di un genere. con risultati notevoli, anche a costo di scandalizzare i puristi; Bitches Brew ne è l'esempio più grande.

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. ah miles davis l'annos corso mi sono regalata la riedizione di Kind of blue con cd e lp

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  9. Gran bella copertina, infatti! Ho una copia di "Tutu" in ciddì ma qui ci vorrebbe proprio un bel vinile.

    ps: l'album in sé mi piace molto.

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  10. Bitches Brew e On The Corner sono un'altra storia: immane, colossale impenetrabile, difficile da carpire e verso la quale mai mi sentirò all'altezza, ma che mi attrae irrimediabilmente. In Tutu invece non sono mai, e dico mai, riuscita a trovarci qualcosa di positivo al di là della caratura mostruosa dei musicisti. Lo trovo *gelido*, ecco. Potrei provare a riprenderlo in mano però, è un po' di tempo che non lo ascolto. Vediamo se e cosa cambia.

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