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Uno dei primi esempi di supergruppo che adesso va così di moda:
Eric Clapton,
Stewe Winwood,
Ginger Baker e
Rich Grech. Fecero un solo disco dal titolo omonimo nel 1969 e poi ognuno andò per la sua strada. Insieme a
Electric Ladyland è una delle copertine più famose, censurate e controverse nella storia della musica. Il fotografo
Bob Seidemann, già famoso per aver fotografato nuda Janis Joplin, era amico di
Eric Clapton e fu incaricato di realizzare la copertina. L'idea era di catturare il momento di passaggio dall'età dell'innocenza all'adolescenza.
Seidemann racconta nel suo sito che un giorno in metro a Londra vede una ragazzina in divisa scolastica e rimane colpito dalla sua bellezza; la ferma e le chiede se vuole posare per la foto di copertina del nuovo disco di
Eric Clapton. Lei (non proprio una sprovveduta) gli chiede se per caso dovrà spogliarsi e a risposta affermativa, accetta comunque. Viene organizzato l'incontro con i genitori che sono d'accordo, ma la ragazza si dimostra più timida del previsto, inoltre ha quattordici anni e ha già superato l'età dell'innocenza. La sorella undicenne
Mariora Goschen si fa avanti offrendosi per la foto e il fotografo resta folgorato: un angelo di Botticelli. Così la foto si fece e venne intitolata
Blind Faith (fede cieca), nome poi adottato da
Clapton per la band. La casa discografica non era per niente d'accordo, anche per via del modellino d'areo dalla forma fallica, ma lo stesso
Clapton si impuntò minacciando addirittura di non pubblicare il disco, che alla fine vide la luce senza il nome della band in copertina: solo la foto. In America scattò immediatamente la censura e lo scatto dello scandalo fu sostituito con l'immagine della band. Leggende metropolitane cominciarono a fiorire in Inghileterra sull'identità della ragazzina: si diceva che fosse la figlia illegittima di
Ginger Baker o perfino una groupie tenuta prigioniera dai musicisti.